Il Potere dell'Amore.
Si fa presto a dire che si ama qualcuno.
Amare quanto? Tanto, immensamente.
Io credo che l'amore, quello vero, trascenda e nel contempo, altarizzi l'Umano.
È quel gioco di prospettive sulle quali dobbiamo muoverci, spinti dal desiderio, non della conquista, del "fare nostro" l'altro, ma di farci "come l'altro".
È una penetrazione/compenetrazione, molto più profonda di quella da cuore a cuore.
Il cuore da solo non basta.
Bisogna essere intimamente connessi con la parte più profonda di noi, quella che sfugge al nostro controllo, alla nostra intelligenza.
L' intelligenza non è altro che una dinamica di adattamento.
L'intelletto invece è ribelle, è anarchico, non ha padroni, non ha parametri, non si adatta.
Impera e regna sovrano.
E ci fa Imperatori insieme ad esso.
Ricerca un Imperatore/Imperatrice che ci affianchi.
È l'Intelletto, che ci guida alla piena e profonda connessione con l'altro.
È comprensione.
È compassione.
È prendere con sé.
Ed è appassionarsi all'altro, al punto da percepire ogni piccola sfumatura.
Il modo di respirare.
Il modo di chiudere il portoncino.
Un secondo in più di pausa tra una parola e l'altra, anche a distanza.
È passione
PASS-i-one.
Io che divento uno, Inanzittutto con me stesso, e poi con l'altro.
Questa capacità di compenetrazione, di completamento, di integrazione avviene solo quando abbiamo imparato la compassione per noi stessi, prendendoci a carico completamente, cercando davvero di integrare e armonizzare ogni nostra sfumatura.
È un esercizio costante, ma non di applicazione, ma di fiducia, e di accoglienza.
È lasciare che la Bellezza del Divino si manifesti in noi e attraverso noi.
Dobbiamo solo preparare il terreno giusto.
Non ci viene chiesto altro che il vuoto.
Per accogliere.
Per poter fluire come l'acqua, e sentire l'altro nella sua specifica forma, senza perdere la nostra identità, così da coglierne l'Essenza, quella che sta giù giù, tra pancia e cuore, dove siamo radicati alla terra e al cielo.
Dove le radici diventano fronde.
E dove le fronde diventato soffici radici di foglie quando cadiamo nei nostri abissi.
Amare significa percepire oltre la carne, ma insieme alla carne.
Sentire il contatto costante.
Come una mano sempre sul cuore, a monitorare ogni battito.
Amare è prevedere.
Anche il pericolo.
Un sentore.
A volte, anche prima che l'altro veda.
Sentire.
E aver fiducia, che quel che sentiamo, arriva da una connessione superiore.
Dalle energie divine dell'universo, che hanno creato le coordinate per questa unione, affinché anche in terra si manifestasse la perfezione divina, la completezza, e in questo, benedire in protezione.
L'Amore è Presenza.
Presenza a questa chiamata.
Per la nostra piena Manifestazione e Integrazione.
Circolari come un anello.
Come Luna e Sole sovrapposti in un unico battito.
Tiziana Fenu
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