12/12/2024
Sacro Archetipo Ebraico Nun, il quattordicesimo
Nun
Trasformazione, legato al Femminino, alle acque.
Nun, suora in inglese
Nun, balena in arabo
Il ventre della balena in cui Giona visse la sua trasmutazione
Arcano Maggiore XIV della Temperanza
Equilibrio tra le due polarità
Celebrazione della Vergine di Guadalupe, rappresentata nella
tilma di Juan Diego, che resiste da quasi 500 anni e ospita una delle immagini acheropite più famose del mondo.
Juan Diego, umile indio della terra azteca, incontra una giovane Signora dalla quale è ripetutamente inviato dal vescovo con la preghiera di costruire una cappella in quel luogo.
Juan, un altro "Giovanni"
Giovanni
Giona
Giano
Un'apparizione che cade durante il Solstizio.
Giano, signore del solstizi.
Il vescovo non prende sul serio la richiesta fino a che Juan Diego gli porta, in pieno inverno, un mazzo di rose bianche raccolte nella tilma, un mantello tipico fatto di un tessuto molto povero.
Quando le rose rovesciano a terra, sul tessuto di ayate compare l'immagine della Vergine di Guadalupe.
In 143 cm c'è un grande mistero che avvolge questa rappresentazione
Viene rappresentata come la Donna dell'Apocalisse, la Donna vestita di Sole, Madre del Cristo solare,, con un manto scuro trapuntato di stelle, disposte secondo la costellazione del giorno e dell'ora un cui apparve l'immagine, il 12 dicembre 1531, alle 10:26 del mattino, e sull'abito si legge anche la mappa dei vulcani, ritenuti “divini” dagli Indios.
La veste è decorata di fiori, e sul ventre ha un fiore particolare a 4 petali, come i 4 movimenti del sole, chiamato Nahui Ollin, al centro della sua cintura nera, che nell'antica scrittura pittografica rappresentava la presenza di Dio, il centro del mondo, del cosmo
Un fiore sacro, che per gli Atzechi, in rappresentava il sole, quindi, metaforicamente, porta in grembo il Dio Solare
Rappresenta Tonatiuh, dio del sole azteco, conosciuto come Nahui Ollin, il quinto Sole, raffigurato al centro di un disco solare, presente anche nella Pietra del Calendario o Piedra del Sol di Tenochtitlan, del calendario Atzeco.
Se l'umanità dovesse fallire, questo sole diventerebbe nero, e il mondo cadrebbe in distruzione
Le sue ali sono fatte di piume di Quetzal, un uccello sacro per gli Aztechi, che simboleggia la libertà e la nobiltà.
Sostenuta da un Angelo, è su una falce di luna nera, che si differenzia dal bianco delle falci di luna con le quali sono rappresentate le Madonne bianche.
Non credo che il nero sia un simbolismo legato alle forze del male, dominate dalla stessa Madonna.
Può essere un riferimento alla stessa dimensione lunare, occulta, misterica del grembo lunare che accoglie il sole, visto che c'è una corrispondenza cromatica con il nero della cintura.
Un riferimento alla cintura di Orione, sicuramente, visto che la costellazione rappresentata ai suoi piedi è quella di Orione, mentre la costellazione presente sulla cintura, è quella della Vergine, in concomitanza delle sue mani raccolte.
Quasi a sottolineare la sinergia delle due polarità, solare e lunare che si incontrano e creano nel grembo della grande Madre.
Anche l'intera figura è rappresentata in una Vesica Piscis, ad indicare questa sinergia.
Iconografia antichissima, rimasta in uso nei nostri Antichi costumi sardi, con la gonna plissettata, "sa fordetta", portata sul capo, a formare una Vesica Piscis ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-perfezione-della-vesica-piscis-nel.html?m=0).
La particolarità di questa rappresentazione di questa Madonna, è che ha una temperatura che resta costante, 36,6 gradi centigradi, la stessa di una persona viva.
Non solo.
Collocato lo stetoscopio all'altezza del grembo di Maria si rilevarono battiti con 115 pulsazioni al minuto, come per un bebè nel ventre materno. Per questo motivo è la patrona dei bimbi soppressi nel grembo.
Nei suoi occhi ingranditi, si vedono delle figure, come in un'immagine fotografica.
Una rappresentazione straordinaria, che ha forti legami con la dimensione astronomica e l'antico calendario Atzeco.
Tiziana Fenu
Nessun commento:
Posta un commento