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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, dicembre 13, 2020

💛Tra il 12 e il 13 dicembre si celebra Santa Lucia

 Tra il 12 e il 13 dicembre si celebra Santa Lucia, la protettrice degli occhi, la cui leggenda narra che si strappo' i suoi occhi e li getto in mare per dedicare tutta la sua vita alla fede, poiché miracolata dalla Vergine Maria da una malattia incurabile agli occhi


L'occhio di Santa Lucia è un'amuleto molto diffuso in Sardegna, in particolare in Barbagia, costituito dall'opercolo della conchiglia "Astrea rugosa"

Veniva chiamato anche "sa Perda 'e S' Ocru malu ", oppure "S'ogu de Santa Luxia" e veniva utilizzato come potente talismano, e regalato dalla nonna paterna alla nascita del primogenito


All' occhio di Santa Lucia, in Sardegna, gli si accosta la valenza di "ogu bonu", di occhio buono, capace di contrastare l' occhio cattivo

Viene usato anche come protettivo contro le malattie degli occhi, specie della cataratta

Ad Oristano, era usanza incastonare molti occhi di Santa Lucia in una placca rettangolare d'argento, e poi postarla sul ventre delle gestanti durante le doglie, probabilmente per aumentare la concentrazione ed incanalare energie positive durante il parto

Infatti l'occhio di Santa Lucia è chiamato anche Occhio di Shiva, simbolo di Saggezza, e Creatore per eccellenza


La sua spirale simboleggia il divenire, lo sviluppo, il movimento

In Sardegna sentiamo molto la potenza alchemica, guaritrice e protettiva del Terzo occhio solare

Non dimentichiamo che proprio sul terzo occhio della maschera dei Boes è stato inciso un Fiore della vita a sei punte, simbolo della sinergia degli opposti, potentissima, e che il rito magico più potente e più conosciuto in Sardegna, è proprio "sa mexina de s'ogu", la medicina dell'occhio, un rituale per scacciare il malocchio, durante il quale si recitano "is brebus", particolari  preghiere e si fanno dei rituali con acqua e grano o acqua e olio


Il fatto che il 13 dicembre sia legato alla figura di Santa Lucia, e anche in un certo senso al "terzo occhio", all' occhio di Shiva, e quindi ad una certa maggiore sensibilità ad sentire ultraterreno, è legato al fatto che la notte tra il 12 e 13 dicembre, tra gli antichi popoli nordici, è considerato l'inizio del mese di Yule, proprio con la notte di Lussinat, la notte più lunga dell'anno, e anche la più buia è pericolosa, governata da Lussi, "Luce", uno spirito femminile Madre degli spiriti dell'aldila

È la notte in cui il velo tra mondo dei vivi e mondo dei morti si assottiglia, nel quale con il terzo occhio si possono percepire queste presenze


12 sono i  giorni tra il 13 e il 25 dicembre, tra Yule e Natale

12 i giorni tra Natale (Peratha-Bertha, che fila il destino degli uomini, la Vecchia dell'Inverno) ed Epifania

E 12 sono i giorni che vanno dall'epifania fino all'ultimo giovedì di gennaio, di solito, dove si brucia un grande falò, la Giobia o Giuliana (e da noi in Sardegna, il giovedì si chiama proprio "giobia") , che rappresenta la vecchia invernale, il vecchio inverno

Nome che deriva da "Diana - Janua - Jana - Giano-Janus", la porta del nuovo transito del nuovo anno

 

Una processione simbolica di anime dannate e gnomi, chiamata Dianaticus

Durante questa notte, chiamata Lagnatt, i bambini ricevono i doni, o carbone

In seguito, Lussy, la portatrice di luce, fu canonizzata in "Santa Lucia", ornata di una corona di candele di 12 luci, ma che rappresenta soltanto un'altro avatar di quelle che furono le figlie del Sole, le sacerdotessa del Sole di altre civiltà, poiché anche Lussy, viene chiamata la Madre del Sole Nuovo, benché sia anche temuta, poiché è la Regina della notte più buia e lunga dell'anno


Colei che può vedere anche senza occhi, poiché è la luminosa, la "sposa/figlia" del Sole

Per questo motivo, per simboleggiare il sole che rinasce ciclicamente a partire dalla notte di Yule, fino al  il 25 dicembre, si cucina un particolare dolce, la notte di Santa Lucia, i Lussekatter,  focaccine a base di uvetta e zafferano, di colore giallo come il sole e la luce, formato da una duplice spirale, che ricordano la spirale degli occhietti di Santa Lucia, e soprattutto la doppia spirale larga 7 metri, in ocra rossa, nella Domus De Janas Sa Pala Larga di Bonorva


Festeggiamenti sentiti anche in Sardegna, soprattutto perché proprio l'occhio di Santa Lucia, è ritenuto uno degli amuleti piu preziosi, soprattutto per il simbolismo della spirale, che indica il divenire, l'espansione, il moltiplicarsi, il riprodursi, quindi molto usato anche per curare o prevenire la sterilità

Una luce di speranza e di calore che illumina la notte più lunga dell'anno


Tiziana Fenu


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Tra il 12 e il 13 dicembre si celebra Santa Lucia










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