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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

sabato, luglio 03, 2021

💙Sto per spegnere..

 Sto per spegnere il cellulare. Ultimo sguardo.

Inciampo su un post "l'importanza del cunnilingus" sapientemente inglobato ed edulcorato all'interno del discorso "orgasmo cosmico". 

Rispondo a mezzo commento perché non amo intraprendere sterili discussioni che non portano a nulla.

Preferisco esternare il mio punto di vista in un post.

Parto da un presupposto. 

Io avrei dato un respiro più ampio a queste considerazioni Tra parentesi, comunque, a molti uomini non piace farlo, e a molte non piace riceverlo.

E il farlo, non è né indice di mascolinità, né indice di una "non sottomissione", come invece parrebbe, nella penetrazione, secondo l'autore del post. Né tantomeno di anticamera per "l'orgasmo cosmico". 

Detto ciò, si può arrivare all'orgasmo cosmico, sopratutto sdoganandoci da una prospettiva vaginocentrica e fallocentrica, e qua, vedo che si parla ancora di organi genitali. 

Di un'attenzione riservata esclusivamente agli organi genitali femminili. 

L'epidermide è tutta sessuale.

È tutta ricettiva. Focalizzarsi, se pur con modalità diverse, ancora sulla genitalita', non è molto diverso dall'atto penetrativo.

Una dimensione cosmica implica un respiro molto più ampio di tutti i nostri cinque sensi. Vengono amplificati e sublimati, tutti.

Resi attivamente partecipi, e sdoganati da quella frettolosita' che spesso li rende periferici, adagiati e sommessi, dietro le quinte.

Abbiamo mai provato a stare accanto al nostro compagno/a, e ad osservarlo, a coglierne ogni sfumatura, nel colore degli occhi, nel riflesso dei capelli, della stessa pelle, diafana o diamantina, a seconda del raggio di sole o di luna che la accarezza?

E quante volte accarezziamo davvero, con passione, con amorevolezza, la pelle dell'altro, e ne cogliamo la setosita'o la morbidezza di certe zone piuttosto che altre?

Il corpo ha un linguaggio suo. Si fa morbidezza dove accoglie la vita.

Durezza e spessore, dove si protegge da essa. Cavo elettrico da non toccare, dove ha rischiato la vita più volte, e da quella scossa elettrica quasi mortale, si è dovuti ripartire.

Il corpo è una cattedrale, con i suoi segreti, i suoi altari, i suoi confessionali.

Saper avvicinarsi ad un corpo, in tutta la sua totalità, in tutta la sua interezza, significa riconoscerne la sacralità.

E sappiamo riconoscerla, solo se creiamo un legame intimo, dalla periferia verso il centro.

E il centro è il cuore, non gli organi genitali.

Gli organi genitali fungono solo da trasformatore alchemico.

L'alchimia più importante avviene li, quando diventano effetto, e non causa, di un intima connessione, che parte dalle propaggini, dalle diramazioni, dall'espansione della nostra Essenza, fino alle estremità.

Si può far l'amore accarezzandosi i piedi, massaggiandoli con olii profumati, per poi risalire, magnetizzati dal cuore.

Quanti dei vostri partners sono a conoscenza del fatto che avete anche dei piedi?

Nove su dieci credono che deambuliamo con degli abbozzi di piede alla Gatto Silvestro, sotto una lunga veste da Geisha, come una bambolina a ricarica manuale.

Benedetto sia l'uomo che mette lo smalto alle unghie dei piedi alla propria compagna.

Nel tanto declamato "orgasmo cosmico", è come se si srotolasse su una superficie, tutta l'epidermide, tutta tutta, dalla punta delle dita, fino al cuoio capelluto, capelli compresi.

Viene mappata tutta l'epidermide, attraverso tutti e cinque i sensi.

La si annusa, la si respira. Ci si riempie i polmoni del profumo della sua pelle. Si scopre che profuma diversamente, a seconda delle zone.

Con il tatto si scoprono le zone erogene, le zone timide, le zone spudorate.

Le zone pulsanti, dove, al contatto, senti la pelle che pulsa al suo battito.

E poi il calore.

Quel calore della pelle, dell'abbraccio, sul quale strusci il muso, ebbro di famiglia, di casa, di cose che avevi dimenticato, ma che ti rimbombano nelle vene, come il richiamo di antichi tamburi nella notte.

E su questa distesa di pelle, inizi a tracciare i tuoi personali crop circle, i tuoi simboli.

Una mappatura che mette in risalto, come una costellazione, con le sue personali coordinate, le sue e le tue coordinate. 

Perché le state creando insieme, con l'intimità, la complicità, con gli occhi dentro gli occhi, per cogliervi intimamente, in ogni sfumatura, in ogni accelerazione o rallentamento di respiro.

Per cogliere le inflessioni della voce, dalla dolcezza al pudore.

Alla confidenza e apertura.

Al fidarsi.

E all'affidarsi.

E nel fare questo, si porta il divino nella materia, le costellazioni sulla pelle, e si creano dei wormhole, dimensioni spazio-tempo, nelle quali siamo connessi intimamente, non solo tra di noi, ma anche con il divino.

Perché è proprio il divino, a manifestarsi in noi, in questi momenti. 

È come una miccia, che si accende lentamente, e via via si espande, fino ad oltrepassare la pelle, che perde di densità, come tutto il corpo.

Si espande perché si sente parte dell'universo.

Di quel cielo che l'amato ti ha mappato sulla pelle.

Si espande e risale all'Origine, e mentre sale, brucia, a profusione, a cascate, come di fuochi d'artificio, fino alla sommita' della testa.

O non-sommita'

Perché ti senti fluttuare, e l'orgasmo è alto, ti spacca il cuore da quel gheriglio duro che ti corazzava.

E lo senti colare come miele caldo, e andare a cauterizzare e ammorbidire la profonda ferita del distacco, della separazione, a disinfettare con lacrime calde in modo anomalo, e sentire di nuovo l'Unita.

Il ritrovarsi, nel respiro cosmico dell'universo, in contrazione ed espansione.

Quasi fossero stati gli stessi lombi dell'universo, a inchiodarti a nuova vita.

A darti quella spinta propulsiva oltre la vita stessa, nella quale rinasci negli occhi del tuo amato. Che non sono più solo occhi. Sono galassie, nelle quali ti lasci andare di spalle, senza gravità, con fiducia.

Perché ti fidi stavolta.

Questo è l'orgasmo cosmico. 

L''orgasmo è energia. Ha davvero sempre bisogno dei corpi? O è solo una contrazione muscolare, che comunque sarebbe ugualmente energia? 

Bisogna imparare l'arte di erotizzare tutto il corpo, tutta l'epidermide, nel senso proprio letterale di infondergli l'eros, il battito di vita. 

E solo tra due anime in connessione profonda si può. 

Questo è fare l'amore. L' energia crea. 

È essere Amore, creare Amore, tra le braccia dello stesso Amore divino che ci ha creati.

È ritornare ad esso, ogni volta che lo incontriamo attraverso l'altro.

È ritornare a noi stessi, in quel primo battito del concepimento, quando siamo stati concepiti insieme all'altro. Con la stessa energia, con lo stesso intento, con lo stesso Amore.

Con la stessa Essenza.

Ritrovare l'altro, in questo modo, è sanare il taglio della separazione.

È riportare l'equilibrio, affinché Amore e Bellezza si manifestino.

Ancora una volta.

Ancora una volta soltanto.


Tiziana Fenu


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Sto per spegnere..




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