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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, novembre 24, 2020

💛Simbologia dell' H nell'ipogeo di Sas Puntas a Tissi

 Queste prime due  stupende immagini , del Sign. Stefano Ligas, sono state presentate con questa didascalia, che riporto integralmente


"L'ipogeo di Sas Puntas, realizzato scavando un basso bancone calcareo non lontano dall'abitato di Tissi. Questo monumento preistorico riproduce integralmente una tomba di giganti già nella facciata a esedra con stele scolpite nella roccia. L'interno si presenta con il vano ellittico. La sepoltura rientra nella categoria delle tombe a prospetto architettonico, note anche come "domus nuragiche. Si pensa che questa tomba fu interamente realizzata in epoca nuragica senza nessun riutilizzo di domus de janas." 


Ciò che mi colpisce , di queste immagini è la "H" imponente scolpita nella facciata

Una H che abbiamo già visto in altre Domus de Janas, a sovrastare e "perimetrare " le "false porte" o i passaggi all' interno di esse

È una H simbolica. Si trova in qualsiasi antica civiltà. È stata ritrovata anche a Gobekli Tepe, un sito archeologici di 12.000 anni fa 

Nell' antica scrittura Sarda, era la Tanit, a rappresentare la H, con le due "braccia" aperte

A unire due polarità, due dimensioni.

Come la piccola Dea Madre custodita nella mano dei defunti

Hen, la Madre Cosmica, la "gallina primordiale"

Colei che può identificarsi con l'Uovo Cosmico.

Poiché non vi è distinzione di genere quando si parla di energie primordiali 

Sono , insieme, maschile e femminile

Quell'Hen che sarà poi quel nucleo sillabico "An" che ritroviamo nel contesto del femminino, quando gli umani hanno incominciato a differenziare i generi

"An" , Athena, Dana, Diana..Donna..


La H è identificata con il numero 8 .

È il numero dell' infinito, del collegamento e unione tra cielo e terra.

Poiché dove vi è energia femminile, vi è anche energia maschile e viceversa. 

Come la completezza del Tao , dove l' uno contiene l'altro

Inseparabili


E l'archetipo Sacro Ebraico che rappresenta la H , è l'ottavo archetipo Het, che significa recinto, vita

Nei geroglifici egiziani è indicato come una corda intrecciata, idem, stilizzato e più squadrato, negli altri ideogrammi delle lingue antiche

Sinaitico, semitico, fenicio, aramaico, samaritani

Non citano il Sardo Antico

Ma ce lo abbiamo ben rappresentato nelle false porte delle Domus de Janas, che sembrano dei portelloni di astronavi , per altre dimensioni

La H rappresenta un luogo sicuro, una siepe, un ovile

È l' equilibrio della legge della Natura, lì dove si può sviluppare la Creazione

E la creazione nasce solo dall' equilibrio degli opposti, maschile e femminile

È il numero perfetto della creazione , poiché ha la frequenza vibrazionale dell' Ottava

Trasformazione e rinascita nell' otto, nella H

Numero scritto in modo palindromo, che si può leggere in un verso o nell'altro, nel maschile e nel femminile, nel positivo e nel negativo, poiché entrambi li contiene

Un simbolo grafico semplice, quello della H

Due stanghette verticali, unite, quasi in un gesto spontaneo, da una orizzontale, che tiene salde ed erette entrambe

Quello è esattamente l'agente mercuriale che consente la trasformazione di entrambi

L' agente trasformatore, alchemico, per eccellenza è il Mercurio /Hermes, il messaggero, l comunicatore alato

Colui che può accedere alle due dimensioni, quella dei vivi e quella dei morti

Poiché il mercurio, è capace di morire a se stesso continuamente , e trasformarsi, e trasformarsi in ciò che tocca, in un' altro elemento

L' Oro

L' Oro/ Loro

Sembra un gioco di parole, ma non lo è , poiché l'elemento trasformato, contiene entrambi gli elementi protagonisti della trasformazione

Il seme maschile è mercuriale sempre 

Non è come il seme femminile, fertile in alcuni periodi

È l' agente trasformante, alchemico, e può farlo, poiché già contiene in se, alchemicamente, anche quell'aspetto del femminino che coinvolge nella trasformazione

E in quell' utero alchemico, in quel "riparo" , quell' ovile, che rappresenta simbolicamente l' Archetipo Het, avviene la trasformazione

Infatti , geometricamente, l'archetipo Het è rappresentato dalla stella a 8 punte, che nella mitologia mesopotamica era il simbolo di Ishtar, la dea dell' Amore e della Guerra, che a sua volta, derivava dalla sua omologa  Dea Sumera Inanna

Guardate la piantina  del tempio megalitico rettangolare  di Esterzili, quello de Sa Dom'e Urxia

Ha la stessa piantina ad H, come le prime "H" degli antichi alfabeti  sinoitico, semitico, aramaico


La H indica l'energia toroidale dei due elementi in sinergia per la creazione, maschile e femminile

Il Caduceo di Mercurio, è infatti rappresentato come un bastone alato con due serpenti attorcigliati intorno ad esso


"Le tribù di Israele conservarono il Serpente di Bronzo, il Nehustan, nel santuario di Dan, facendone oggetto di Culto, finché il re di Juda Ezechia lo fece distruggere" .( Leonardo Melis)


Gli Shar-dana.. Gli Antichi Sardi


Attorcigliati come le due  Nadi della nostra Kundalini, la nostra energia vitale, la Ida, l'energia femminile, e la Pingala, l'energia maschile, che rappresentano la stessa struttura spiralizzata del DNA

Ruotano intorno intorno al bastone della Sapienza, della conoscenza, che anela verso l'alto, verso la divinità

E non è forse la stessa struttura ad "ovile", circolare e spiralizzata dei nuraghi orgonici, che traggono energia ( ..quante "NRG in comune, queste tre parole) dalla loro stessa struttura spiralizzata, come un DNA? 

Un' utero in pietra , dove si crea, si guarisce, ci si trasforma

L' ho scritto tante volte, nei miei precedenti post. 

Luoghi di guarigione 

Anche il nuraghe ha la "H" mercuriale 

La Heal di guarire, di guarigione

Simbolo odierno degli ospedali 

La guarigione , la trasformazione e la creazione, si ottengono soltanto dalla sinergia degli opposti

E gli Antichi Sardi sapevano benissimo quanto questa sinergia fosse importante

Lo hanno edificato in pietra , con i nuraghi trilobati a pianta triangolare 

L' uno più uno, che forma il terzo elemento

Ogni struttura megalitica , porta l' impronta del maschile e del femminile

I pozzi sacri, incontri di Sole e luna in perfetti incastri sincronici che si incontrano nel grembo materno acquifero 

Nelle tombe dei giganti

Il taurino/uterino della forma planimetrica , dice tutto

Nei nuraghi, dove la forma uterina circolare e accogliente , si sposa con la forma fallica edificata a spirale verso l'alto

Nelle Domus, nel grembo della pietra, della roccia, dove non manca mai la presenza della protome taurina

A fare da cornice alle porte, ai passaggi uterini, per favorire la rinascita

Con la H che fa da cornice, che lega e tiene insieme le due polarità, il maschile e il femminile


Abbiamo traccia evidente di questa sinergia degli opposti, nel fiore a sei punte, ancora oggi simbolo distintivo di quella nostra maschera del Carnevale Sardo, che è rappresentativa di questa potenza duale e sinergica, nella fronte delle maschere dei Boes

Un fiore a 6 punte

Un tre più tre

Due perfezioni, due elementi triadici che si uniscono, poiché già perfetti di per sé

Infatti il fiore a sei punte, ( come anche la stella della Sartiglia di Oristano), rappresenta anche un Sigillo Sacro. La Stella di David, il Sigillo di Salomone, custode dei Misteri iniziatici riguardo le Sacre Unioni Ierogamiche

Il Boes, il Toro, non è solo rappresentazione di potenza fisica, virilità, abbondanza

È l'energia primordiale androgina


Rappresenta molto di più di quella che è stata l'evoluzione grafica che voleva la protome taurina come simbolo grafico della lettera A, come simbolo dell'energia Padre creatrice

Non dimentichiamo che la A, intesa come Aleph, prima lettera creatrice, si sviluppa, nel corso del tempo, come ho già spiegato,  dalla svastica iniziale , che indicava il movimento della divinità solare, sia nel suo percorso diurno, in senso antiorario, da est, dall'alba, verso ovest, verso il tramonto,  che indica la vita, sia nel senso antiorario, da sinistra verso destra, quando "muore" per lasciare spazio alle stelle, alla notte

Quindi, il Sole, era già di per sé un'energia completa, che ha in se le due dualità, le forme del maschile e del femminile


Gli Antichi, pensavano a queste energie divine, come a manifestazioni del rapporto tra queste due energie complementari, con la differenza che non davano una divisione netta e una differenziazione categorica tra i due

Il Sole, per esempio, che indica l'azione del conoscere e del godere, per gli antichi yogin e i Poeti dei Veda, era una coppia di divinità, Kāma e la sua Sposa Kāmeśvarī, mentre la Luna, era rappresentata dal Dio Shiva, lunare, acquifero, tra i ghiacci e bluastro, mentre era la sua sposa Sakti, la kundalini, il Fuoco che lo riscaldava, che lo faceva ardere

I maestri taoisti dicono "il maschio deve farsi femmina e la femmina maschio, ed entrambi siano femmine, rispetto all'assoluto"

Un pensiero bellissimo, che rispecchia totalmente, secondo me, anche il senso profondo della spiritualita' degli Antichi Sardi


L' energia taurina è l'energia toroidale elettromagnetica , quella che in sé, è elettrica ( maschile) e magnetica (femminile)

Il sole/toro rappresentava questo

Lo rappresentava talmente chiaramente, da aver fatto della svastica solare, iniziale archetipo della lettera A, ( rappresentata nei geroglifici egizi e proto-semiti, proprio da una testa di bue) il simbolo portante del pugnaletto ad elsa gammata, e del primo abbozzo di bandiera sarda proprio con le monete del Sardus Pater , che presentano, sulla parte posteriore un toro e una stella solare, divisa in quattro sezioni, con un segmento singolo in ognuna delle quattro sezioni 

Simbolo che poi si evolverà , nelle monete, in una croce, con elementi circolari al centro delle quattro sezioni, chiaro riferimento ai nuraghi e alla loro circolarità


Sul pugnaletto ad elsa gammata, con pieno rispetto ed integrazione delle interpretazioni  di chi più di me ha studi in proposito, mi sento di dire, poiché lo sento profondamente a livello istintuale ed energeticamente potente, che chi lo impugnava, sentiva la sacralità del Sole, del Toro, della vita e della morte, quindi della rinascita, caratteristico della divinità solare/taurina/uterina

Un aspetto alchemico importante, per chi affronta una battaglia

Ha in se, la protezione della divinità, tutta "dentro" il pugnale, già di per se sé, come elemento apotropaico e simbolico

Di una appartenenza fortemente sentita a quel rango regale di Uomini depositari e custodi della regalità degli Dei

Niente è lasciato al caso, nella tessitura del metalinguaggio sardo

Poiché dove si trova un simbolo, un' ideogramma , un' acronimo, un petroglifo, è già messaggero di altri messaggi e dimensioni

Il linguaggio degli Antichi Sardi, è tutto mercuriale. 

Arriva alato, come la H di Hermes, per collegare due mondi apparentemente distanti, il nostro e il loro

Sta a noi , decodificarlo, trasformare, "loro" in Oro

Ne abbiamo tutti gli strumenti

Poiché ci indicano sempre tutte le strade. In modo discreto e velato, poiché non può essere ostentato qualcosa di prezioso, ma solo rivelato a chi ha certe frequenze

Quelle dell'accoglimento, della fucina alchemica , dell'Athanor , dove la creazione è possibile

Dove è possibile la vera storia della nostra Civiltà

È di nicchia

Parla di Dei tra gli uomini

Dei, che ancora ci parlano, se sappiamo ascoltarli


Tiziana Fenu


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Simbologia dell' H nell' ipogeo di Sas Puntas a Tissi


























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