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giovedì, maggio 04, 2023

💙Wesak 2023

 Domani 5/5/2023, oltre che l'evento straordinario del Plenilunio in Scorpione associato all'eclissi lunare, come ho già approfondito nel mio precedente post, abbiamo la celebrazione annuale del Wesak

Il Wesak Acquariano è un rituale mobile divulgato nel XX secolo dalla teosofia, e più specificatamente da Alice Bailey.

Il rito si ispira al Vesak buddhista, una festa sacra durante la quale si celebra la nascita, l'illuminazione e il distacco dal corpo del Buddha come essere liberato, che avviene ogni plenilunio di maggio. 

Il Wesak si svolge in una valle che si trova nell'Himalaya, in una zona impervia fra la catena del Karakorum e quella del Kun Lun, alle pendici del monte Kailash, uno dei luoghi più sacri del pianeta, un grandissimo connettore energetico, a cui partecipano migliaia di persone.

Una valle chiusa a nord-est, da una grande roccia bianca, venata da un minerale luccicante. Un grande masso squadrato, dell'identico minerale, lungo circa 4 metri e largo 2, utilizzato da sempre come altare, ne delimita l'imboccatura.

Il Wesak è una festività orientale molto antica; appartiene alla tradizione buddista, ma la sua grande Benedizione è destinata a tutta l'umanità.

La Tradizione indiana narra che cinquecento anni prima di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell'illuminazione divenendo così un "Buddha", cioè un risvegliato, liberato dalla necessità di tornare ad incarnarsi ancora sulla Terra. 

Il Buddha, muore nell'anno 483 avanti Cristo, nel mese del Wesak (maggio), nella notte del plenilunio.

Ogni anno, nel momento esatto in cui si forma il plenilunio nella Costellazione del Toro, tornerà sulla Terra a portare la Sua benedizione, la sua mano tesa per aiutare ed incoraggiare l'evoluzione spirituale dell'umanità”.

Il sole infatti si trova nella costellazione del Toro, e anche la prossima luna Nuova di venerdì 19 maggio, si manifesta sotto la costellazione del Toro, quando saremo in pieno Archetipo Tau, il ventiduesimo, l'Archetipo degli Iniziati, del Sigillo Divino. 

Nei paesi buddisti la Luna Piena in Scorpione è conosciuta come la luna più potente dell'anno, e viene identificata proprio con il Wesak, perché fu proprio in un plenilunio in Scorpione, che il Buddha sedette sotto l'albero del Bodhi, del risveglio, e raggiunse l'illuminazione, emanando guarigione a tutta l'umanità. 

Fin dall’antichità, la magnifica Stella fissa Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro, il suo occhio rosso,  fu la Stella guida dei cieli e il Suo nome era connesso alla regalità, al dominio, all’ascesa della Luce.

Era la stella regina dei sumeri quando, segnando l’equinozio di primavera (dal 4000 al 2000 a.C.), evocava il simbolo di un’energia primordiale e celeste; nell’antica Persia era Tashter, lo ‘Spirito creatore’ che causava piogge e diluvio, e la Sentinella dell’Est, che costituiva una delle quattro Stelle Regali con Antares (Ovest), Regolo (Sud) e Fomalhaut (Nord), Guardiane del Cielo, in quanto marcavano la croce dei solstizi e degli equinozi.

Nella filosofia esoterica orientale Aldebaran è uno dei quattro Mahārājah, i ‘Quattro sacri’ e tra questi è associata, come Venere( e domani è un Venerdì di Venere) ad Uriel ‘La Luce di Dio’.

Per gli Egizi, Aldebaran è la Stella Sar e Rohini, la ‘Stella dell’Ascesa’: Ro, Ru (egiz.) è “la porta o la via d’uscita, il punto nei cieli da dove procede, o nacque, la luce primordiale; sinonimo di ‘matrice cosmica’”

Se andate a rivedere il mio ultimo post su questo Plenilunio di domani, vi stupirete di come a governare l'energia di domani, sia il  diciassettesimo Sacro Archetipo Phe, con funzione espansione , il cui antico geroglifico è proprio il Ru egizio, come il simbolo di Aldebaran. 

Una bocca che pronuncia il Verbo ( il Toro è collegato al chakra della gola). 

Che è Essenza. 

Essenza, nella cui sinergia, non vi è separazione tra sole e luna, perché l'uno fa parte dell'altro. 

Trovo straordinaria questa ennesima corrispondenza. 

Si incastra tutto perfettamente, come se fossimo guidati da un disegno ed una armonia più vasta, perfettamente equilibrata. 

Siamo anche di Venerdì, nell'energia dell'Amore. 

Di questo Amore incondizionato e primordiale, che ci arriva dall'energia creatice, incarnatasi poi nei vari Maestri. 

Siamo nell'energia di espansione dell'Archetipo Phe, con Arcano Maggiore la Stella. 

Wesak è una dimensione interiore. 

È la nostra personale Maestria di autorigenerazione, quella di portare in superficie i nostri abissi, di capovolgerli, e farne delle vette, come quella dell'Himalaya, in cui avviene questa celebrazione. 

Si parte dalla valle, dal nostro intimo abisso uterino. 

Non è l'energia divina, a scendere per aspersione su di noi. 

È la nostra intima dimensione divina, ad emergere dall'abisso, e ad entrare in connessione con essa. 

A manifestarsi, in connessione, in frequenza, con altre anime, che sono in cammino evolutivo, come lo siamo noi.

Siamo noi, i Maestri della nostra Luce interiore, che vuole espandersi, vuole manifestarsi. 

A più di 6.700 metri di altezza, su questo Monte Kailash, si trova il settimo punto energetico più potente della Terra, il Chakra della Corona. 

La montagna è così sacra per i tibetani, che anche il tentativo di scalarla è considerato un’offesa al regno della spiritualità.

Per questo motivo si resta a valle, anche se si erge il simbolo del Wesak il Tarboche, un enorme palo di preghiera in legno, fatto con diversi tronchi di pino, posti uno sull'altro come il pennone di una nave. 

È interamente decorato con bandiere di preghiera dai colori brillanti, nuove di zecca; più o meno a metà sono attaccate quattro funi lunghe circa 600 metri, anch'esse completamente ricoperte di bandiere. Il darchen (il Tarboche) è rivolto rigorosamente verso nord e giace con la base adiacente a un buco al centro di un cumulo di pietre.

È fondamentale che il palo entri nel buco del terreno dalla giusta angolazione in modo di essere collocato perfettamente verticale; se dovesse essere inclinato anche di pochissimi gradi ciò comporterebbe disastri e sciagure in Tibet per tutti i dodici mesi successivi.

Un rituale di matrice pre-buddista, che appartiene allo sciamanesimo Bon, che considera l'alto palo, come l'albero originario, l'asse cosmico, la colonna di collegamento tra terra e cielo che unisce paradiso, terra e mondo sotterraneo, così come viene considerato nello sciamanesimo, diffuso in tutte le aree della terra. 

Questo asse centrale, il Pilastro del Mondo o Asse Cosmico, che è la via che lo sciamano percorre in stato estatico per muoversi attraverso i tre piani, viene rappresentato simbolicamente nelle diverse culture con una Montagna Sacra o con un Albero del Mondo.

Ma questa simbologia di Asse del mondo, di albero che si autorigenera, trova risonanza e specularita', nella simbologia energetica della nostra kundalini, attraverso i 7 chakra. 

Deve essere integra, eretta, non vacillante, e deve puntare al Nord.

Quel Nord indicato dall'Orsa Maggiore ( ecco perché l'orsa era incastonata in questo disegno  che mi appare ancora più chiaro solo adesso). 

Il Nord, esotericamente, è molto importante, perché da sempre, è stato tradizionalmente ritenuto il punto di congiunzione tra la Terra e il Cielo, e la porta degli Dei. 

Rappresenta l’immutabile che si oppone al mutamento, all’Essere al divenire. 

In questa dimensione di immmutabilita, si può sentire l'energia unificatrice tra umani e divino, senza nessuna separazione, senza nessuna categorizzazione o differenziazione tra etnie, religioni, orientamento politico. 

È unione di cuori e di chakra della Corona, risonanti alla stessa Frequenza. 

Ma c'è un altro aspetto interessante, dal punto di vista astrologico. 

Durante  la Festa del Wesak si viene a stabilire un rapporto unico che collega la terra, il Sistema  Solare, lo Zodiaco Minore e lo Zodiaco Maggiore.

In modo più preciso, le energie Cosmico-Spirituali, dallo Zodiaco Maggiore, le cui costellazioni rappresentanti sono l’Orsa Maggiore e le Pleiadi, vengono accumulate nella magnifica stella fissa di Aldebaran, cioè  “il terzo occhio” della costellazione del Toro.

Da qui le energie, vanno fino al Sole.

Quindi l'Orsa Maggiore, fa da ponte per connettersi con Aldebaran, che rappresenta il Terzo occhio, e infine al Sole, la Sorgente primaria.  

Dal Sole, l’energia, arriva a Venere e alla Luna, poi al nostro Logos Planetario, e infine da Sanat Kumara  al Buddha, il quale le passa al Cristo. 

È l'energia cristica universale, l'Amore incommensurabile dei nostri Maestri, verso gli Umani. 

Vi ricordate cosa ho scritto riguardo l'orsa che ha purtroppo ucciso il giovane Andrea? 

Vi era tutta una concomitanza di rimandi e corrispondenze molto particolari. 

La notte dell'accaduto era la notte tra il 5/6 aprile. 

-6 Aprile, Luna Piena in Bilancia Archetipo Phe, espansione e Arcano Maggiore XVII della Stella, rappresentato con 7 stelle. 

-Beltane, primo Maggio, dinuovo Archetipo Phe, e Arcano Maggiore della Stella

Stesso Archetipo e Arcano, domani, plenilunio ed eclissi lunare. 

Quindi, per il Plenilunio di Aprile, l'Orsa interviene a bilanciare un ordine già prestabilito, che si doveva rispettare, quasi fosse un passaggio obbligato, contrassegnato, a livello comunitario, da una celebrazione di questo passaggio, con un Archetipo Tau, la fine di un percorso iniziatico ( https://maldalchimia.blogspot.com/2023/04/orsa.html?m=0) 

La stessa energia archetipale, la ritroviamo per Beltane, con una Luna Crescente in Vergine. 

Probabilmente, a livello spirituale, il passaggio obbligato era attraverso questi passaggi:

- l'Orsa

- Pleiadi ( 7 stelle-7 passaggi attraverso i chakra, o le stesse 7 stelle dell'Orsa) 

- Scorpione, antipode del Toro 

-Toro, con il suo fulcro Aldebaran 

 La Luna Nuova in Toro del 19 maggio, che è governata dall'Archetipo Tau, la conquista del Sigillo Divino (Aldebaran è la Luce che rivela e svela il Suono creatore, il Logos. Il Toro è sempre stato connesso alla luce e perciò  anche al Cristo, che si dichiarò quale Luce del Mondo) segna questo passaggio importante. 

Il nome  di Aldebaran, deriva dall’arabo Al Dobaran che significa colui che guida o colui che segue perché sorge dopo le Pleiadi e sembra inseguirle nel cielo. Il Toro è la costellazione che in epoche antiche, dal 4500 A.C. al 1900 A.C. era presente nel cielo al momento dell’equinozio primaverile ed era quindi il segnale cosmico dell’inizio dell’anno, del momento in cui la Terra riprendeva la sua vegetazione. 

Credo che dalla prossima Luna Nuova in Toro, che viene anticipata e preparata, perché è la celebrazione e la rinascita dell'Iniziato, dalle benedizioni di questo percorso che ultimamente si è manifestato con una straordinaria corrispondenza di numeri, Archetipi e simbolismi, si possa percepire tangibilmente una rinascita. 

Una percezione nuova. 

Più intensa, raffinata, più intima, con la dimensione spirituale universale. 

Un'espansione, in maggiore consapevolezza, in frequenza con dimensioni armoniche che dovevano solo emergere. 

Le voci che emergono dal frastuono. 

Un cambiamento profondo, che lascia poco spazio ai vecchi paradigmi, che si stanno sgretolando. 

L'Universo ci ha guidato in modo magistrale, e questo mi commuove moltissimo. 

Nei modi che conosce, che sono comprensibili agli umani, in modo diretto. 

Non c'è stato giorno, in cui non abbia emesso dei segnali inequivocabili, offrendo una visione di insieme, che era solo preparatoria a questi passaggi così importanti e radicali. 

La percezione è cambiata. 

C'è una pace di fondo, e una pienezza indescrivibile. 

Non si è arrivati da nessuna parte. 

Si viaggia. 

E il panorama, non è mai stato così bello, così oltre le curve. 

Così oltre l'orizzonte 

E le albe e i tramonti, sono negli occhi.

Maestri di noi stessi. 

Ovunque siamo. 

Buon passaggio d'Incanto. 


Tiziana Fenu 

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Wesak 2023



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