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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, luglio 08, 2021

💜Le incarnazioni della Dea

 Le Incarnazioni della Dea La presa di distanza dal corpo e dalla sessualità, per Tsong kapa era una necessità. 

La sua a riforma - nata dalla volontà di porre fine ad un periodo di confusione dottrinale - aveva anche lo scopo di dare un freno agli eccessi di monaci troppo inclini ai piaceri della carne, e dediti, spesso, ad azioni criminali in nome del tantra. 

I Gelugpa - che presto avrebbero acquisito una posizione di predominio sia politicamente che in ambito religioso - cominciarono ad interpretare ogni immagine ed ogni frase in chiave metaforica, creando un codice così complicato da rendere quasi incomprensibili le scritture tantriche. 

Ecco, per fare un esempio la descrizione, ortodossa, della dea dell’amore passionale e degli incantesimi, Kurukullā, conosciuta anche come Ri-bYed-ma (“colei che causa la conoscenza”)[24]: “Una ragazza di sedici anni, con una sola faccia (che rappresenta la non-dualità e la conoscenza al di là del bene e del male), la pelle rossa (a indicare la sua potenzialità magica), nuda (ovvero non costretta dalla ragione discorsiva), con quattro braccia (che rappresentano i quattro incomparabili stati mentali: gioia, equanimità, amore e compassione), porta un arco e una freccia coperti di fiori (per indicare la sua capacità di suscitare il desiderio negli altri), con una mano tiene un laccio fiorito (a imitazione del laccio di Avalokiteśvara) e una bacchetta anch'essa fiorita. 

Il capo è cinto con cinque crani rappresentanti le prime cinque perfezioni, dove Kurukulle stessa rappresenta la sesta, la Perfezione della Saggezza (Prajñaparamita). La sua danza rappresenta l'attività energetica che si diffonde sia nel Saṃsāra che nel Nirvāṇa. Il cadavere su cui danza rappresenta l'Ego oramai sconfitto.”[25]

È così evidente la valenza allegorica della descrizione – “nuda (ovvero non costretta dalla ragione discorsiva)” - da rendere praticamente impossibile trovare un qualsiasi legame con i riti sessuali, ma, come spesso accade, l’apparenza inganna. Ecco cosa si legge nella “Trascrizione del Laghukālacakra” (III, 118 SGG) e della “Vimalaprabhā”[26]: “[…] Una giovinetta […] si identifica con la perfezione della saggezza (Prajñaparamita). […] La giovinetta di undici anni corrisponde all’aria, la dodicenne al fuoco, la tredicenne all’acqua, la quattordicenne alla terra. […] La quindicenne [corrisponde] al suono, la sedicenne [N.d.A. la sesta] al tatto, la diciassettenne al sapore, la diciottenne alla forma, la diciannovenne all’odore, la ventenne all’elemento del dharma”. 

Kurukullā e le altre “saggezze” di cui parla il tantra in origine non sono solo simboli di energie cosmiche o divinità che appaiono nella meditazione profonda, ma ragazze in carne ed ossa, che, grazie alla trance ottenuta con la pratica di mantra, gesti, danze estatiche e bevande eccitanti traggono dall’inconscio quelle energie primarie della creazione che definiamo dākinī e ne divengono incarnazione reale, fisica.


Tratto da Paolo Proietti "I RITI EROTICI DI ŚAMBHALA Lo Yoga del Sesso secondo il Kālacakra Tantra" 


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