Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, ottobre 02, 2022

💚Maschera Boes Nodo di Salomone

 Antica Maschera della tradizione sarda, realizzata ad Ottana, in provincia di Nuoro.

Questa tipologia di maschere, sono il simbolo della maschera dei Boes, di cui ho già avuto modo di parlare, simbolo del nostro antico Carnevale Sardo ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/01/il-grembo-alchemico-delle-maschere.html), di solito rappresentate con il fiore della vita al centro della fronte ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/il-fiore-della-vita-nella-maschera.html).

Questa maschera, stupenda, differisce leggermente dalle altre.

Al centro della fronte, infatti, non abbiamo un fiore della vita a sei petali, simbolo dell'Unione degli Opposti, come la stella a sei punte di Salomone, ma piuttosto, quello che sembra essere un nodo di Salomone ( figlio del re Davide, e re d'Israele nel periodo della sua massima grandezza, e sappiamo bene, che ci sono forti collegamenti tra la Sardegna e Israele), che, comunque sia, è sempre molto collegato ad altri simboli ben presenti nella nostra Antica Civiltà Sarda, come la svastica ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/09/pugnaletto-svastica-solare.html), la croce, la spirale, la stella a sei punte, detta anche sigillo di Salomone, che abbiamo visto più volte, nel percorso sulle nostre antiche tradizioni sarde, e di cui ho più volte parlato.

Questo nodo, con quattro direzioni, indica la ciclicità del tempo, nella quale le sinergie delle forze opposte, si incrociano e creano.

Questo in particolare è inserito in una struttura quasi quadrata, che indica la dimensione terrena nelle quali queste forze agiscono, nella dimensione, appunto dei quattro punti cardinali, dei quattro elementi naturali della terra.

Struttura quadrata, circoscritta da un "anello" circolare, che indica la ciclicità del tempo, suddiviso, sembrerebbe, in sei "tacche" ciascuno.

Sappiamo quanto nell'antica Civiltà Sarda, fossero importanti tutti i numeri del tre e dei suoi multipli, essendo anche una civiltà basata di un tipo di numerazione sessagesimale.

Ma è comunque simbolico che per ogni porzione della doppia circonferenza, ci sia il sei, come riferimento anche per la stella a sei punte, simbolo della maschera dei Boes, ma anche della Sartiglia di Oristano. 

Ma soprattutto di quella armonia di Unione e di equilibrio degli Opposti, che la koine' concettuale e simbolica di tutta la nostra Antica Civiltà.

Questa maschera presenta anche un tipo di decorazione che richiama la tipica lavorazione a pibiones delle nostre antiche tradizioni ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/i-motivi-pibiones-nella-cultura-sarda.html).

Una prima decorazione a "V", parte dalla base delle corna, fino al centro della maschera, che, in modo insolito, è sottolineato da un foro ovale, che di solito, non viene rappresentato nelle maschere dei Boes.

Questo, sivuramente, visto la decorazione a "V", potrebbe essere un chiaro richiamo simbolico al pube femminile, come depositario, Custode e Athanor alchemico, della sinergia degli Opposti.

Tra l'altro, la doppia cornice circolare  esterna di questo nodo, mi ricorda l'Ouroboros, il serpente che avvolgendosi circolarmente su se stesso si morde la coda, e che rappresenta la ciclicità della vita e la rigenerazione, rappresentato spesso, in ambito ermetico/alchemico, con due colori, che sottolineano la sua doppia polarità ed allude ai due principi fondamentali della Natura: quello Maschile e quello Femminile.

Questo tipo di decorazione, che si espande anche lateralmente attraverso due bande di 8 moduli ognuna ( anche il numero otto, in quanto simbolo dell'infinito, simboleggia l'unione degli Opposti, del cielo e della terra, dell'umano e drl divino, in un eterno presente), può essere assimilabile anche alla livrea della pelle del Serpente, proprio come simbolo della continua rinascita, e di un Femminino, che ha caratterizzato la nostra antichissima civiltà matriarcale, nonché simbolo dell'Antica tribù dei Dan ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html).

Una maschera straordinaria e particolare, con questo simbolo molto particolare, di antico richiamo Ebraico, dove cielo ( il cerchio) e terra (il quadrato), si incontrano per essere, insieme, potenza creatrice, attraverso un nodo, un simbolo, un'alleanza, una promessa, che ancora, a distanza di millenni, si rinnova.


Tiziana Fenu

©®Diritti intellettuali riservati

Maldalchimia.blogspot.com

Maschera Boes Nodo di Salomone



Nessun commento:

Posta un commento