25/12/2024
Giorno del Santo Natale
Siamo in Luna calante in Scorpione, segno d'acqua, guidati dall'energia del Sacro Archetipo Ebraico Tsade' il diciottesimo, con funzione divisione, e guidati dall'Arcano Maggiore XVII della Luna.
Siamo anche di Mercoledì, guidati quindi da Mercurio, che rappresenta il Femminino.
Un Natale all'insegna del Femminino, con l'Arcano della Luna, il Mercurio, e la Tsade', un 9, un grembo raddoppiato.
Un Femminino in luna calante.
Eclissato, ma potente, introspettivo, che sa dove convogliare la propria energia gestazionale, per creare dimensioni.
L'Archetipo Tsade' ci parla di una divisione apparente, necessaria per riconoscere, in ciò che ci è riverbero energetico, la stessa matrice, come due rami dello stesso albero.
Una dualità, che è la funzione aggregante delle due polarità in questa dimensione, che è materica, ma anche spirituale.
La forma dell'Archetipo Tsade', richiama quella di un albero, con due diramazioni.
Ben radicati, ma che punta verso l'alto.
I due rami rappresentano il concetto di Frattali. Siamo Frattali dell'Essenza Divina, dalla quale non vi è separazione.
La dimensione lunare, intuitiva, misterica, amniotica, amplifica questo sentire.
E in questo crinale, tra Umano e Divino, troviamo il nostro equilibrio, la nostra Coscienza cosmica, universale, non solo individuale.
Non si deve agire per emulazione del Divino, ma si "deve essere Divini" nella propria Essenza
È la stessa dimensione delle due polarità mercuriali, il maschile e il femminile, uniti nel grembo creatore del Femminino.
Non poteva capitare in un giorno più consono, energeticamente parlando, questo Natale.
Nel grembo energetico dello Scorpione, segno d'acqua introspettivo, mistico, profondo, in un mercoledì che manifesta dialettica tra le nostre polarità opposte.
Come rami in comunicazione, che si fondono nella stessa radice comune.
La nostra radice, affonda in noi stessi, nell'essenza misterica della nostra ragione di vita in questa dimensione, nelle profondità ancestrali della nostra dimensione più mistica e insondata, come negli abissi Amniotici dello Scorpione.
Lo Scorpione è governato da Plutone, e Plutone/Ade, si relaziona con il mistero profondo, la profonda conoscenza o saggezza.
Nella mitologia greca troviamo miti legati a Plutone (Ade) e Persefone, e a Demetra, la Dea della Terra, la madre di Persefone/Proserpina, la Regina dell'Inferno.
Demetra è talvolta imparentata con Rea o con Iside.
È la Madre Divina, ovvero l'aspetto femminile delle forze creative dell'universo, le iniziate femminili che hanno raggiunto la realizzazione del sé, ed è per questo che hanno l'onore di rappresentare ciò che non ha forma( il 9, il grembo, la Teth) che è la Madre Divina.
La dea della Terra, o la dea della raccolta, che veniva celebrato nell'antichità nei misteri di Eleusi, i misteri eleusini. L'iniziazione ai Misteri Minori e l'iniziazione ai Misteri Maggiori, che sono la celebrazione del Sentiero.
Proserpina/Persefone, è la Regina dell'Inferno, un aspetto della Divina Madre.
Ma rappresenta anche l'anima che emerge da Olimpia o Olimpo, che non è altro che le dimensione superiore.
Le dimensioni inferiori sono la piattaforma per risalire nelle dimensioni superiori.
Il nostro Ade.
La dimensione profonda dello Scorpione, che dobbiamo conquistare, implementare, trasmutare, per rinascere.
I rami, pur se separati, anelano al cielo, alla dimensione spirituale, forti della radice comune che li rende compatti, uniti, in un'unica vibrazione.
Una radice comune che è il nostro imprinting divino, che ci rende creature ricettive, accoglienti, gestazionali, di quella scintilla divina che ci unisce in un unico linguaggio vibrazionale universale.
L'Arcano Maggiore XVIII della Luna, amplifica questa ricettivita', questa fecondità energetica.
È un Fuoco solare, quello che portiamo dentro.
Quello che prende vita in noi, come riverbero del Logos Solare divino
Lo stesso nome di Betlemme, che è stato il luogo nativo del Bambino Gesù, ha un profondo significato simbolico legato al fuoco.
Il villaggio di Betlemme non esisteva in quei tempi in cui nacque Gesu.
Betlemme è del tutto simbolica.
In lingua caldea è "Belen", e la sua radice significa "torre di fuoco".
Betlemme è dunque Belen, termine caldeo che corrisponde appunto alla torre di BEL, la torre del Fuoco.
Il Sacro Fuoco solare.
Il Logos divino, adorato fin dalle antichissime e prime civiltà.
La lettera e Archetipo Tsade', racchiude in sé il mistero della creazione.
Ha valore ghematrico 90, e la somma delle due cifre del 18, essendo la diciottesima lettera ebraica,, fa ancora 9, un numero legato al grembo, al Femminino, al nono Archetipo Teth, la creazione, la kundalini, la sinergia delle due polarità
Vedete quanta armonia c'è, in queste corrispondenze?
È un Archetipo che cela il segreto del sentiero, ed è il momento in cui, la diramazione, che contraddistingue il glifo della Tsade', implica la scelta, dell'essere o del non essere.
È il momento in cui ci definiamo.
O stiamo nella luce, o nell'oscurità.
E per "essere Tsade', devi essere sul sentiero.
Devi essere lo stesso sentiero.
L'ombra che si manifesta nei nostri stessi abissi, in particolare nella dimensione gestazione e amniotica dello Scorpione, cesella la nostra risalita nella luce, nella verità, che pure, è così semplice, perché ha una luce sua.
Con la Tsade', si colma il divario, la spaccatura.
La diramazione, che eppure, è funzionale all'integrazione.
Una dualità, che è ben espressa nell'Arcano Maggiore XVIII della Luna
La Tsade', ha la stessa radice delle due parole
"Tselem", fatto ad immagine di Elohim, e di "Tsel", che significa ombra.
Due aspetti della stessa medaglia.
Luce ed ombra.
Due rami dello stesso albero.
Quest'anno, sono state davvero tante, le "corrispondenze" tra date, simboli, Arcani Maggiori, numerologia e Archetipi.
Hanno creato una tessitura perfetta, che spesso mi ha emozionata profondamente, per guidarci al meglio, con tale perfezione che non può che avere un imprinting divino, del quale dobbiamo sentirci onorati nell'essere partecipi di questo grande ingranaggio, che è il Logos Divino.
Lavorare con il Fuoco, nella propria torre, significa fare un lavoro da Iniziati.
Il Fuoco smantella, incenerisce la sommità della Torre, il superfluo.
Ma se vi è corrispondenza, tra sotto e sopra, le fondamenta, le radici, non vengono intaccate.
La stella di Betlemme, che guida i tre Re Magi, è una stella a 6 punte, e rappresenta il sigillo di Salomone, la stella di David, la sinergia dell'elemento Fuoco, con il triangolo con il vertice verso l'alto, con l'elemento acqua, il triangolo con il vertice verso il basso.
Il Mascolino e il Femminino.
Femminino, che alchemicamente è il Mercurio, acqua mercuriale che depura e trasforma.
Zolfo e Mercurio in sinergia.
Lo zolfo, elemento maschile fecondante, e il Mercurio è l'elemento femminile che si lascia fecondare, ma che, nel suo Athanor alchemico, trasforma lo "sperma" alchemico, simbolico, dello zolfo, in un elemento più nobile, attraverso il sale, elemento "collante" tra i due
La radice della Tsade'
Questa trasformazione alchemica, attraverso questa sinergia di Opposti, deve portare alla trasformazione in corpo astrale, solare, cristizzato, puro Oro.
Il Bambino d'oro che nasce nella notte del 25.
La simbologia alchemica dei Tre Re Magi, rimanda ai colori dei tre grandi passaggi dell'opera alchemica.
Il nero, l'opera al nero, saturniale, di morte.
Il bianco, la purezza della colomba
Il giallo, l'oro dell'opera compiuta.
E infine il viola, che caratterizza il mantello di tutti e tre i Re Magi.
È una nascita/rinascita, che ci tocca intimamente.
È l'ascesa del Capricorno.
Del Maestro che si inerpica verso la vetta.
E il Capricorno affonda le radici nella dimensione amniotica della Divina Madre, avendo una coda di pesce
Nella Mater/Materia.
La materia è energia.
Il lavoro alchemico si concretizza solo nella materia, quando il Logos Solare, si incarna nel Femminino, nella materia.
Quando prende forma, concretamente, nella Kundalini, la Divina Madre.
E solo la Madre Divina, è la naturale portatrice d'acqua.
È un acquario naturale, con il suo liquido amniotico nel quale si genera la vita, per quanto la mitologia greco romana, abbia affidato ad una figura maschile, Ganimede, l'essere il portatore d'acqua.
In questa dimensione della sinergia dell'Archetipo Tsade', e del segno dello Scorpione, la materia cerca corrispondenza con il Divino, ma nel contempo, cerca di entrare in profondità nelle cose, alla ricerca dell'acqua della vita, di quel senso di universalità che si manifesta nella corrispondenza, di abbondanza, di comunione profonda, in queste acque universali
Si festeggia intimamente, nel silenzio della nostra personale Torre di Fuoco, la nostra Betlemme, la nascita del nostro Bambino d'Oro, del nostro Sole alchemico, del nostro percorso animico e umano, costellato da tante emozioni, intense, vere, contrastanti, umane.
Meravigliosamente umane.
Un Cristo solare che trova spazio nella nostra dimensione, seguendo il percorso astronomico che ha traguardato anche le altre divinità solari prima di lui.
Il percorso del Cristo Solare, che va in simbiosi con il percorso del Sole fisico.
Christians
Christmas
Nelle antiche civiltà, si adorava ciò che il Sole fisico rappresentava, cioè il Sole spirituale.
È il sole fisico, con la sua intrinseca saggezza, ad indicarci la via, ed ogni suo rappresentante divinizzato, come il Cristo solare, ci guida verso una coscienza cristica superiore, nella quale si acquisisce la saggezza, la catarsi, dei due grandi misteri dell'esistenza, della Natura, del percorso dello stesso Sole, della vita e della morte.
E attraverso questi insegnamenti, lasciarsi fertilizzare, in fiducia.
Lasciare che il Fuoco Benedetto, divampi in noi, come lanterne che squarciano le tenebre.
Come tante piccole Betlemme pronte ad ospitare nuova vita, nuova rinascita, nuova epifania.
In continuo dinamismo,
In una continua celebrazione alla vita.
Buona Natività di cuore 💙💎
Tiziana Fenu
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