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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, dicembre 01, 2020

💜Quando le donne sono affamate...

 QUANDO LE DONNE SONO AFFAMATE...


Certe volte le donne hanno molta fame. Aprono il frigorifero e vorrebbero ingoiare tutto quello che c'è dentro.

C'è una bocca affamata dentro di loro: grida per essere riempita, scalpita come una bestia selvaggia per ricevere ciò che vuole: cibo! cibo! cibo!


Ma il cibo è solo l'involucro di quello che la bocca affamata chiede. Dietro quella voglia famelica c'è di più. E' la donna che arde di fame di se stessa, a digiuno della sua anima.


Le donne affamate spesso non seguono la loro vera natura: hanno smesso di cantare, hanno intrappolato le loro parole da qualche parte, hanno appoggiato la penna, hanno scelto di essere “troppo in ordine”, “troppo carine” , “troppo compiacenti”, "troppo perfette", "troppo simpatiche", "troppo disponibili". Sono lontane dalla loro vita profonda, passionale, nutriente, rigenerante: spesso svalutano il proprio lavoro, si sentono in colpa se non sono disponibili per tutti, si autoimpongono di stare zitte, di non esprimersi, accantonano le loro aspirazioni, mettono sotto sale i loro desideri.

Hanno arrotolato la passione e hanno stretto un laccio attorno. 

Spesso queste donne hanno la sensazione di essere “immobilizzate” e in questo immobilismo si costringono a non andare, a non muoversi, a non pretendere, a non diventare, a non scoprire. La loro vita è “una bocca vuota” e il cibo diventa la metafora di un nutrimento che non arriva da un'altra parte.

Ma non è una situazione irreversibile.


È semplicemente necessario "un risveglio”.

Bisogna avvicinarsi all'anima, che giace da qualche parte con le ossa spezzate, e ricomporla.

Come fare?


Chiedendo a noi stesse cosa davvero desideriamo. Non è così difficile come sembra. Nel momento in cui ci chiniamo pietose sulla nostra anima esangue lei si rianima. Le basta poco. Un po’ di ascolto, una riflessione vera, una risposta sincera: rivolta a noi. Le donne sanno molto bene cosa vogliono, quando se lo chiedono con sguardo sincero. Conoscono il motivo di quella bocca affamata, di quelle mani tese per ricevere altro cibo. 


Quando risvegliamo la nostra anima lei non parla in modo criptato: ci dice a chiare lettere quale direzione prendere. E' un'amica sicura, fidata, compassionevole, stimolante….lei ha le risposte che cerchiamo… e allora che, come per magia, quella bocca affamata si chiude e dentro di noi nasce una nuova energia, la voglia di vivere davvero la nostra vita...


Simona Oberhammer - La Via Femminile


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Quando le donne sono affamate




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