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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, luglio 08, 2021

💜Giornata mondiale api. 5 maggio

 20 Maggio giornata mondiale delle api. 


"(...) la cera viene spalmata da Odisseo sui suoi compagni di viaggio, e l'atto dello spalmare è un atto rituale, quindi andiamo oltre la semplice ritualizzazione del suono.

La cera compare in vari episodi.

Erodoto (Iliade 140, 2)ci informa che i Persiani solevano seppellire i loro morti dopo averli spalmati di cera, un'usanza utilizzata sempre stando alle informazioni dello storico, anche dagli Sciiti con i cadaveri dei loro re.

Ora abbiamo abbastanza elementi per trarne delle conclusioni, in quanto, se spalmare il corpo con la cera poteva permettere la conservazione di un cadavere, per cui, garantendo un'altra vita al defunto, spalmare le orecchie dei compagni può significare la sconfitta della morte, rappresentata dal melodioso suono di anime, offrendo così l'opportunità di passare attraverso il regno dei morti senza danno, e potendo inoltre riemergere a nuova vita.

L'elemento sonoro può permetterci di identificare le Sirene come api.

Infatti, secondo una credenza assai arcaica, le anime dei morti non erano mute.

Esse avevano l'opportunità di parlare, e comunicare, in certe occasioni, con i vivi.

Nelle opere di Omero, la Melissa è muta, ma il legame con il ronzio delle api e il mondo della morte e del lutto, era già ben noto presso gli Accadi, che chiamavano l'ape, anche "lallartu", ossia la donna che si lamenta.

Ultimissime sono le informazioni che provengono dalla valle del Nilo, dove si paragonava il suono delle anime dell'aldila', proprio con il ronzio di uno sciame d'api.


Tratto da "Storia del miele" di Corrado Soddu


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Placchetta Artemide-Ape, Rodi, VII sec.a.C.


20/05 giornata Api




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