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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, luglio 06, 2021

💜Se non ogni cieco nato

 Rudolf Steiner ( 27 febbraio 1861-30 marzo 1925) 


Se non ogni cieco nato può essere operato, ogni occhio sipirituale può essere aperto; è solo questione di tempo.

L'erudizione e la coltura scientifica non sono condizioni necessarie al dischiudersi di questo “senso superiore”.

Esso può aprirsi tanto nell'uomo semplice quanto nel dotto. Anzi, ciò che ai nostri tempi per lo più si considera come la “sola” scienza, può spesso essere piuttosto d'intralcio che di aiuto. Poiché, per sua natura, questa scienza ammett. come “realtà” unicamente quel che cade sotto i sensi ordinari. E per quanto grandi siano i suoi meriti riguardo al riconoscimento di questa verità, essa crea, quando dichiara valido per ogni sapere umano quel ch'è necessario e salutare pel suo proprio dominio, una quantità di preconcetti che precludono l'accesso alle verità superiori.

A quel ch'è detto qui. spesso si obietta che alla conoscenza umana si frappongono barriere insormontabili e che, perciò, va respinto ogni sapere che non ne tenga conto. E si considera, forse, immodesto chi voglia far delle asserzioni intorno a cose che, secondo la convinzione di molti, esorbitano dal campo delle facoltà conoscitive umane.

Tale obiezione trascura il fatto che la conoscenza superiore dev'essere preceduta da uno sviluppo delle forze conoscitive umane. Ciò che, prima di questo sviluppo, sta oltre i limiti della conoscenza, rientra, dopo il risveglio di certe facoltà latenti in ogni uomo, senz'altro nel dominio della conoscenza. C'è, però, una cosa da tener presente.

Si potrebbe dire: “A che serve parlare agli uomini di cose per cui le loro forze conoscitive non son deste e che, perciò, rimangono loro precluse?”.

Ma sarebbe un'osservazione erronea. Per scoprire le cose di cui si tratta qui, occorrono certe facoltà; ma se, dopo che sono state scoperte, queste cose vengono comunicate, chiunque voglia applicarvi una logica scevra di preconcetti e un sano senso della verità le può capire. In questo libro non si comunicano se non cose che, a chiunque lasci agire in sè un pensiero non unilaterale, non offuscato da pregiudizi, e un libero, aperto senso della verità, possono far l'impressione di rispondere in modo soddisfacente agli enimmi della vita umana e dei fenomeni del mondo.

Ci si chieda: “Se le cose qui affermate sono vere, ne risulta o no una soddisfacente spiegazione della vita?”. E si troverà che la vita di ogni singolo uomo risponde affermativamente.

Per essere “maestro” in questi campi superiori dell'esistenza, non basta però che in -un uomo si siano aperti i sensi capaci di percepirli. Anche qui occorre “scienza” come per esser maestri nel campo della realtà comune.

La “vista superiore” non fa dell'uomo un “dotto” in materia spirituale, come i sensi sani non fanno di noi dei “dotti” nel mondo della realtà sensibile. Ma, poiché la realtà inferiore e quella spirituale non sono, in ultimo, che due aspetti della stessa ed unica essenza fondamentale, chi è ignorante nel campo delle conoscenze superiori, rimarrà per lo più tale anche nel campo di quelle inferiori.

Questo fatto genera in chi, per vocazione spirituale, si sente chiamato a pronunciarsi intorno ai domini spirituali dell'esistenza, il sentimento di una responsabilità illimitata.

Esso gli impone modestia e riserva. Il sentimento di questa responsabilità non dovrebbe però trattenere nessuno dall'occuparsi delle verità superiori; nemmeno chi, per le condizioni quotidiane della sua vita, non ha l'agio di dedicarsi alle scienze ordinarie.

Si può, infatti, assolvere il proprio compito umano anche ignorando la botanica, la zoologia, la matematica e le altre scienze; ma non si può essere “uomini” nel pieno senso della parola senza essersi in qualche modo accostati alla conoscenza della natura e del destino dell'uomo, rivelati dalla conoscenza soprasensibile.


Tratto da RUDOLF STEINER "TEOSOFIA : INTRODUZIONE ALLA CONOSCENZA SOPRASENSIBILE DEL MONDO E DEL DESTINO Umano"


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Se non ogni cieco nato






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