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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, luglio 10, 2021

💛Il Gigante nella Tomba Madau di Fonni

 Il Gigante di Mont'e Prama nella Tomba dei Giganti di Fonni. 


Un segno inequivocabile.

Una firma, anche qui, oltre che negli ingressi dei Nuraghi.

Un tratto distintivo di coloro che ho battezzato da tempo, gli Architetti Divini, rappresentati, in forma scultorea, dai Giganti di Mont'e Prama, che sono dei Messaggeri, degli strumenti divini della manifestazione della Perfezione Divina sulla terra.

Questo Gigante, perfettamente realizzato in una sorta di nicchia triangolare Sacra, anch'essa con gli angoli di base a 72°, come gli ingressi dei nuraghi, come avevo già avuto modo di approfondire, rappresenta il tratto distintivo del chi furono questi grandi Architetti.

Il luogo, è quello delle tombe dei Giganti di Madau, a Fonni, in provincia di Nuoro, quattro sepolture con un orientamento a sud-est, ai piedi del passo "corr'e Boi" (così chiamato perché somiglia ad una testa di bue con le corna), disposte ad anfiteatro, e risalenti a 3500 anni fa, se non prima, sicuramente.

La prima tomba a destra è sicuramente la più antica, sembra un grande sarcofago delimitato da lastre di granito infisse nel terreno.


Tra queste lastre, spicca la "stele di Madau", che ha simboli legati alla natura e alla rappresentazione delle Pleiadi, mediante le 7 coppelle rappresentate. 

C'è la rappresentazione di una triplice porta, e un modulo di tre cerchi concentrici ripetuto due volte, chiaro indice di un portale astrale, via per la rinascita("nascita/morte/rinascita") dopo la morte, lungo la via Lattea, come abbiamo visto tante volte, sulla traiettoria "Sirio/cintura di Orione/costellazione del Toro-Aldebaran-Pleiadi", e proprio la V della cistella zione del Toro e il suo occhio Aldebaran, sono qui rappresentati. 

Un ritrovamento, in un complesso nuragico, quello di Madau, chiamato anche Gremanu, molto importante, che si estende per 7 ettari, con fonti, pozzi, tombe dei Giganti, e un acquedotto, unico nel suo genere, poiché si tratta di antiche fonti collegate tra loro da un elaborato progetto idraulico, che convogliava le acque sorgive di montagna, usate anche per i riti religiosi.


Ma non è su questo che voglio soffermarmi, ma sulla raffinatezza architettonica e sulla particolare attenzione agli angoli del vano di accesso della tomba maggiore, di forma ogivale(triangolare), che termina appunto, con questa nicchia dove è rappresentato un Gigante, come i nostri di Mont'e Prama.

Osservate l'accuratezza architettonica del vano ogivale di accesso.

Esternamente crea un'architettura di un triangolo di 60° per angolo.

Ma verso l'interno, si restringe, e forma un triangolo che ha come base, due angoli a 72°, dando l'impressione di un ingresso prospettico, sempre più assottigliato, nel grembo della struttura funeraria, nell' utero materno della rinascita.

Rinascita, e grembo materno, sottolineati anche da quell'ingresso perfettamente quadrato, perlomeno con angoli a 90°, che ritroviamo anche negli ingressi delle Domus de Janas, che sono tutti quadrati, come avevo avuto modo di approfondire, perché rappresentano Madre Terra, il suo grembo, con i 4 Elementi, e i suoi 4 punti cardinali.

Rappresentare un Gigante come quelli di Mont'e Prama, in una forma ogivale a 72°, significa sottolinearne la valenza sacrale, come avevo già sottolineato sulla simbologia di questo angolo, presente in tutti gli ingressi dei Nuraghi, nella Sacra Geometria delle nostre Dee Madri, nel pozzo di Santa Cristina, che sono tutti indicatori di un linguaggio comune.


Sono tutti indicatori cosmici di questo avanzamento nella ruota celeste, sia del Sole equinoziale sull'orizzonte celeste, sia dell'orientamento dell'asse di rotazione della terra stessa.

L'angolo a 72° è un parametro Sacro, colonna portante di tutto l'enorme ingranaggio cosmico che fa muovere l'universo intorno a noi(72 sono gli anni necessari per lo spostamento di un grado precessionale durante la precessione degli equinozi, che dura 25772 anni, per un giro completo dell'asse di rotazione della terra sulla sfera celeste). 

Riportandolo come parametro angolare sulla terra, in queste costruzioni megalitiche, nella dimensione della materia, è come se gli antichi Sardi, gli Antichi Architetti Divini, avessero portato un angolino di immortalità che consentisse loro di sentirsi parte attiva di questo ingranaggio, nel grembo stesso della creazione universale, unendo l'Umano e il Divino.

Per questo motivo hanno rappresentato a fine corridoio, proprio una creatura che rappresentasse la manifestazione immortale del Divino in terra: un Gigante di Mont'e Prama.

Giganti che rappresentano la manifestazione concreta  dell'immortalità, poiché rappresentano, il forte legame con la cintura di Orione, il portale dell'immortalità, rappresentata proprio dall'altezza della loro cintura, perfettamente coincidente con il centro della Sacra Geometria, sia nella Vesica Piscis, sia nella quadratura del cerchio.


All'ingresso del corridoio che porta all'immortalita' rappresentata da quel Gigante raffigurato, hanno creato, con grandissima Maestria, un passaggio con due triangoli sovrapposti, uno equilatero, con angoli a 60°, e l'altro isoscele, con due angoli alle basi, a 72°.

E sotto, il quadrato di Madre Terra, presente nelle Domus de Janas, ma anche nella stele centrale dell'esedra delle tombe dei Giganti.


Il triangolo equilatero con angoli a 60° lo abbiamo trovato quando ho individuato il simbolo esagonale sotto il mento del Gigante Pugilatore Efis. Un simbolo che rappresenta sia il Fiore della vita a sei petali, come è presente nella Maschera dei Boes, ma rappresentava soprattutto un importantissimo parametro architettonico, perché corrispondeva all'inclinazione dei raggi solari durante gli equinozi, che creavano un ombra rapportabile all'altezza di 1:3, con un angolo di 60°, angolo sul quale si sono sviluppate, in periodo egizio, le più importanti architetture delle più grandi piramidi, per simulare, in scala più piccola, il Sole all'equinozio, e creare architetture che fossero perfettamente integrate con la Sacra Geometria, così come lo sono le nostre, le proporzioni dei Giganti di Mont'e Prama, il guerriero di Teti, come abbiamo visto, le Dee Madri..

Un angolo a 60° che celebra il Mascolino, l'equinozio di Primavera, la massima espressione della Divinità solare, in perfetto equilibrio con il suo complementare Femminino, la luna, in un'era astrologica che andava sotto la costellazione del Toro, dal 4000 al 2000 a.C., periodo al  quale credo appartengano anche i Giganti di Mont'e Prama.

In questa Tomba dei Giganti straordinaria, a Fonni, hanno voluto celebrare architettonicamente sia la dimensione cosmica e immortale della precessione degli equinozi, con l'ogiva ad angoli a 72°, sia la dimensione Terrena di questi equinozi, sovrapponendovi il triangolo equilatero a 60°.

Un messaggio simbolico molto molto forte.

Si passa per l'utero terreno di Madre Terra, rappresentato dalla porticina quadrata.

Si deve oltrepassare lo stato terreno rappresentato dalla base dell'archittetura Sacra fondata sull'angolo a 60°, di cui gli Architetti Divini sono Maestri.

Si oltrepassa anche il portale della Sacra Geometria cosmica rappresentata da quel triangolo isoscele con gli angoli a 72°, simbolo della precessione ciclica e immortale della precessione cosmica degli equinozi, e si arriva, finalmente, a fine corridoio, a conquistare l'immortalità, rappresentata da quel bellissimo Gigante di Mont'e Prama sullo sfondo.

Perché questo, rappresentano i Giganti, l'immortalità.

Sono Dei, manifestazione del Divino. Sono umani che sono stati divinizzati, sono la parola di Dio, del Divino, il Verbo fatto carne, sulla terra, con quel simbolo esagonale di perfettissima Geometria Divina che portano sul Mento.

Gli Dei senza bocca. Non ne hanno bisogno.

Sono, essi stessi, Verbo vivente, Vibrazione creatrice.

Immortali.

La Tomba dei Giganti come strumento di rinascita, di via per l'immortalità, simbolo dell'Unione tra cielo e terra, tra finito e infinito, tra umano e divinità, rappresentata in modo eccelso.


Tiziana Fenu


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Per approfondimenti

https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html


https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html


https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/lo-stargate-di-orione-attraverso-sa.html


https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html


Il Gigante nella Tomba Madau di Fonni
























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