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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, dicembre 02, 2020

💜Quando Śiva e Śakti fanno l'amore...

 Quando Śiva e Śakti fanno l’amore, sono in un luogo fuori dal tempo, l’Isola delle Gemme, dove le spiagge sono bagnate da un “Oceano senza sponde” e il cielo è uno “Spazio Infinito”.

Il Mondo come lo conosciamo noi, con uomini, piante, animali, montagne e fiumi, non c’è ancora, non si è ancora manifestato.

Nel momento dell’orgasmo i fluidi genitali dei due amanti “discendono”, trasportando a valle i mattoni della creazione, simboleggiati, nel tantra, dalle lettere dell’alfabeto sanscrito (logos spermatikos), che unendosi tra loro, formano, più o meno casualmente, delle parole e queste parole diventano emozioni, pensieri, corpi. Mentre il mondo si sta creano, Lui si addormenta e Lei, la Dea scivola a valle per donare la vita attraverso i vayu (le energie sottili) a corpi, pensieri, emozioni.

In altre parole quando Śiva dorme (dopo la eiaculazione) noi siamo svegli, o meglio abbiamo la coscienza di esistere, quando Śiva è sveglio (prima della eiaculazione) noi dormiamo, cioè non abbiamo coscienza di esistere.

Lo yogin tantrico vuole risvegliare Śiva perché tende a ricreare coscientemente il processo della creazione. Vuole esserne “Testimone”, per potersi identificare nel Dio e nella Dea, per viverne l’amplesso.

È così che si ristabilisce l’unità fondamentale di Fuoco, Sole e Luna, ovvero Soggetto di Conoscenza, Conoscenza ed Oggetto di Conoscenza.

Poiché l’unica in grado di risvegliare il Dio è la sua Sposa (Kuṇḍalinī, la Vedova), lo yogin dovrà convincerla a risalire sul letto dal quale è discesa per ri-celebrare il rito della creazione: è questo ciò che si definisce risveglio o risalita di Kuṇḍalinī.

Kuṇḍalinī è la madre dei venti.

L'esistenza umana, per il Tantra è una danza senza fine.

Le energie vitali si rincorrono, si abbracciano, si sfuggono l'un l'altra.

Come serpenti innamorati. In sanscrito prendono il nome di vāyu, come il Dio vedico dell'Aria.

Ce ne sono cinque e cinque sono i corpi dell'uomo, uno dentro l'altro, come una matrioska.


Tratto da Paolo Proietti "IL FUOCO E LA LUNA Le pratiche erotiche nello Yoga tradizionale"


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Quando Śiva e Śakti fanno l’amore




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