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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, dicembre 15, 2024

💙15/12/2024 Plenilunio in Gemelli /lunistizio maggiore

 Sull'energia del plenilunio in Gemelli di oggi, sul quale ho già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2024/12/15122024-plenilunio-in-gemelli.html?m=0), vorrei aggiungere alcune considerazioni. 

Governato, dall'energia del Sacro Archetipo Ebraico Phe, il diciassettesimo, con funzione "espansione", la cui simbologia è una bocca intenta a pronunciare, a decretare. 

La forma della lettera Phe è simile alla lettera Beth, il secondo Archetipo, il Femminino.

Il potere della parola, dell'idea che prende forma.

Parola che nasce nella gola, correlata al quinto archetipo Hei, e al chakra Vishudda della gola, che trova corresponsiine simbolica, morfologica e funzionale nell'apparato riproduttivo femminile.

Nella gola, avviene la gestazione della parola.

La parola, che viene chiamata "dabar" in ebraico,  è maschile e femminile insieme, così come la voce.

Voce e parola, hanno un'essenza androgina.

Ma la sintesi espansa della parola, in ebraico, ha un altro nome, "At", che è formata dalla prima lettera e archetipo ebraico, Aleph, e dalla ventiduesima lettera, la Tau, e ha una connotazione femminile, come un grembo che contiene tutte e ventidue lettere ebraiche.

Le ventidue lettere, matrici di tutte le parole.

In principio era la Parola. 

La divinità maschile e femminile 

La parola dell'energia mascolina, Aleph, elemento aria, come il nostro segno dei Gemelli, sotto il quale avviene questo plenilunio, che si rivela attraverso la gola, la Hei, il Femminino, attraverso la Beth, l'energia primordiale Femminina ( Beth-Betilo, la prima dimora e manifestazione di Dio nella Madre Pietra, nella dimensione terrena) attraverso la voce, in Daath, la conoscenza, come ho già scritto in precedenza, l'undicesima Sephiroth occulta, celata. 

Perché la bocca( la Phe) è in relazione con la conoscenza. 

Se sappiamo utilizzare il caduceo di Mercurio tra le due polarità, maschile e femminile, allora sappiamo risvegliare il Serpente d'Ottone. 

Il Serpente d'Ottone è l'Aur, la luce, la Shekinah, la Madre Divina. 

Il Serpente d'Ottone è nascosto nel chakra Muladhara, che si trova tra il coccige e i ge*nitali.

Il Serpente d'Ottone è la forza creatrice di Dio, che è femminile. 

Un'energia potente, di Fuoco, in questo plenilunio in Sagittario, segno di Fuoco, ma ancora sotto il tredicesimo segno, quello dell'Ofiuco, segno d'acqua, il serpente della Conoscenza, il Femminino. 

La nostra energia primordiale, sublimata dalla parola, dalla bocca. 

Essere preghiera ad ogni nostro passo. 

Essere comunione e connessione con la nostra controparte energetica, che è vibrazione che si esplica in creazione in parola. 

La parola arriva. 

È riverbero. 

È emanazione. 

È scambio. 

È accoglienza. 

È complementarietà. 

È dialettica mercuriale. 

E siamo in un plenilunio totalmente governato da Mercurio, che governa il segno dei Gemelli. 

Parola, quindi, che deve diventare dialettica e corresponsione. 

Creazione di una dimensione di evoluzione. 

Ascolto e comprensione 

Questo ultimo plenilunio funge da dimensione preparatoria per il lunistizio maggiore di gennaio 2025( siamo già in orbita lunistiziale),  che si ripeterà a gennaio, dopo 18,6 anni di attesa. 

Come il Sole, anche la Luna sorge ad est e tramonta ad ovest, seguendo la rotazione quotidiana del nostro pianeta. E come per il Sole, il punto in cui spunta non è sempre lo stesso: il fatto che il nostro asse di rotazione è inclinato, e che anche l’orbita della Luna lo è rispetto all’eclittica, fa sì che questa si muova sull’orizzonte orientale, sorgendo sempre più a nord, per poi tornare indietro e raggiungere un estremo a sud.

Il punto più a nord e quello più a sud in cui sorge la Luna nell’arco di un mese sono chiamati lunistizi, mentre gli estremi assoluti di questo ciclo (il punto più a nord e più a sud in cui può sorgere la Luna) sono definiti lunistizi maggiori, e vengono raggiunti una volta ogni 18,6 anni, circa, appunto. 

Essendo dei punti di riferimento fissi, è pensabile che i creatori di Stonehenge, il grande calendario megalitico lunisolare, possano averli incorporati nella loro struttura megalitica, utilizzandoli magari all’interno di un gigantesco calendario lunare, o come date rivestite di un valore spirituale, simile a quello dei solstizi.

Ma qui in Sardegna abbiamo un luogo sacro, il pozzo di Santa Cristina, in cui, oltre le altre manifestazioni ierofaniche in particolari periodi dell'anno, e il fenomeno dell'ombra capovolta per gli equinozi( approfondimenti che trovate nei miei scritti a riguardo nel mio blog, o in pagina su JanaSophia) per il lunistizio maggiore, la luce della luna si specchia perpendicolarmente sul pozzo.

Un pozzo Sacro, quello di Santa Cristina a Paulilatino, che marca con estrema precisione anche  il punto astronomico denominato lunistizio medio. 

Questa precisione indica che il valore di questo pozzo, non è solo rituale, legato alle dinamiche astronomiche, ma anche previsionale, attraverso l'osservazione dei moti della luna, in modo da prevedere le eclissi. 

Al di là delle geometrie astronomiche, che hanno un riverbero sulla dimensione megalitica dei luoghi di culto dei nostri antenati, è molto probabile che gli Antichi abbiano dato un'attenzione particolare alla luna piena vicina al solstizio invernale( quindi, lo sguardo è puntato sul plenilunio di lunedì 13 gennaio, con Archetipo Nun, le acque trasformatrici e Arcano Maggiore XIV della Temperanza, perfettamente pertinente con la dimensione trasmutativa di questo lungo ciclo lunare, con luna piena in Cancro, che si accosta moltissimo al ciclo delle eclissi lunari, dette di Saros, di 18 anni e 10 od 11 giorni, dipende dall'anno bisesto) momento associato alla simbologia della rinascita. 

Infatti, i nostri pozzi Sacri e le Domus de Janas, e in generale le nostre architetture megalitiche, sono orientate proprio ai solstizi, che rappresentano gli opposti, gli estremi, la dialettica tra la vita e la morte. 

La discesa necessaria alla rinascita 

Una rinascita, che ancestralmente, archetipalmente, è da sempre identificata con la sinergia degli Opposti. 

15 Dicembre, plenilunio in Gemelli

13 Gennaio, plenilunio in Cancro, segno d'acqua. 

Due segni doppi. 

Lunistizio nel Grembo del Cancro, la porta degli Uomini, complementare alla porta degli Dei del Capricorno. 

Il Grembo terreno, in cui la luna ritroverà il suo riverbero, si riconoscerà, nel grembo del pozzo di Santa Cristina. 

Una simbologia straordinaria, se consideriamo che il plenilunio sarà sotto l'Archetipo Nun di trasformazione 

Nun, balena in arabo. 

Sarà come il ventre della balena che ha avuto in gestazione trasmutativa, la trasmutazione di Giona. 

Giona, signore dei solstizi.

Ma era già Jana, la custode dei solstizi, nelle nostre Domus de Janas, millenni fa, luoghi sacri di trasmutazione, così come i pozzi sacri, perfettamente orientati ai solstizi, compreso il Santa Cristina, il cui ingresso è orientato, nel suo ingresso, verso sud-est, come molti altri, all'alba del solstizio invernale, in cui domina, in questo orientamento, sud-est, l'elemento maschile, fuoco e aria, che va a fecondare, simbolicamente, l'elemento terra e acqua, Femminino, della struttura. 

Ma di questa dimensione, ho approfondito tante volte. 

Godiamoci questo importante momento preparatorio di rinascita, quest'anno, particolarmente sentito. 

Buon plenilunio di corrispondenza 


Tiziana Fenu 

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Luna piena in Gemelli. 

Plenilunio in Gemelli/lunistizio




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