Un po di mesi fa, scrivevo della "scacchiera" della Domus de Janas di Pubusattile, a Villanova Monteleone, in provincia di Sassari, qui in Sardegna( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/la-scacchiera-de-sa-pala-larga-bonorva.html?m=0)
Scrivevo, tra le altre cose, di cui ho riportato uno stralcio e il link
"vibrazionalmente molto dinamica, scandita dalla legge dell'ottava,
E ancora..
"... sono un rapporto perfettamente armonico di Madre e Padre creatori della legge dell'Ottava, in un perfetto ed equilibrato rapporto aureo
Creazione che si ottiene duplicando e moltiplicando"
Oggi leggo del kamasutra, in un bellissimo testo del maestro yoga Paolo Proietti "La Danza degli Dei. Il Kamasutra e la dottrina delle vibrazioni"
" Il vero Kāmasūtra è un libro sacro redatto, probabilmente, nel III secolo dell’epoca cristiana da un monaco errante chiamato Vātsyāyana. Dico probabilmente perché la data di stesura dell’opera è incerta: si parla di un periodo compreso tra il I e il V secolo, ma potrebbe anche trattarsi della copia di un testo molto più antico, facente parte del corpus dei 1.000 libri del Kāmaśāstra, la bibbia del tantrismo risalente almeno al 1.500 a.C. Secondo la leggenda il Kāmasūtra sarebbe stato rivelato a Vātsyāyana dalla Dea Kāmākhyā (più o meno “colei che dichiara l’Amore”) che gli sarebbe apparsa mentre era in meditazione in una grotta sulle alture di Garo nel Nord Est dell’India. Cerchiamo di immaginarci la scena: un asceta prende rifugio in una grotta, medita, digiuna e invoca la Dea. Finalmente, dopo mesi o addirittura anni di fervente preghiera, questa appare e gli detta un manuale di tecniche sessuali…[...]
.Gli insegnamenti di Kāmākhyā riguardano la Dottrina delle Vibrazioni, e, a dire il vero, non sarebbero poi troppo difficili da cogliere. Il problema è che noi occidentali siamo più interessati alla copula che alla filosofia realizzativa e quando ci troviamo in mano una edizione del Kāmasūtra, saltiamo senza indugio le descrizioni di vita quotidiana e le parti discorsive, per fiondarci sui capitoli che contengono le pratiche sessuali e le immancabili miniature sconce.[...]
Sono solo loro, le 64 posizioni, l’unica cosa che ci interessa per davvero. Quelle posizioni di cui tutti noi, almeno una volta, abbiamo letto, parlato, o sperimentato le possibilità, con imbarazzo, invidia, eccitazione, divertimento o semplice curiosità. Alcuni, me compreso, si saranno anche chiesti perché diavolo gli indiani si siano inventati maniere tanto stravaganti e talvolta pericolose per le articolazioni, per fare la cosa più naturale del mondo: o il Kāmasūtra, mi dicevo un tempo, è frutto di un'abile strategia di marketing ideata da una lobby di fisioterapisti o il fine delle descrizioni e delle miniature erotiche è diverso da quello che immaginiamo. Nel Kāmasūtra si parla di otto posizioni fondamentali e di otto varianti per ogni posizione per un totale di 64 posture. 64 come le caselle della scacchiera, 64 come i quadrati in cui è diviso il “Maṇḍala della Rana” uno dei diagrammi sui quali si fonda l’Architettura sacra indiana.
Alle 64 posizioni sono legate 64 Arti dell’Amore, o Kāmakalā. 64 discipline che “ogni donna di buona famiglia dovrebbe conoscere”.
Nel testo di Vātsyāyana, le Kāmakalā sono elencate e descritte una per una, e ovviamente la maggior parte dei lettori non presta loro la benché minima attenzione. È un peccato perché, forse, potrebbero darci delle indicazioni assai interessanti sul valore e sul significato autentici del Kāmasūtra.
Vediamone alcune:
- Arte della Danza.
- Arte del Canto.
- Arte della Recitazione.
- Arte della Musica.
- Arte della Spada.
- Arte del Bastone Lungo.
- Arte del Bastone Corto.
- Tiro con l'Arco.
- Stregoneria.
- Arte di Cambiare l'Immagine delle Persone.
- Carpenteria e Progettazione di Edifici.
- Arte di Insegnare a Parlare ai Pappagalli.
- Arte di Suonare Bicchieri l'Acqua dentro.
- Arte di Conoscere il Sanscrito e Tutti i Dialetti.
- Arte di Improvvisare Versi in Rima…
Le abilità sono chiamate siddhi, che il praticante acquisisce durante il percorso realizzativo. Le siddhi, letteralmente “perfezioni”, sono i poteri paranormali, collegati alle varie forme della Dea Madre"
Questo è ciò che scrive il maestro Proietti
Ma quanti Siddi/Sedda/Soddu, abbiamo in Sardegna? È pieno, e molte di queste "perfezioni" le ritroviamo anche nelle abilità dei Sardi, delle donne sarde
*Questo è ciò che ho trovato..
Troppe coincidenze a distanza di almeno due millenni, se non oltre l' una dall'altra
64 i quadretti della scacchiera della Domus de Janas, e 64 le posizioni del kamasutra
Come avevo ben intuito, si tratta di una composizione altamente vibrazionale per entrambe, poiché si parla di unione energetica tra il maschile e femminile
Nel libro di Proietti, la principale posizione, su cui si fonda tutta l'architettura Sacra Indiana, e la base del Tantrismo, è la posizione della Rana
S' arrana, in sardo
Shardana.. Che somiglianza
Si, perché una scacchiera del genere, unisce insieme la M della Mem, l'archetipo Sacro ebraico dell'acqua, il tredicesimo, con la W della Shin, l' archetipo del Fuoco, il ventunesimo, e insieme formano l' alchimia della creazione
Scrivevo, nel post sulla scacchiera di Pubusattile :
"[...] Ma ne ho indagato il significato simbolico riguardo la scacchiera della Domus de Janas di Pubusattile, a Villanova Monteleone, nella tomba IV
Al fianco della scacchiera ci sono 6 motivi ondulati serpentiformi, e nel lato maggiore della camera funebre ci sono protomi taurine scolpite, e il soffitto è reso come se fosse composto da assi di legno dipinte di blu e di bianco
Un dromos scavato nella roccia che conduce ad una tomba abbastanza grande, con tre celle laterali e risalente al neolitico del 3800 a. C. - 2.900 a. C. e riferibile alla cultura di San Michele di Ozieri (considerata la prima grande cultura Sarda, caratterizzata da un notevole progresso sociale e culturale)
Le Domus de Janas sono luoghi idonei alla vita dopo la morte quindi estremamente sacrali
Vorrei soffermarmi sul significato dalla parola sigizia, in quanto verrà applicato alla simbologia della scacchiera
Ho scritto che sigizia in campo astronomico indica un allineamento di 3 o più pianeti sulla stessa ipotetica linea retta, ma in campo Alchemico e gnostico, indica anche la ricomposizione dei contrari, il matrimonio sacro ierogamico della coppia
Indica la coppia di eoni( le Monadi, gli esseri intermediari tra Dio e il mondo) complementari, secondo il modello "maschio e femmina" , in una ricomposizione "Sole e Luna" "e di opposti in generale, che riconduce all' originario androgino
Questo aspetto della sigizia lo ritengo basilare per l'interpretazione, per il mio personale sentire, riguardo la" scacchiera" di Pubusattile
Poiché, come ho sempre scritto nei miei precedenti post, è straordinaria l' attenzione che gli antichi sardi hanno sempre dedicato in ogni loro manifestazione artistica e architettonica, all'equilibrio energetico degli opposti, del maschile e del femminile, da straordinari alchimisti quali erano
La Scacchiera, indica nel suo insieme, la sacra unione tra la Dea Madre e il Dio Toro
Insieme, sono gli artefici della creazione sulla terra
Otto quadratini, distribuiti su 8 righe verticali e orizzontali. Per un totale di 64 quadratini, di cui 32 Bianchi e 32 Rossi alternati
Una perfetta sintesi armoniosa conseguente all'equilibrio degli opposti
Perché ripetere i quadratini 8 volte per riga orizzontale e verticale?
Perché l'otto è un numero dell'Infinito, di congiunzione tra cielo e terra
Perché 8 furono, secondo la cosmogonia mitologica, i primi umani semidivini sulla terra, quattro coppie di ermafroditi di cui Nun (.. se vi ricordate l'ho scritto nei miei precedenti post, semidio con la testa di rana) e Nunet, la sua compagna ( la semidea con la testa di serpente) rappresentano i creatori delle prime Acque Primordiali (la Sardegna è tutta incentrata sul culto delle acque) e del caos creatore
Otto sono i componenti delle 4 coppie di sostanza Divina, dello spirito e della materia, del maschile e del femminile, del divino che scende nella materia
Otto sono i quadratini uniti a due a due, come una coppia( rosso/ bianco) e formano la sigizia di base dalla scacchiera
Il moto divino eterno che scende nella materia, nella vita, nell ' elemento femminile come un grembo aureo che accoglie e che è esemplificato anche dalle 7 spirali rosse di 70 cm di diametro, come quelle della Domus de Jana a Bonorva, a Sant' Andrea Priu, risalente al neolitico(3.800/2.900 a. C.) dove sul soffitto, c'è un motivo a scacchiera in bianco e nero) e pare che 70 cm sia l'altezza della Domus internamente
Il 7 è un numero importante, perché composto dal 3 che rappresenta la divinità, l'aspetto spirituale , più il numero 4, che rappresenta la materia, il piano fisico
I sardi sapevano bene che si consegue un equilibrio con la congiunzione degli opposti
È ciò che mantiene la salute , è l' equilibrio umido/ secco, freddo/caldo, ecc.
Il predominio di una di esse genera la malattia.
Un microcosmo riprodotto nella parete, con una Valenza energetica potentissima
Un " otto moltiplicato otto", che segue la scansione della "legge dell'ottava" era che è la scansione energetica della Creazione in natura, secondo la quale tutto in natura risponde a precise leggi fisiche vibrazionali e armoniche, dal momento che tutto l'universo è fatto di energia, compresi noi, e quindi anche la nostra esistenza vibra all'interno di ottave di frequenza
La legge dell'ottava è la seconda delle tre leggi cosmiche fondamentali perché genera, regola e interconnette il posto di tutti i processi in qualsiasi Scala
E io trovo assolutamente straordinario, ai limiti dell'incredibile, e mi inchino davanti a tanta consapevolezza, che 5000 anni fa, un essere umano, uomo o donna che fosse, abitante della Sardegna, che abbia potuto creare, attraverso la "scacchiera" e le spirali, una composizione molto armoniosa, e vibrazionalmente molto dinamica, scandita dalla legge dell'ottava, rappresentata dalla scacchiera e dall' importanza del 7, rappresentato dalle 7 spirali rosse, con lunghezza di 70 cm.
Come se avessero creato una dimensione virtuale, una rappresentazione grafica energetica, una nuova dimora dell'anima, dopo la morte, che attraverso la moltiplicazione della sigizia( la coppia rosso/ bianco dei 2 quadratini), per 4 volte, quindi per i quattro elementi della terra in senso verticale e orizzontale, ritorna alla dimensione dell' Uno, del perfetto equilibrio ( e infatti, anche moltiplicando 8 x 8, abbiamo un 64, che ancora sommato diventa, 10, e quindi Uno)
Il quadrato è il "4" , la radice ideale di tutti i numeri e di tutte le cose sul piano fisico, generato dalla Madre Sacra di tutte le figure, la Vesica Piscis
Il rettangolo , formato dal quadratino rosso più quello bianco, invece è la perfetta Unione e l'armonia sul piano spirituale, e per Genesi successiva, si ottengono altre coppie ( sigizie) di quadrati
Infatti, accostando due quadrati, si ottiene un rettangolo, i cui lati sono di "1 : 2", cioè sono in un rapporto, di Ottava, rappresentato musicalmente dalla nota musicale Do, quindi sono un rapporto perfettamente armonico di Madre e Padre creatori della legge dell'Ottava, in un perfetto ed equilibrato rapporto aureo
Creazione che si ottiene duplicando e moltiplicando
Quindi la scacchiera( motivo decorativo presente in molte epoche e culture, che poi si è concretizzato in un passatempo ludico rappresentativo del microcosmo regale del Re e della Regina) rappresenta un microcosmo virtuale di espansione creativa verso l'infinito rappresentato da quella ripetizione per 8 volte ( 4, se consideriamo la sigizia) che rappresenta l'infinito
Le spirali rosse decorative indicano questo passaggio avvenuto, di congiunzione tra materiale e spirituale, impostate sul numero del 7 che indica magnificenza dell'Unità tra Cielo e terra
Al fianco alla scacchiera ci sono 6 motivi ondulati serpentiformi
Il numero 6 indica Unione del maschile e del femminile, è il numero della Creazione come Unione degli Opposti, e rappresentato in questo modo, con i motivi ondulati, è dinamico, in movimento
In espansione attraverso quell' Universo virtuale della scacchiera, dilatato verso l'infinito e verso il ritorno all'unità primordiale dell' Uno
La stessa scacchiera ha 60 cm di lato Quindi un "6" che ritorna anche nelle dimensioni.
Il colore rosso e bianco dei quadratini della scacchiera, richiamano le due polarità femminile e maschile
Il rosso dell' ematite ferrosa, molto usata in epoca preistorica, è il colore della Dea, richiama il sangue, la nascita, la morte, il mestruo, la ciclicità, le fasi lunari associate al ciclo mestruale e al ciclo delle messi
Il rosso è onnipresente nell'ipogeismo sardo ed europeo di quell'epoca e anche le spirali sono il simbolo comunque della dea
Il bianco rappresenta il dio Toro. Anche il sacro Toro Api egiziano, aveva delle macchie ben precise sul corpo e un triangolo bianco sulla fronte
Anche il Tao è improntato con i colori del bianco e del nero ( il nero è un'evoluzione del Rosso primitivo) l'uno che contiene l'altro, lo Yin e Lo Yang.
Questa sigizia primordiale dell' "1 + 1" della scacchiera, si ripete quindi fino a formare un " Uno" completo ( 8 x 8 > 64 > 6 + 4 >10 >>Uno) che rappresenta l'Uno primordiale, il dio supremo, la Monade che secondo Pitagora era il punto invisibile, quello che giaceva nel più assoluto silenzio
E pensando a come fosse sacro l'ambiente delle Domus de Jana, accompagnava verso una nuova dimora dopo la morte, immagino la sacralità del silenzio che doveva esserci
Un silenzio pregno di significati e simbologia, come un portale dimensionale, dove la forza della sacralità è la dolcezza nel contempo, erano amplificate da questi simboli sulle pareti, che agivano da traghettatore e trasmutatori simbolici
Questo nuovo tempio virtuale( non mi piace tanto, la parola scacchiera, non la trovo consona all' autentica simbologia, preferisco " tempio", questo nuovo tempio dell' Anima), questa nuova dimora, dopo la morte rappresentato da un quadrato di 60 cm di lato ( tra l'altro 60 x 60, fa 360, e il 3 + 6 fa 9. Il 9 simboleggia la chiusura di un ciclo, un ciclo terreno. È l'inizio di un altro ciclo ultraterreno, nel quale l'anima si espande verso l'infinito attraverso quelle 6 onde laterali
Il numero 6, il sole e la luna, il maschile e il femminile finalmente Uniti"
Troppe analogie, per poterle ignorare
Quando dico che la culla della civiltà può essere stata proprio la Sardegna, la Sardegna atlantidea, ho i miei buoni motivi
Poiché, su qualsiasi cosa indaghi, ultimamente, mi riporta sempre allo stesso punto, ad un'origine in Sardegna, che si è sviluppata, secoli, se non, millenni prima.
La "scacchiera", ma odio chiamarla così, per me è un tempio, una Sacra Sigizia, è come un Kamasutra vibrante. L'arte della creazione della vita
Non mi stancherò mai di dire, come ho sempre affermato, che le due energie, "taurina/uterina", in Sardegna, sono in simbiosi. Vanno sempre insieme
Sono sinergiche
E su questa sinergia, gli Antichi Sardi, grandissimi catalizzatori di energia, hanno fatto, della Sardegna una terra, che è come una centralina elettrica
Ricchissima di energia dinamica, feconda, vitale
Pure il Kamasutra era già, vibrazionalmente nelle nostre frequenze
Il Dio Toro, solare, fallico, e la sua Dea, la sua controparte uterina, lunare e femminile
L' Acqua ardente
S'abba ardenti
Su fil'e ferru
Solo qui, poteva nascere.
Tiziana Fenu
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Il kamasutra e la scacchiera di Pubusattile
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