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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, luglio 06, 2021

💜L'ultima cena

 L'ultima cena ci porta dunque dentro a questo specifico sistema cosmologico, con il Cristo (il Sole spirituale sceso sulla Terra) posto al centro delle 12 costellazioni zodiacali e con ciascuna di queste che, secondo le rispettive caratteristiche, si esprime nelle fisionomie e nelle gestualità dei 12 Apostoli.

La sequenza dello zodiaco rappresentata nel Cenacolo è invertita e scorre da destra verso sinistra, apparentemente in senso antiorario.

Le ipotesi per cui Leonardo lo abbia rappresentato in tal modo sono principalmente due: la prima si riferisce al fatto che egli scriveva al contrario, proprio da destra verso sinistra; la seconda deriva dagli studi sui culti misterici, dove lo scenario spirituale viene considerato uno specchio di quello reale.

In alcuni sotterranei dove si praticava il culto di Mithra sono stati infatti rinvenuti affreschi pittorici in cui lo zodiaco è, appunto, rovesciato: il Mitreo Barberini a Roma ne è un esempio chiaro. Probabilmente sono vere entrambe le supposizioni, ma noi ne ipotizziamo anche una terza, come vedremo tra poco. Tutti gli Apostoli radunati attorno al Cristo sono dunque rappresentati in quattro gruppi di tre, evidente analogia con le stagioni.

Procedendo da destra verso sinistra, nell'affresco i conviviali appaiono rappresentati secondo una precisa sequenza.

Per una migliore comprensione, a questo punto è utile elencare gli Apostoli col corrispondente segno zodiacale, evidenziandone al contempo le relative caratteristiche tipiche, iconografiche ed elementari:


Prima triade – Primavera.

Simeone, Ariete, fuoco. La testa è imponente. Vista di profilo richiama alla mente l'omonima arma di assedio: l'ariete. Sul viso si nota la barbetta a punta tipica dell'animale cui fa riferimento. La carnagione ha un colorito rosso e paonazzo che ricorda appunto il fuoco


Taddeo, Toro, terra. La corporatura è robusta. Il collo taurino Le spalle imponenti. Le narici sono grandi. La bocca è pronunciata. La fronte è ampia. Appare lento nei movimenti. La sua sagoma è molto somigliante al profilo dell'antica statua greca del Minotauro presente nel museo di Atene.


Matteo, Gemelli, aria. La figura appare dinamica, mobile, ariosa. La carnagione è chiara. La sagoma richiama la parte superiore della figura di Castore - uno dei due mitici Dioscuri -, ed è ritratto nella medesima tipica posa iconografica, con un braccio allungato verso sinistra e la testa rivolta a destra.

Matteo guarda Taddeo come Castore guarda Polluce.


Seconda triade – Estate.

Filippo, Cancro, acqua. Il busto ha la forma del carapace. Gli arti superiori una postura che ricorda le chele del granchio. La sua carnagione è lunare. I tratti somatici del viso ricalcano perfettamente una zona del nostro satellite – la Luna ha infatti il proprio domicilio nel Cancro. La somiglianza con la faccia della Luna è clamorosa! Del resto risulta che Leonardo osservò a lungo la luna, disegnandone le macchie. Proprio da questi disegni, evidentemente, deriva la fisionomia del viso di Filippo. Anche l’ubicazione della testa, più alta rispetto alle altre, rende l’idea di un corpo celeste orbitante, esattamente come il satellite terrestre.


Giacomo Maggiore, Leone, fuoco.

È indubbiamente leonino, come dimostra il suo atteggiamento fiero. Il fisico è poderoso, sembra ruggire rabbiosamente alla notizia del tradimento. Il colorito della carnagione è solare. La capigliatura somiglia a una criniera.


Tommaso, Vergine, terra. La gestualità del dito indice alzato, così come la postura della testa, coincidono perfettamente con l'iconografia della Vergine raffigurata nello zodiaco di Dürer: una donna alata. Del resto, parlando della Virgo come costellazione, è inevitabile l'associazione con la Vergine per eccellenza: Maria. Questa figura angelica è associabile anche al concetto esoterico di Sophia, la “Divina Sapienza”, già nota nello gnosticismo cristiano. Proprio a ssa si può ricondurre il poco appariscente Tommaso.


Terza triade – Autunno.

Giovanni, Bilancia, aria. Il suo aspetto è aggraziato. Gradevole e gentile, quasi femminile. Al punto che, per la sua bellezza, potremmo definirlo “venereo”. Del resto Venere ha il proprio domicilio in Bilancia che è l'unico segno nello zodiaco a non essere riconducibile ad alcun essere vivente. Non è un caso che Giovanni appaia immobile, quasi inanimato, assorto, meditante, in equilibrio. Gli arti distesi con le mani giunte sembrano soppesare qualcosa.


Giuda, Scorpione, acqua. Il suo aspetto oscuro è evidente. Il profilo del volto, capigliatura e barba, richiamano la forma della pinza dell’animale, mentre la mano sinistra in procinto di afferrare il pane (il corpo di Cristo) ricorda l'altra chela. La mano destra invece nasconde la sacca dei trenta denari (il frutto del tradimento). Prestando attenzione tuttavia, si nota una terza mano che regge un coltello e che normalmente viene attribuita a Pietro, ma lo sarebbe solo se questi avesse il polso rotto o slogato. La postura del braccio destro di Pietro (spalla, gomito, polso) è infatti del tutto innaturale. Se il Leonardo anatomista non poteva certo rappresentare erroneamente tale particolare, il Leonardo enigmista raffigura lo Scorpione attraverso la rappresentazione della coda e dell’aculeo che lo distinguono. Elementi che non possono che appartenere al traditore per antonomasia. Geniale, come solo il Vinci.


Pietro, Sagittario, fuoco. Il primo degli Apostoli è rappresentato di profilo, analogamente all'iconografia classica del Sagittarius. Col fisico vigoroso, la capigliatura di colore chiaro, il viso allungato, il braccio destro forte e piegato come quello di un arciere in procinto di scoccare il dardo. Con la testa di traverso, l’occhio sembra prendere la mira. La sua mano sinistra è protesa in avanti come fosse una freccia. Ha una bisaccia sul fianco, a mo' di cavaliere. La sua mano destra non si vede completamente, ma appare chiaro che sta bloccando il polso di Giuda, compiendo uno sforzo fisico per tenere a bada e allontanare il traditore, i propositi del quale sembra stia confidando a Giovanni, che però già ne è a conoscenza.


Quarta triade – Inverno.

Andrea, Capricorno, terra.

Sembra quasi guizzare sopra il tavolo con le mani raffigurate come fossero le due pinne ventrali di un pesce – il Capricornus è infatti metà capra e metà pesce. Oppure come le due zampe anteriori in salto, tipiche del mammifero arrampicatore – il viso ha infatti caratteristiche simili a quelle dei caprini. L'ipotesi è rafforzata dalla constatazione che, come il primo Apostolo Simeone, l'Ariete, anche lui ha la fronte pronunciata e la barbetta tipica, appunto, di una capra.


Giacomo Minore, Acquario, aria. In questo caso la similitudine zodiacale con la fisiognomica dell’Apostolo è più difficile da notare. Tuttavia è rappresentato nella tipica personificazione dell'Aquarius, col braccio sinistro teso sulla schiena del Capricorno. Nella gestualità delle mani inoltre, ricorda il movimento del “verseau”, il versatore.


Bartolomeo, Pesci, acqua. La figura di Bartolomeo ricorda quella di un pescatore, attento e in piedi a scrutare il momento propizio per gettare o ritirare le reti. La sua sagoma inoltre è perfettamente sovrapponibile alla costellazione dei Pisces. A tutto ciò corrisponde un significato simbolico molto profondo. Leonardo infatti non è stato dissacrante, tutt’altro, ha innanzitutto inteso coprire tutto lo spettro temporale dell’anno “abbracciato” dallo zodiaco – basti pensare alla data (o cielo) di nascita di ciascuno di noi –, ma anche quello caratteriale dell’uomo.


Perché il Cristo è venuto sulla Terra per salvare tutti, senza eccezioni – anche Giuda, che nell’omonimo vangelo apocrifo sembra essere l’esecutore di una Volontà divina. E il Cenacolo racchiude praticamente tutto il genere umano. Infatti in queste rappresentazioni zodiacali si definiscono i differenti aspetti caratteriali, che distinguono la varietà dei temperamenti. Emergono caratteri melanconici, collerici, flemmatici, sanguinei – ovvero terra, fuoco, acqua, aria – in una raffigurazione cui si potrebbe anche ricollegare la teoria degli umori di Ippocrate, padre della medicina. ​Terminata la descrizione dei singoli Apostoli, è possibile notare come la sequenza dello zodiaco si sviluppi in due fasi, con i primi sei segni connessi al mondo esteriore (primavera ed estate) e i successivi sei con quello interiore (autunno e inverno). Un aspetto da tener presente, perché tornerà anche nell'analisi del Salvator Mundi. Anche la veste cromatica è importante, poiché i colori sfumano secondo i cambiamenti stagionali: dall'Ariete alla Vergine le tonalità sono infatti primaverili ed estive, mentre dalla Bilancia ai Pesci autunnali e invernali.


Tratto da "Polaris Mundi. Il Leonardo svelato" di Julianus Deiulio


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