Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, novembre 19, 2020

💛Prof. Sanna I guerrieri giganti...

 Altre acquisizioni. I 'Guerrieri' giganti di Monte 'e Prama? 'Nuraghi' (tori della luce), santi protettori e difensori in vita e in morte del popolo di Sardegna. I nuragici navigatori e colonizzatori. 


8. Alcuni documenti, come quelli di Tzricotu di Cabras, fanno capire che essendo i Bene (figli) di yh  con le caratteristiche di virtù simili a quelle del padre, godevano della sua santità e difendevano e  proteggevano il popolo di Sardegna. La loro difesa taurina era simbolizzata (retaggio questo del simbolismo neolitico ed eneolitico sardo) oltre che dai 'segni' dell'animale, forte per antonomasia, dalle armi che avevano funzioni di difesa e non di offesa. Documenti   diretti fondamentali per capire la funzione dei santi guerrieri difensori sono la scritta dell'archetto della chiesa campestre di San Nicola di Trullas di Semestene (una volta tempietto nuragico celebratissimo) e lo spillone del tempio di Antas (anch'esso in origine luogo di culto nuragico). Lo spillone, per la parte leggibile, recita: 'Certezza (lo spillone come 'ideogramma') della forza (kaph) di GAYNY' . Il defunto, per raggiungere l'aldilà aveva bisogno della protezione potente  del santo. Quel santo 'Gavino' che ancora si venera in tutta la Sardegna.

9.  Documenti sui Guerrieri santi protettori, 'scritti in metagrafico (cioè non in scrittura lineare)  si trovano nella vicina Etruria. A Cavalupo è stato rinvenuto, tra altri oggetti apotropaici, il famosissimo bronzetto 'tutto pelle' ovvero 'pantauros' (tutto toro), del tutto simile alla statua in pietra di uno dei 'giganti' di Monte e Prama rinvenuto durante i recenti scavi. La Sardegna quindi esportava costumanze 'religiose' e un certo tipo di 'scrittura' organico ad esse.

10. I nomi dei santi guerrieri della Sardegna nuragica sono perlopiù semitici (ad es. il citato yazyz). Certi nomi però denunciano la presenza della lingua sarda arcaica, come ad es. quello di Lephisy (poi Ephisy) della stele di Nora (Pula). Nei bronzi di Tzricotu uno dei sigilli ha il nome di Yago (de Hathos) che semitico non sembra essere. Ciò tende a dimostrare che nella Sardegna nuragica la lingua del culto era semitica, cioè di importazione, ma quella ordinaria e non straordinaria era di ceppo cosiddetto 'indoeuropeo'. Insomma il nome corrente di figlio era 'fizu, fillu', quello che diventava  'bn' o 'br'  nella scrittura sacra.

11. I Sardi nuragici erano eccellenti navigatori e percorrevano tutti i mari del Mediterraneo. Tracce di colonie sarde (e con durata non effimera ma  secolare!) sono state rinvenute un po' dappertutto . I documenti scritti in ceramica di Huelva (ascritti erroneamente ai soliti 'fenici') lo dimostrano. Cipro e Creta sono oggetto d'indagine circa gli insediamenti sardi che hanno restituito segni indubbi dell'uso della scrittura da parte dei costruttori dei nuraghi. E' appena il caso di ricordare che il prof. Raimondo Zucca nel dibattito di Villanova Forru ha annunziato in Cipro scoperte sensazionali sul piano della cultura scritta isolana.


... (continua)


(In all. il bronzetto sardo, ovvero del santo protettore denominato da noi 'pantauros' (tutto pelle taurina), con altri oggetti 'apotropaici' sardi inseriti nel system funerario della tomba etrusca di Cavalupo. Oggetti non solo simbolici o di pregio (decorativi) ma 'scritti')


Prof. Gigi Sanna, studioso, ricercatore e autore


Maldalchimia.blogspot.com


Prof. Sanna. I guerrieri giganti...




Nessun commento:

Posta un commento