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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, dicembre 03, 2020

💛'tavolette' di Tzricotu" prof. Sanna

 Un traguardo importantissimo

Grazie alla sua tenacia prof. Sanna 🙏


ORA BASTA! FINE DELLA PACCHIA E DELLA ORRENDA SPECULAZIONE. A NATALE CI SARA' SOTTO L'ALBERO IL NOSTRO CONSUETO REGALINO EPIGRAFICO ARCHEOLOGICO. UN SEMPLICE DISEGNO CHE PERO' SERVIRA' DA SVEGLIA A QUELLI DAL SONNO MOLTO PROFONDO. 


Come annunciato durante il dibattito di Villanova Forru tra il sottoscritto e l'archeologo Raimondo (Momo) Zucca, a giorni verrà fatto conoscere il ripostiglio nel quale quasi venticinque anni fa vennero rinvenuti, nei pressi del nuraghe Tzricotu di Cabras i sigilli di bronzo dei 'Giganti' (meglio noti come 'tavolette' di Tzricotu). Finirà così, si spera, la indecente speculazione messa in atto dai negazionisti (dai soliti tre o quattro archeologi con 'voce' in capitolo) per far sì che quella della 'scrittura nuragica' fosse ritenuta una fola, parto di fantasia di un 'certo Sanna'(e di un 'certo' Atzori) , riportata in oltre duecento pagine di esilaranti elucubrazioni. Una speculazione dovuta, come si sa, ad  un pronunciamento ridicolo circa 'oggetti bizantini' messo in crisi più volte da altissimi contributi scientifici (ultimo quello della natura precisa dei piccoli bronzi , risultanti affissi ad alcune della statue dei 'patriarchi'  di Monte 'e Prama) ma sempre tenuto in piedi e mantenuto per questioni di 'faccia', ovvero della pessima figura sul piano ermeneutico da parte di studiosi totalmente digiuni non solo di epigrafia ma anche di metallurgia. Sorretto con pervicacia nonostante l'appello, persino di Sovrintendenti, perchè il reperto venisse portato 'comunque' a periziare. Sì fine della storia. Un 'basta' definitivo per sentenza e bollo scientifici. Fiat ora! Con il mio grande auspicio che, una volta eseguita la perizia, i sigilli vadano presto ricollocati nella loro sede iniziale, ovvero nei fori appositi delle statue, quelli dai quali furono strappati frettolosamente poco prima che le statue venissero abbattute, massacrate, dileggiate (con ogni probabilità dalle truppe romane) così come tutta la 'città santa' della ormai celeberrima collina del ricordo e del 'pianto' per gli eroi difensori, protettori e signori giudici (shrdn) delle genti di Sardegna. Naturalmente, per ovvi motivi, si parlerà del ripostiglio (come esso si presenta) stante nei 'pressi' di Tzricotu ma non si dirà della sua precisa ubicazione. Si parlerà brevemente anche dell'olla nella quale, a detta dei misteriosi scopritori, furono rinvenuti gli incredibili minuscoli sigilli, parlanti della identità dei 'patriarchi' della Sardegna nuragica tra la fine dell'età del bronzo finale e la prima metà del secolo dell'età del ferro. Solo in seguito, con contemporaneo atto di perizia eseguito dalla Sovrintendenza di Cagliari, verrà svelato il punto esatto del rinvenimento. Sarà, io credo, un momento storico per l'epigrafia e la paleografia sarde (e non solo sarde). Ma lo sarà anche per l'archeologia perchè essa prenderà finalmente atto (voglio essere un po' ottimista dopo tanto pessimismo)  del fatto che non solo in Sardegna c'erano i 'geroglifici' dei Giganti ma c'era un certo tipo di scrittura che non aveva nulla da invidiare, proprio nell'età di massima elaborazione dei vari system del Mediterraneo orientale ed occidentale, per forma e contenuti, a quello delle genti della Siria -Palestina e dell'Egeo (Malta, Cipro e Grecia).


Prof. Gigi Sanna, storico, autore, esperto in particolare di antiche scritture, specialmente quella Sarda


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'tavolette' di Tzricotu prof. Sanna




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