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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, luglio 04, 2021

💙La donna, per sua natura..

 La donna, per sua natura, non ha un' energia da competizione, ma da competenza. 

Quasi che "ancestralmente" sappia come si fanno certe cose. 

Gesti antichi, che non le sono stati insegnati da nessuno.

Persino la gestualità nell'impastare il pane, sembra innato, in alcune donne. Come il gesto di togliersi il reggiseno lasciando sopra la maglia. Roba da prestigiatori. 

L'energia della donna si sviluppa per competenze, su una linea ascensionale dove poco è interessata alla competizione.

Perché lei custodisce. 

È una fucina alchemica vivente. 

Le trasformazioni avvengono in lei, rapportandosi solo con una dimensione superiore. 

L' energia maschile , invece, sviluppa un'energia competitiva, non di competenze.

È un' energia che punta alla competizione, all'emergere sugli altri, perché la parte più istintiva e ancestrale lo spinge ad essere capobranco, ad emergere sugli altri. 

Le antiche società gilaniche, impostate sul  matriarcato, sul femminino, funzionavano perché l'economia sociale era ben distribuita secondo competenze femminili. Senza nessuna competizione. 

Ognuna con le proprie specifiche. 

Stride molto, percepire in una donna, questo aspetto competitivo, non verso l'uomo, ma verso le stesse donne. 

È un aspetto maschile, mascolinizzato, che le fa perdere in femminilità. 

Da concava, accogliente, diventa convessa, respingente. Come se, quella sana competizione mascolina, indossata da lei, creasse squilibrio, disarmonia. 

Perché interrompe una comunicazione.

Inanzittutto con se stessa e la sua intima Essenza, e in secondo luogo la interrompe con il mascolino, che la vede come "sua simile", e ne perde in femminilità. 

Ma soprattutto, perde in comunicazione con le altre donne, perché entra in competizione con esse.

E un'energia, squilibrata nella sua calibratura, che viene travasata in abbondanza in un luogo Sacro di Equilibrio e Armonia, esonda, portando con sé tutto ciò che trova sul suo percorso, indistintamente. 

E diventa ridondante, eccessiva. 

Dove non è più possibile trovare dei punti di contatto energetici equilibrati con l'altro, uomo o donna che sia. 

Lo stesso discorso vale anche per gli uomini.

Certe "forzature"  riguardo la competenza, certe attenzioni forzate verso il femminino, stridono anche in un uomo.

Allora avremo delle forzature, spesso ostentate dietro false vesti di estimatori del femminino, che, dello stesso, ne acquisiscono i risvolti meno piacevoli. 

Delle "primedonne" che sgomitano per le "competenze", lasciando pochissimo spazio, alle energie femminili, di manifestarsi. 

A meno che  non si li compiacia. 

Come primedonne.

Appunto.

Osservare queste dinamiche energetiche è sempre molto interessante. Si impara osservando.

E imparando, di conseguenza ci si osserva. 

Con consapevolezza. 

Perché ci sono esseri sensibili a questo tipo di energie. 

Che captano subito la sfasatura tra "l'essere e il voler apparire". 

E quando la captano, non ci stanno più in frequenza. 

Quando armonizziamo in noi, in modo trasparente, fluido, allineato, queste due energie, senza mentale, ci agganciamo con facilità solo allo stesso tipo di frequenze , in sinergia creativa. 

Perché in noi stessi, siamo  già in sinergia creativa, con le nostre polarità armonizzate, le quali, in modo naturale, fanno da filtro, verso ciò che agganciamo vibrazionalmente. 

Con la mente si può mentire, ma con la frequenza, proprio no. 


Tiziana Fenu


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