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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, novembre 19, 2020

💛Prof. Sanna. La pietra di Santa Caterina

 Preziosissimo.. 🙏


LA PIETRA DI SANTA CATERINA DI PITINURI TRA IDEOGRAFIA E CONSONANTISMO. 

   UN GIORNO NON LONTANO SAPREMO, GRAZIE ALLA RICERCA SISTEMATICA, DI TANTE VOCI (SEMITICHE, MA NON SOLO) DEL NURAGICO. PER ORA ACCONTENTIAMOCI DI QUELLE CHE ABBIAMO DI UN PRIMO PROVVISORIO E PROMETTENTE  VOCABOLARIO. LA PAROLA COMPOSTA NUL/R - AK -HE E', DA TEMPO, UNA DI  QUESTE. 


La voce di oggi 'nulache/ nurache, nuraghe', già presente con mutamento fonetico 3500 anni fa, farà parte sempre più consistente del corpus  lessicale del sardo (semitico) antico. Ciò perchè essa è attribuita sia alla divinità taurina luminosa sia ai 'tori', sempre divini, suoi figli. Il nuraghe è simbolo fallico e cioè di potenza creativa. La scienza bigotta stenta purtroppo ad accettare un dato che imbarazzante è solo per noi che, per cultura ebraico -cristiana, preferiamo evitare la denominazione naturalistica DIO-FALLO, nonostante essa significhi 'Dio creatore' o 'Dio padre.   Non è un caso che il fallo  in modello si trovi, affiancandole, tra le statue dei 'guerrieri' tori santi della ormai celebre collina di Monte 'e Prama. 

La voce 'Nul 'ak he' (ma scritta 'Ag he nl') l'abbiamo potuta ammirare nella pietra fallica di Terralba. Essa, in variante scrittoria, con scrittura ideografica e consonantica nello stesso tempo, l'abbiamo nella pietra di Santa Caterina di Pittinuri rinvenuta nella parte sud della piccola baia dall'editore Silvio Pulixi negli anni ottanta del secolo scorso. Fu pubblicata da noi nel blog del giornalista Gianfranco Pintore e fatta conoscere con breve didascalia nella mostra didattica della scrittura nuragica di Macomer inaugurata dieci anni fa. Nonostante l'importanza enorme del manufatto (è come se nei pressi di Roma si fosse trovata una pietra antichissima con la scritta di Zeus taurino -solare) dal punto di vista della 'religio' dei Sardi, gli archeologi e gli studiosi in genere preferiscono non parlarne. Mai. Ma circa questo andazzo ci abbiamo fatto il callo ormai e possiamo solo affermare che il tacere di una certa documentazione è solo vergogna che verrà stigmatizzata sempre più negli anni che verranno quando certe (presunte) autorità usciranno 'naturaliter' di scena. Godetevelo dunque questo reperto lapideo, supporto storico prezioso per la massa lessicale di un sicuro vocabolario della lingua del culto della Sardegna dell'età del bronzo e del ferro. 


 (In all. La pietra con il segno consonantico lunato della 'he' agglutinato agli ideogrammi 'luce' e 'toro'. Essa rende la voce NL(NR) -'AK -HE e cioè 'Lui toro della luce'. Non è improbabile che, con la lettura del supporto (la solida pietra 'quadrata') si legga 'potenza di Lui (yh) toro della luce')


Prof. Gigi Sanna, ricercatore, autore, scrittore, esperto in antiche scritture, specialmente quella sarda


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Prof Sanna. La pietra di Santa Caterina




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