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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, luglio 06, 2021

💜Per comprendere

 Per comprendere cosa significhi bisogna considerare il fatto che nel Tantra il corpo dell’Universo, la Materia, è eterna e priva di coscienza ed è rappresentata da Śiva che giace privo di vita (privo di “coscienza”) ai piedi della Dea, la Śakti.

Per dare inizio alla manifestazione, ovvero per acquisire coscienza di Sé, deve essere risvegliato dal “Canto della Dea”, ovvero dalla vibrazione.

Ogni sillaba è una particolare vibrazione, una nota del Canto della Dea, che unendosi alla materia, a parti specifiche del corpo (sia il corpo dell’Universo, Macrocosmo, sia il corpo dell’essere umano, Microcosmo), dona coscienza e, quindi, possibilità di godere della vita, della manifestazione.

Le coppie di amanti del kāmasūtra vanno intese quindi come rappresentazioni grafiche di Materia (lo Sposo) ed Energia (la Sposa), e le loro 64 modalità di unione non sono altro che passi della Danza della Vita, esattamente come i 64 esagrammi dell’I’Ching indicano le mutazioni di materia ed energia nel mondo del Divenire.

Il Suono, secondo i tantrici, ha il potere di organizzare la materia in forme sempre diverse e la Luce è in grado di mostrarci, assieme, la Bellezza della molteplicità e la sostanziale unità delle cose e dei nomi. Ma cosa significa dal punto di vista della pratica dello yoga, dell’aspirazione alla Beatitudine Suprema?

Se ritorniamo al testo del Nāmakalāvidyā che abbiamo citato in precedenza forse le cose si faranno un pochino più chiare.

Come abbiamo visto le sillabe, di cui le posizioni erotiche sarebbero una rappresentazione artistica, si dividono in tre gruppi corrispondenti al Fuoco (il Soggetto che Gode), la Luna (l’Oggetto di Godimento) e il Sole (il Godimento).

Fuoco, Luna e Sole nel tantrismo vengono definiti “le tre Kuṇḍalinī”. Nel dettaglio Kuṇḍalinī di Fuoco è Śakti, Kuṇḍalinī di Luna è Śiva e Kuṇḍalinī di Sole è Kāma. Se adesso sostituiamo al verbo godere il verbo conoscere, avremo che:

- Śakti è il Soggetto che Conosce.

- Kāma è l’Azione del Conoscere.

- Śiva è l’Oggetto di Conoscenza. L’illuminazione, e quindi l’esperienza della Beatitudine infinita, consiste nel realizzare l’unità di Soggetto di Conoscenza, Conoscenza e Oggetto di Conoscenza.

Ovvero nella comprensione immediata ed intuitiva, attraverso un processo trasformativo definito Samadhi, dell’identità tra “IO” e ciò che ho intenzione di Godere/Conoscere (Quel-lo, inteso sia come l’Assoluto sia come “quella roba lì”).

Un processo sintetizzato, in sanscrito nei due mahavakya (grandi sentenze) Tat Tvam Asi, Tu sei Quello, e So’Ham, io sono Questo/Questa. Ritorniamo alla metafora dell’Amore: se io realizzo l’identità con colei che amo, se scopro che “Io sono Lei”, come potrei aver paura di perderla?

Realizzando l’identità tra Soggetto di Conoscenza, Conoscenza e Oggetto di Conoscenza si abbandona il mondo della Dualità, ovvero il mondo del conflitto e della sofferenza.


Tratto da Paolo Proietti "LA DANZA DEGLI DEI Il kāmasūtra e la dottrina delle vibrazioni"


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