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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, novembre 19, 2020

💙Dietro il fenomeno...

 Dietro il fenomeno #scarpeorrendeanchesolodaguardare, c'è una dolorosa sfumatura, da tenere in considerazione

Ed è una sfumatura, che a livello umano, mi fa male

Lasciamo perdere tutta la dietrologia della manipolazione

Quella è sempre esistita, in ogni civiltà e in ogni epoca storica, anche in modo molto cruento

Sono condizioni cicliche che si ripetono

Fa parte del karma umano e collettivo

Fa parte della stessa struttura bidimensionale dell'elemento Terra

"Azione/reazione"

È questa, la dinamica di tutti i processi vitali che esistono sulla terra, a livello biologico, chimico, di fisica quantistica

Ciò di cui non mi capacito, è il livello animico raggiunto e la disperazione nel sentirsi disgregati, non più come comunità, ma come elementi senza identità, nascosti dietro le mascherine, uguali per tutti, in un sistema che spinge sempre maggiormente alla massificazione indistinta

Nel folle gesto di questo assembramento improvviso, illegale, totalmente illogico, visto  l'oggetto del desiderio", a dir poco abominevole, ci ho visto un disperato tentativo di essere comunità, a prescindere da ciò che il sistema ha imposto

La divisione, contro un tentativo di unità di identità, attraverso un veicolo, se pur di pessima fattura ed estetica, ma rappresentativo di quella comunità compatta è solidale, she stanno facendo esplodere e disgregare a colpi di dinamite

Come se, si fosse cercato all'esterno, quell'elemento collante, se pur superfluo, brutto, seriale, che non riusciamo più a trovare in noi stessi

E questo, significa la sconfitta

La morte dell' Anima

Non riconoscersi più, riflessi nello specchio 

Non sentire più quell' unità con le altre Anime, quel senso di comunità che deve, per forza, andare, oltre le mascherine.

Oltre i bavagli e limitazioni

Non può essere una brutta scarpa, motivo di aggregazione, di connessiome

Ma oggi ne colgo tutta la funzione catarchica, e questo mi fa evaporare ogni tipo di giudizio e di retorica, difronte a tanto smarrimento, e nel contempo, nella ricerca istintiva, ribelle, di un'elemento che potesse fungere da aggregante, da elemento distintivo di appartenenza, foss'anche di un elemento di per sé, svilente, ma che assolve al suo compito simbolico, di simbolo trainante di una ribellione silenziosa, che si smorza in gola

Dietro quelle mascherine che sembrano dei tendoni da circo, dove sta andando in scena l'assurdo e il grottesco

Dove si gioca ai lanciatori di coltelli ad occhi bendati, e fare i giocolieri con le palle di vetro, con le nostre fragilità e i nostri timori per un futuro sereno sempre più evanescente

Oggi questa umanità ferita, mi fa male. 

Mi fa male percepirne la disperazione, lo smarrimento

Se avessi potuto incrociare ogni sguardo in fila, dietro le mascherine anonime, nel tentativo di recuperare la propria identità comunitaria, sono convinta che avrei colto inconsapevolezza

Qualcuno, nella propria casa, proprio in questo momento, si starà guardando quelle orribili scarpe che non indosserà mai, e si starà chiedendo perché le ha prese

Le ha prese, perché adesso ha un filo conduttore che lo unisce agli altri, a chi come lui, ha cercato un momento di aggregazione, di comunità, lì dove non può vedere più gli amici, i familiari, fare pranzi o feste con i parenti

Io mi auguro che dentro ognuno di noi rifiorisca questo senso di Unità, che abbiamo innato

Chi era già solitario, non sente la disconnessione, perché non sente la solitudine.

È in connessione con sé stesso, ciò che ha già visto e vissuto, con le altre Anime che hanno vissuto le stesse cose

È in connessione con l'Universo, e i suoi tanti Codici di lettura, e le sue tante dimensioni

Non potrà mai sentirsi solo

Non cercherà, al di fuori, elementi aggreganti.

È già Integro di per sé

Non esiste solitudine nel suo mondo

Perché non esiste separazione

Si può continuare a separare, ciò che era già separato

Non nasciamo separati

Siamo emanazione del Divino e di tutte le sue Manifestazioni nelle Dimensioni

E l' Unità la possiamo ritrovare solo nella nostra Intima Essenza, nel nostro battito, che è sempre accordato a ciò che è più grande di noi

E che non ci lascia mai soli


Tiziana Fenu


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Dietro il fenomeno..


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