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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, maggio 15, 2023

💛Le tre cornici/il dio Enki

 In queste due immagini, il Dio sumero Enki, Dio della conoscenza, dell'acqua, della stessa creazione (En-Ki, l'inseminatore della terra. Una complementarietà di acqua e terra, che si traduce, astrologicamente, con il glifo del Capricorno, un ibrido tra capra e pesce, che fa capo al solstizio d'inverno, e tutte le Domus sono orientate verso i solstizi), in procinto di attraversare un portale dimensionale, e il particolare al lato destro della "scacchiera" di Pubusattile, nella Domu de Jana di Villanova Monteleone, in provincia di Sassari, qui in Sardegna.

Della "scacchiera" ho approfondito in due miei post in particolare ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/la-scacchiera-de-sa-pala-larga-bonorva.html?m=0

https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/il-kamasutra-e-la-scacchiera-di.html?m=0) 

Ciò che voglio sottolineare con questa comparazione, sono gli elementi in comune tra queste due immagini.

Inanzittutto il portale interdimensionale con tre cornici, esattamente come le nostre false porte nelle Domus de Janas.

Tre cornici che simboleggiano il concetto di "nascita /morte/rinascita", ma anche, probabilmente, molto altro, visto che le ritroviamo anche in altre civiltà.

E poi quelle "onde" laterali, scambiate per serpenti, che sono semplicemente la rappresentazione dell'energia elettromagnetica che si manifesta attraverso l'attivazione del portale.

I due individui ai lati possono essere tranquillamente una metafora delle due nadi della kundalini. Una sorta di viaggio astrale, con l'attivazione delle due energie

Nella nostra scacchiera, sono sei, simbolo della sinergia del maschile e femminile, necessaria alla rinascita.

64 quadrattini in tutto.

8 bianchi( il maschile) e 8 rossi( il femminile), che agiscono in sinergia complementare, per creare un'altra dimensione virtuale, rappresentata dalla griglia, la cui energia si manifesta attraverso la frequenza, le onde elettromagnetiche, che per stessa definizione, contengono sia la polarità  elettrica ( maschile), che quella magnetica (femminile).

Questa stessa griglia, la ritroviamo poi, millenni dopo (500 aC), nel testo sanscrito "Il Kamasutra", che più che un testo dell'arte amatoria, è una vera e propria dottrina delle vibrazioni, la cui griglia, ha la stessa struttura della nostra scacchiera del 5000 aC, rimasta poi anche come struttura schematica nel gioco degli scacchi, in cui guidano comunque, sempre le due polarità, il maschile e il femminile, il Re e la Regina.

64 quadrattini, come le 64 frazioni con cui è suddiviso l'occhio di Horus, che rappresenta, la vibrazione del Terzo Occhio, quello che è connesso con le vibrazioni dell'Universo.

La ghiandola pineale, tradotto in termini anatomici.

Ogni parte dell’Occhio di Horus è collegata di seguito a sezioni del cervello. Una visione, quindi, amplificata, un potenziale che si esprime in connessioni interdimensionali, come la griglia della nostra scacchiera, che sicuramente è una griglia vibrazionale.

Uno stargate, come tanti ne abbiamo nelle nostre Domus, e ovunque, nei nostri siti.

Se ne occupa anche la scienza. Sono zone, quelle degli antichi megaliti, che passano sulle Ley Lines, sulle linee del Drago, fortemente elettromagnetiche, che coincidono con portali iperdimensionali, spesso in prossimità 

grandi depositi di quarzo o altri minerali con proprietà piezioelettriche ( (dal greco πιέζειν, premere, comprimere) è la proprietà di alcuni materiali cristallini di polarizzarsi generando una differenza di potenziale elettrico quando sono soggetti a una deformazione meccanica). 

Dell'ossidiana, di cui è ricchissima la Sardegna, sappiamo che è un potente generatore di energia, usato sia come amuleto che per le sue proprietà terapeutiche, così come altri cristalli di cui è ricca la nostra terra. 

Studi approfonditi della NASA, già dal 2012 hanno accertato come questi portali esistano, e siano il risultato della interazione tra la Terra e le magnetosfere del Sole. Portali frequenti, che si aprono e si chiudono, e si trovano in particolari punti detti marcatori o punti X, attraversabili, visibilmente dagli elettroni, in cui i campi magnetici dei due corpi celesti si connettono e si disconnetto o, creando microesplosioni, e di conseguenza, aprendo questi portali.

Portali individuati come energeticamente anomali, e considerati, dalle antiche civiltà, come luoghi sacri, su cui poi sono state costruite, in tempi più recenti, le cattedrali gotiche, con tutta una particolare struttura basata sulla Geometria Sacra.

Uno di questi posti, di passaggi interdimensionali, tra i tanti, che abbiamo (vedi anche stonenge, Machu pichu, le piramidi Egizie, e molti altri ) pare che sia in Perù, in una struttura misteriosa,  detta Aramu-muru, o “Porta degli Dei“, usata per scopi cerimoniali o astrologici. 

Ma senza andare lontano, qui in Sardegna, ovunque vi è sinergia elettromagnetica.

Ho riportato più volte gli approfonditi scritti e studi del dott. Altana in merito.

Le nostre strutture sono oggetto di studio in ogni parte del mondo, a livello elettromagnetico, tranne che qui da noi.

Io stessa ho approfondito più volte, a riguardo, persino sulla possibilità che i nostri Antichi Shardana usassero l'elettromagnetismo come strumento di difesa. 

I "guerrieri che dominavano l'energia" 

( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-queste-tre-immagini-la-prima.html?m=0) 

Sicuramente conoscevano bene come sfruttare e incanalare l'energia. 

I nuraghi sono un esempio di questa dinamica catalizzatrice, così come le Tombe dei Giganti, sofisticate architetture, ancora usate a scopi terapeutici, come gli stessi nuraghi. 

Non creano energia, ma potenziano al massimo, e sfruttano, quella che esiste già in natura, racchiudendola dentro la stessa struttura, che oltre a sfruttare l'asse nord sud, con gli ingressi a sud, nei nuraghi, sfruttavano il campo elettrico generato dell'acqua che passa al di sotto della costruzione. 

Un'energia orgonica tangibile ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/05/osservavo-la-conformazione-triangolo.html?m=0) 

I nuraghi come riflesso di un'armonia celeste, che i nostri antenati percepivano, e di cui si sentivano parte, proprio a livello vibrazionale

( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/05/i-nuraghi-riflesso-dellarmonia-musicale.html?m=0) 

Un rapporto armonico rappresentato dalla spirale aurea, nella quale la forma si sviluppa in modo armonioso secondo natura, con una grande ottimizzazione di energia. 

Per questo motivo, il fenomeno sonico, la dimensione vibrazionale sonica è cosi importante per l'uomo. 

Il senso dell'orientamento è nell'orecchio, ed è questo "sentire" che porta l'uomo a piani elevati più spirituali"( tra parentesi, Enki viene chiamato anche "gestu'", che significa orecchio, il percepire con l'orecchio divino) 

I nuraghi, le Tombe dei Giganti, i pozzi Sacri, le Domus de Janas, sono tutti catalizzatori di energia, e non ci dovrebbe stupire, visto la ritualistica e la connessione con l'altra dimensione, se anche nella nostra Antica Civiltà si praticassero questi antichi riti sciamanici. 

La similitudine tra il portale delle stelle, attraversato dal Dio Enki, con tre cornici e le onde vibrazionali elettromagnetiche al fianco, e le nostri portali a tre cornici, e le rispettive onde vibrazionali, proprio su una griglia che indica la creazione sinergica nella dimensione del terzo occhio, del percepire oltre, è forte ed evidente, quando le due polarità, agiscono in sinergia. 

Perché lo si contempla in una civiltà sumera, che per molti tratti, rimanda alla nostra, e non nella nostra? 

Si dovrebbe imparare ad andare oltre l'archeologia, oltre il reperto, e avere una visione di insieme, che intrecci trasversalmente, simbolismi e concetti, apparentemente lontani, ma che invece fungono da filo conduttore semantico, da koine' simbolica che riguarda trasversalmente tutte le antiche civiltà, che, comunque dia, erano intimamente connesse con la dimensione divina e astrale. 


Tiziana Fenu 

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Le tre cornici/il dio Enki








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