La vela egizia della scacchiera di Pubusattile
Dal profilo di un mio contatto, molto bello, "Prehistoric petroglyphs", di cui vi lascio il link per vedere il post originale
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=724500261477478&id=100017525313742
Riporto il testo del post, tradotto:
Questa barca a vela è così unica che merita di essere mostrata, semplicemente non ce n'è un'altra simile in tutto l'Egitto. Appartiene all'era del Nuovo Regno, 1500 circa a.C. Ammira i dettagli ei colori della vela, l'uomo che lavora tra i suoi cantieri superiori e inferiori. Nel 3650 aC, con l'inizio dell'attuale periodo iperarido, elefanti, giraffe e struzzi iniziano a scomparire in Egitto. I primi a svanire sono gli elefanti, il loro avorio non apparirà mai più in nessuna tomba predinastica dall'esordio iper-arido. Al tempo del primo re d'Egitto, re Narmer, verso il 3100 cal aC, erano tutti scomparsi. Di conseguenza, ai tempi del Nuovo Regno tutti questi animali sono i più preziosi di tutte le merci, ben al di sopra dell'oro, e solo i re possono aspirare ad averne uno. Qui abbiamo una giraffa, un tempo l'animale più abbondante lungo il Nilo e nei deserti, da importare dalle regioni subsahariane da barche a vela che navigano nel Mar Rosso. Questa giraffa insieme a un nano è stato il regalo più grande portato al re Tutankhamon.
Tomba del viceré di Nubia di Tutankhamon del re, Amenhotep, noto anche come Huy, TT40."
In pratica, la bandiera della barca a vela egizia, datata 1500 a.C., riporta lo stessissimo motivo a scacchiera, della nostra scacchiera di Pubusattile, nella Domus de Janas a Villanova Monteleone, in provincia di Sassari, che risale al 3800 a.C, o a molto prima.
Sembra che stiano trasportando un telaio.
Forse il Sacro telaio delle Janas, quello con cui tessevano i fili d'oro.
D'altronde un Cobra rosso, un Ureo, è stato trovato nella fusaiola di un telaio a Santa Caterina di Pittinuri, come abbiamo visto nel mio ultimo post.
E telaio ha la stessa radice di Telomeri, di Telos, la città dei tempi d'Oro, Atlantidea e immortale. Come i Telomeri. Custodiscono il segreto dell'immortalità.
Non può essere un caso che stessero trasportando proprio un telaio.
Stavano forse portando in dono simbolico a Tutankamon, l'immortalità?
Frammento dopo frammento, le cose "quadrano" sempre di più, secondo il mio sentire.
La Civiltà egizia ha come matrice, come altre civiltà, quella sarda, e non viceversa, e questa della bandiera ne è una prova straordinaria.
Cosa si poteva portare in dono, ad un faraone così importante, se non un simbolo dell'Unione tra Maschile e Femminile, così ben rappresentato dalla "scacchiera"?
Osserviamo la "vela" dell' imbarcazione.
In lunghezza presenta 8 quadratini rossi, e 8 bianchi, esattamente tanti quanti la Scacchiera della Domus de Janas, che ne conta, tra bianchi e rossi alternati, 8 per lato, per un totale di 64.
Questi della vela, sembrano 16 quadratini in lunghezza, alternati 8 bianchi e 8 rossi, e 4 in larghezza.
Moltiplicando 16 per 4, abbiamo un totale di 64 quadratini, lo stesso numero di quelli della scacchiera di Pubusattile.
Incredibile.
Non può essere una coincidenza.
Il numero 64, in riduzione teosofica, diventa un "6+4", quindi un "10".
Il dieci corrisponde al Sacro Archetipo Ebraico Yod, con funzione "concentrazione".
La più piccola di tutte le lettere ebraiche, rappresentata da un punto, ma la più importante, poiché è stata scelta come lettera prima, del Sacro nome di Dio, Yhwh.
La Yod rappresenta ciò da cui tutto ebbe inizio, il momento della creazione, dello spazio e del tempo, L'archetipo di ogni lettera, anche prima dell'Aleph.
È il principio maschile dell'idea creativa.
Maschile è Femminile insieme, perché si esplica, nella forma, nel femminile, nella forma grafica della Y, che ricorda un pube femminile. Il numero 10, graficamente, è linea e cerchio, maschile e femminile.
È la sinergia creativa del trilobato, del Seme della vita portato sull'Arca di Noè, energeticamente ha un valore altissimo, perché è l'unione dei due opposti, come la "scacchiera".
Un bel tributo da fare ad un faraone così importante, al punto da considerarlo la divinità suprema, androgina, il punto di inizio da cui tutto si snoda, la quasi perfezione.
Il decagono che contiene dieci triangoli ad angoli da 72°, angoli aurei, parte della Geometria Sacra.
Sezione aurea usata anche per la costruzione della piramide di Cheope.
Potete immaginare la sacralità che doveva avere il nostro "tempio-scacchiera" per i nostri Antichi Sardi.
La sacralità della Dea Madre e del Sacro Padre, uniti, per creare una dimensione divina, una griglia virtuale, un sacro tempio, per il passaggio nell'altra dimensione.
Griglia che sarà ripresa anche nel Kamasutra, la disciplina delle vibrazioni, creativa, sinergica, come ho spiegato nei miei precedenti post.
Nel 3800-4000 a.C.gli Antichi Sardi avevano già delineato la Storia da tempo, ripresa poi, anche da altre culture, egizia, Indiana..
Sono arrivati in ogni parte del mondo
E ci sono arrivati per creare la vera Storia.
Tiziana Fenu
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💛Vela egizia/scacchiera Pubusattile
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