8 Maggio, simbologia della "Apparizione del Toro" di San Michele e le linee del Drago in Sardegna
Oggi 8 maggio si festeggia San Michele nella sua prima apparizione sul monte Gargano
Apparizione chiamata "del Toro".
San Michele, che si festeggia anche il 29 settembre, insieme a San Gabriele e San Raffaele.
Sono stata incuriosita oggi, nell'indagare sulle "Linea del drago", le Ley Lines, che formano un reticolo energetico potente sull' intero globo terrestre.
Sono potentissime linee energetiche che erano note fin dai tempi remoti, e sono importanti proprio per le forze che sprigionano.
La maggior parte dei siti megalitici , quindi anche quelli sardi, presenti sulla terra, sono uniti da queste linee energetiche invisibili, che però seguono un preciso schema a reticolo.
E questo reticolato sarebbe evidenziato in particolari zone, da costruzioni che sorgono in punti ricchi di energia in cui c'è abbondanza di acqua e moltissimi complessi megalitici, i quali si combinano a formare un triangolo, spesso rettangolo, la cui ipotenusa è formata nella maggior parte dei casi dalla linea di San Michele, che è la linea che collega i principali siti megalitici tra di loro.
Si tratterebbe di veri e propri flussi energetici che si intersecano, la cui intensità è misurata in Bovis(dal nome del francese Andre' Bovis, il cui nome, guardacaso, ma mai per caso, riporta, per assonanza fonetica, al " bove", al Toro, elemento elettrico mascolino, il fuoco che si unisce in co-creazione, all'elemento acqua ) strumento che misura le energie sottili.
Questa intensità varia dai 7000 Bovis, ai 16.000 Bovis per quelle più potenti e, generalmente si rilevano nei luoghi in cui vennero costruite poi successivamente anche le cattedrali romaniche e gotiche che puntano, nella loro struttura architettonica, verso l' alto, a captare e convogliare verso la terra le energie sottili dell'universo e di dimensioni spirituali superiori.
La retta di San Michele è formata da circa 2000 km che unisce i cinque principali luoghi di culto in Europa, dedicati all' Arcangelo Michele, e che, allungandosi di altri 2000 chilometri, arriva a Gerusalemme.
La Sacra di San Michele è stata edificata come luogo di controllo dell'energia del Drago.
Sotto la crosta terrestre, nelle sue profondità, ci sono forze enormi, che sono concentrate in certi luoghi. Erano, e sono, le forze della Dea Madre , di Madre Terra, le cui raffigurazioni sacre, tra cui anche Iside e la Madonna Nera, simboleggiavano l'Antico patto tra il fuoco e l'acqua.
Quindi grandissime forze a servizio dell'umanità, Ma anche, se usate male, al servizio dei maligno.
Il Santuario di San Michele rappresenta il chakra principale, dei chakra della Terra, il quarto di tutti i 7 chakra che sono attraversati dalle principali linee del Drago.
Forma, insieme al Monte Musinè, una concentrazione di energia che ha una fortissima forza selvaggia e che si manifesta con conformazioni rocciose insolite piene di materiali forti e nocivi, se liberati, perché sono forze di manifestazione di forze spirituali nocive su altri piani, bilanciate però dalla potenza e forza attrattiva della Sacra di San Michele, verso le energie cosmiche, le quali si manifestano sotto forma di apparizioni continue e scie colorate, e globi luminosi.
Persino la vegetazione che vi cresce è diversa dal resto della zona.
Torino nome ricorda la divinità del Toro è ed un grande centro energetico spirituale, forse il principale, tenuto in equilibrio per secoli dalla spiritualità rappresentata da San Michele, che cerca di domare e tenere nel sottosuolo queste grandissime forze energetiche in attesa del risveglio.
Nei progetti umani vi è stata l'intenzione di sconvolgere questo chakra terrestre così importante, probabilmente per liberare queste forze Oscure dalla Profondità della terra, bilanciate dalla vicina e benefica Sacra di San Michele, tentando di scavare una normale galleria nelle viscere della montagna sacra , per distruggere le nadi sacre di questo equilibrio energetico, e causare un infarto nel fluire di queste energie, tenendo conto che verranno superficie anche elementi molto tossici come uranio e amianto.
Ma gli abitanti locali, depositari di antiche memorie ancestrali, si oppongono, perché la Sacra di San Michele è il punto centrale che collega tutte e sette le Sacre dislocate in Irlanda, Cornovaglia, Normandia, Piemonte Puglia, isola di Simi in Grecia e Monte Carmelo in Galilea, la quale, quest' ultima, ha segnato il crocevia nella storia dell'umanità.
Un luogo sacro riconosciuto in tutto il mondo.
7 chakra come le Sette Chiese dell'apocalisse, al cui centro c'è la sagra di San Michele, che rappresenta il quarto chakra , quello del cuore, la cui Potenza e comunicazione con il divino non deve essere allentata, per il bene dell' umanità.
In Sardegna, tutta l'architettura è impostata sul culto dei pozzi sacri, su quello legato ai defunti, come nelle Tombe dei Giganti, sui Dolmen, sui Menhir, e sulle Domus de Janas.
Esistono circa 800 Tombe dei Giganti censite in tutta la Sardegna, ma
Sono grandi e maestose, formate da lastroni di Pietra basaltica e granitica, luogo sacro di incontro con gli antenati, risalenti ad oltre 4000 anni fa.
Ogni tomba e' un punto importantissimo di emanazione energetica che veniva accumulata all'interno della stessa.
Il semicerchio frontale segue la linea energetica tellurica dove l'energia dell'Universo, poi si convoglia sulla Grande pietra rituale messa nel corridoio centrale, la quale riceveva il flusso magnetico dalla Stele più alta.
Si preparava quindi il defunto per il trapasso alla nuova vita, al ritorno a Madre Terra, verso le stelle, visto che ha la forma di un semicerchio, che ricorda la protome taurina che sposa l'accogliente madreterra, che dà la vita e riceve la stessa vita, una volta che finisce sulla Terra.
Ma le Tombe dei Giganti, venivano usate sicuramente anche per scopi terapeutici, perché sono costruzioni funzionanti su precise linee magnetiche terrestri allineate sulle Linee energetiche del Drago.
Erano sicuramente influenzate dal campo magnetico terrestre, che regola i processi biologici dell'organismo e influisce sulla vitalità delle cellule.
Inoltre la capacità terapeutica della magnetoterapia era amplificata dalla presenza dell'acqua, considerata sacra, intorno alla quale vennero edificati altari, tombe, Pozzi sacri e Domus de janas, oltre che essere mete continue di pellegrinaggi.
Le Tombe dei Giganti, specialmente in Gallura, sono macchine complesse, le quali probabilmente sono state realizzate inglobando dei Dolmen già eretti da culture antecedenti di un migliaio di anni prima, seguendo poi una costruzione architettonica ben precisa.
Vi e'un imponente stele centrale che è accompagnata da due "ali" formata da stele minori decrescenti nelle dimensioni, che formano una sorta di parabola riflettente, il cui fuoco, il centro, rappresenta la forza energetica di tutto il complesso.
Di solito erano i sacerdoti o gli sciamani, e sicuramente le Janas -Sciamanas sarde, ad avere il potere di carpire l’energia positiva ed evitare luoghi a rischio di geopatia , e non a caso i luoghi sacri sono posti in zone in cui le energie negative si neutralizzano.
I dolmen, gli obelischi, le piramidi siano situate in luoghi solo apparentemente scelti a caso, probabilmente seguendo già una sorta di geobiologia.
Quindi ci troviamo di fronte ad una importantissima evoluzione nella padronanza e uso di tecniche energetiche che si sono evolute e amplificate nel tempo, visto che i Dolmen sono allineati alle linee del Drago( o Ley Lines ) che si amplificano energeticamente tra di loro, visto le molteplici funzioni di utilizzo.
Inoltre la capacità terapeutica della magnetoterapia era amplificata dalla presenza dell'acqua, da sempre, considerata Sacra, soprattutto nell' Era del Neolitico, quando incomincia la consapevolezza energetica, con il suo uso nella Ritualità sacra.
Per cui ad un certo punto, i Dolmen hanno seguito dei codici diversi da quelli legati solo all'astronomia.
Poiché si sono caricati di un significato molto più energetico e di un orientamento rituale ben preciso, inglobati all'interno di queste costruzioni sacre che ne amplificava la potenza energetica.
Per esempio nella necropoli Sarda Li Muri, qui in Sardegna ad Arzachena, originale per la sua unicità in ambito sardo, la parabola centrale e' costituita dall'Arco(Arco/Madre Arco/Archetipo, Ancestrale/Arca/Arcobaleno, il tutto sempre con il significato profondo e ancestrale di Unione) delle 14 stele, 7 + 7 e dalla Stele centrale centinata, più grande delle altre.
7+7= 14
Se aggiungiamo la stele centinata centrale, sono 15.
Il 15 è un numero sacro, fin dalle antiche civiltà.
Il numero della fertilità, quello centrale in un ciclo lunare e mestruale, il giorno dell'ovulazione, il giorno in cui si viene concepiti o riconcepiti a nuova vita, oltre la morte.
Quindicesimo Sacro Archetipo Ebraico Samech, con funzione "pressione", affinché la nostra parte divina si manifesti.
L'immortalità dell'Anima.
Tutta l'esedra, potrebbe costituire i tre lati di un decagono regolare composto da 10 triangoli isosceli che hanno un vertice, e un lato in comune,dove gli angoli alla base sono tutti di 72 °, rapportati quindi secondo i parametri della sezione aurea, che è il modulo costitutivo della Geometria Sacra.
E abbiamo visto più volte, quanto l'angolo a 72° sia presente negli ingressi dei nuraghi e nell'ingresso del pozzo di Santa Cristina, oltre che nelle proporzioni auree dei Giganti di Mont'e Prama, nelle nostre Dee Madri, e nel bronzetto di Teti.
Tre di questi triangoli, formano l'esedra della tomba dei giganti, con l'apice energetico coincidente con il vertice dei triangolo e il vertice del decagono.
Il decagono regolare aureo in radioestesia ha la proprietà di concentrare le onde cosmiche, e poi viene usato per caricare in modo naturale un "testimone" posto al suo interno, rivelatore questo, di un profondo sapere di una civiltà legato alla natura e alla sua inimmaginabile potenza energetica.
Una potenza energetica data dalla stessa conformazione taurina/uterina, che vede l'energia mascolina e Femminina, unite per la rinascita dopo la morte.
C'è una Tomba dei Giganti a Dorgali,la tomba de S' Ena e Thomes, che è particolare, perché invece è orientata non al solstizio d'inverno, ma al solstizio d'estate al tramonto, quindi non verso est, in relazione al solstizio d' inverno, ma è orientata al tramonto in relazione al solstizio d'estate.
E questa in particolare, forma un Azimut astronomico di orientamento del suo asse identico a quello della tomba dei giganti a Goronna,( a Paulilatino presso Oristano) e a quella di Badu Pirastru (a Thiesi Sassari ), queste tre tombe, insieme , formano una "A" esattamente orientata verso la stella Aldebaran della costellazione del Toro
Questo luogo "triangolare", viene considerato uno dei posti più stregati d'Italia risalenti all'età del bronzo (che si colloca in un periodo che va dal 3300 a.C fino al 700 a.C).
Sull'importanza di Aldebaran, ho già approfondito ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-maschera-dellaldebaran-solare-di-san.html?m=0)
Aldebaran è una stella appartenente alla costellazione del Toro, e appartiene alla cintura di Orione insieme a Sirio.
La costellazione di Orione viene rappresentata come un principe delle Milizie celesti come, l'Arcangelo Michele, che ha una postura di difesa Con l'armatura sembra quasi che voglia fronteggiare la costellazione del Toro.
Studi astronomici confermano che Sirio, che inizialmente si trovava sul lato sinistro della Via Lattea, lentamente se si è spostata, a cominciare da 60.000 anni fa, sulla sponda opposta della Via Lattea, nella stessa area stellare abitata dalla costellazione del Leone ( i leoni sono legati alle Pleiadi, e quindi a Sirio) e dell'Orsa Maggiore e pare che sia avvicinata a noi , allineandosi con la stella Righel e Saiph (che sembra foneticamente molto simile a Sofia), per contrastare la forza distruttiva degli Baalim.
Da Sirio e da Aldebaran, provengono le entità non terrestri maggiormente coinvolte nelle dinamiche energetiche vitali del nostro pianeta.
Sirio e' la dimora Celeste degli Elohim, dei Dogon, invece Aldebaran, è la stella di provenienza dei Baalim degli Anunnaki, dei Sumeri ( in effetti Sumeri in sardo significa il padrone), così narra la storia "non ufficiale".
I primi, si dice, fossero i creatori della vita sulla terra , i mentre secondi sono gli intrusi.
Sirio e' l'occhio che tutto vede.
Sir- orus.
Signore d' Oro, simbolo della civiltà egizia, ed è la Stella Azzurra , l'occhio che è la parte positiva del Toro.
Sirio e Aldebaran sono due stelle di due mondi lontani e sono divisi dalla costellazione di Orione e separati sulla terra dalla linea della Sacra dell'Arcangelo Michele.
Luce ed Ombra che si contendono il destino dell'umanità in una guerra millenaria.
Secondo molti studiosi, pare che Aldebaran si stia allontanando dalla sua posizione giorno dopo giorno.
Tutto questo mi fa riflettere su un qualcosa che dà un senso anche alla profonda divinazione in Sardegna che si e' sempre nutrita verso la divinità del Toro.
Si è preferito portare avanti la strada dell'Alleanza, piuttosto che quella del contrasto, in profonda divinazione verso questa divinita Ba-al, in un sentire che unisce, piuttosto che dividere.
Se osserviamo la piantina stilizzata delle tombe dei giganti, salta subito all'occhio come riporti l'immagine di una Ypsilon.
La Y, la via di Ascensione lungo la Via Lattea ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-y-taurina-di-ascensione-lungo-la-via.html?m=0)
E se penso alla Y la associo a due cose.
La bacchetta che usano i rabdomanti per captare le frequenze dell'acqua e dei metalli, sensibili ai cambiamenti del campo magnetico che dipendono dalla irregolarità delle della crosta terrestre e quindi del dove cambia la natura geologica del terreno, e quindi sensibile alle zone dove si trova più facilmente infiltrazione di acqua o vene metallifere.
E poi penso alla lettera ebraica "vav" che rappresenta l'archetipo sacro 6.
ed e' il completamento, la congiunzione Tra cielo e terra, presente passato e futuro
E alla lettera Yod, il Decimo archetipo
Lo stesso tetragramma di Dio è formato lettera yod, Hei, Vav e dinuovo Hei
YHWH, che troviamo spesso, nella nostra Antica Civiltà Sarda.
La "Vav" in ebraico significa "Gancio" la colonna vertebrale lungo la quale la luce divina scende per nutrire di energia ogni organo.
Tutti gli esseri viventi sono vivificati dalla luce Divina che passa attraverso la Kundalini e questo collegamento tra Cielo e terra è proprio nella spina dorsale, il pilastro centrale dell'Albero della vita, il Sentiero d'Oro ed è l'Alchimia d'amore il legame tra Dio e l'uomo
Il numero 6 è un senario è la bellezza, l'equilibrio tra i due "3", tra due irradiazioni opposte e unite perché complementari
Il 6 è consacrato a Venere.
Infatti Venere e' il pianeta che presiede segno del Toro ed è considerato il simbolo della bellezza e di perfezione.
Ma che rappresenta anche la Y(la Vav primitiva, prima che si "evolvesse in Yod androgina, manifestazione femminile dell'idea creatrice), la Yod, con funzione concentrazione, che per gli egiziani rappresentava la congiunzione del fuoco e dell'acqua.
Come sicuramente si creavano nelle tombe dei Giganti , nelle Domus de Jana , in questo connubio fecondo tra Toro e utero, Terra di alleanza, di segreti, di promesse , di potenzialità energetiche costantemente pronte a manifestarsi.
Sempre in sincronia con i cicli lunari, poiché ogni mese assistiamo ad una potente trasformazione energetica.
La luna nera che rappresenta la morte ciclicamente si evolve in luna piena che rappresenta la vita pulsante,
Due fasi di vita propulsive verso la pienezza e verso il vuoto che sono rappresentate da queste mezze lune praticamente opposte.
Luna calante e luna crescente, che sono preparazione e iniziazione della luna piena o della luna nuova
Le mezzelune proprio come le protomi taurine, rappresentano il cambiare senza stagnare.
Accogliere il cambiamento per una promessa che si rinnova ad ogni luna piena.
Mi piace pensare a questo connubio e divinazione verso il dio Toro come qualcosa di estremamente positivo Perché esso rappresenta la forza propulsiva elettrica necessaria alla creazione della vita e dello stesso cambiamento e forse i Sardi avevano capito questa Antica Alchimia.
Il fuoco come l'acqua sono due elementi che esasperati nella loro funzione negativa possono essere anche distruttivi.
Ma se usati con la magia dalla collaborazione e della creazione diventano il fulcro stesso, del cambiamento evolutivo vitale per ogni tipo di civiltà, per tutta l'umanità.
È la potente forza energetica delle strutture architettoniche che si trovano in Sardegna, le quali rivelano quanto sia stato importante capire questa grandissima alchimia Dalla quale dovremmo attingere come conoscenza Suprema e ancestrale.
Tiziana Fenu
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