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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, novembre 12, 2020

💛Scrittura nuragica documenti prof Sanna

 Molto interessante, come sempre...


SCRITTURA NURAGICA. DOCUMENTI. ALCUNE DELLE ACQUISIZIONI SCIENTIFICHE PIU' RILEVANTI. 


Non è certo ancora tempo di bilanci precisi sulle informazioni che in lingua semitica arcaica e con la scrittura 'protocananaica' (cioè con i segni consonantici in mix) ci forniscono senza soluzione di continuità i documenti che, per comodità, chiamiamo 'nuragici'. Tuttavia l'insistenza di essi su alcuni aspetti e argomenti ci consente di iniziare a delineare un quadro 'storico' e non più 'preistorico' rassicurante sulla civiltà di Sardegna alla fine dell'età del bronzo e per tutto il periodo del ferro (sino all'età imperiale romana ed oltre). Dette informazioni ci forniscono, tra le altre, le seguenti acquisizioni scientifiche:

 

1. Il dio (ILI o IL) dei Sardi era yh (o yhh, yhw, yhwh). Quindi un dio unico, come per primo aveva intuito l'antropologo Raffele Pettazzoni. Pertanto nessun politeismo e nessun generico 'culto delle acque' o culto d'altro.

2. Yh era considerato un 'padre signore giudice', potentissimo (toro) e datore 'fallico' di luce e quindi di vita. Un dio 'nascosto' e inconoscibile se non attraverso le sue manifestazioni. Era proibito fare immagini di lui se non alcune che in qualche modo richiamassero la sua natura non lontana da quella umana.

3. Yh era rappresentato in terra da figli (BENE) prediletti, nobili regnanti in terra, definiti 'tori' giganti e anch'essi  'giudici'. Di questi cominciamo ad avere i nomi : yazyz figlio di zizay, yago, boyqo, gayny, lephisy. bar'ak, ecc. Simbolo supremo architettonico fallico -taurino dei BENE giganti era il NURAC (il toro della luce). Dire Gigante e dire nurac era la stessa cosa.

4. YH era indicato nascostamente con la scrittura  in particolare con l'acronimo Y.  Oppure con la lettera he (LUI/LEI) a sottolineare la sua natura androgina con manifestazione soli -lunare

5. Altro simbolo sia del Dio che dei suoi figli era la scrittura 'sacra', gelosamente custodita ed organizzata dalle scuole degli scribi. Era sicuramente un tabù, esito di magia e non poteva essere adoperata per altri fini (pratici). Su oltre 300 documenti per un totale di oltre 1500 lettere alfabetiche consonantiche (mai sillabiche, a quanto sembra) non si è mai trovato un documento 'laico'. Praticamente sono tutti 'inni', più o meno estesi, su pietra, metallo o ceramica, a gloria del Padre ('ab) e dei suoi figli (bene).

6. Metallo simbolo di yh era, oltre che la pietra, ll bronzo, il mix segreto dei metalli che rendeva gloria al dio per l'incorruttibilità e quindi l'eternità. Una statua in pietra o un bronzetto nuragico non è mai espressione dell'umano ma del divino. 

7. I Bene divini, forse divisi in 12 tribù (come nell'antica Israele), erano i proprietari del bronzo. A ciò dovevano la loro immensa ricchezza industriale (accompagnata però da quella agricola determinata dai traffici e dai commerci in tutto il Mediterraneo. Quella del vino 'divino' (di yh)  della Sardegna e, forse, della birra è testimoniata, con ogni probabilità, dalle scritte dei vasi del Nuraghe Palmavera di Alghero e del Nuraghe La Prisgiona di Arzachena (ne abbiamo parlato da poco in questa stessa pagina).


... (continua)  


(in all. una delle tantissime scritte, quella di Giorrè, sul dio sardo yh 'fallico' o taurino. Si noti la 'he' di yh ottenuta attraverso l'acrofonia di 'distinzione' (il pugnaletto ad elsa gammata), il 'distintivo' per eccellenza) che in semitico suona 'h[drh]'). Da una foto di Paolo Lombardi.


Prof. Gigi Sanna autore e ricercatore


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Scrittura nuragica documenti prof. Sanna




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