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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, dicembre 04, 2022

💜Dante

 I titoli delle opere di Aroux sono: Dante hérétique, révolutionnaire et socialiste (pubblicato nel 1854 e ristampato nel 1939), e La Comédie de Dante, traduite en vers selon la lettre et commentée selon l’esprit, suivie de la Clef du langage symbolique des Fidèles dAmour (1856‑1857)]:

 «L’ Inferno rappresenta il mondo profano, il Purgatorio comprende le prove iniziatiche, e il Cielo è il soggiorno dei Perfetti, nei quali si trovano riuniti e portati al loro zenith l’intelligenza e l’amore... 

La ronda celeste descritta da Dante [ Paradiso, VIII] comincia dagli alti Serafini, che sono i Principi celesti, e finisce agli ultimi ranghi del Cielo. 

Ora si trova che alcuni dignitari inferiori della Massoneria Scozzese, la quale pretende risalire ai Templari, e di cui Zerbino, il principe scozzese, l’amante di Isabella di Galizia, è la personificazione nell’ Orlando Furioso dell’Ariosto, si intitolano ugualmente principi, Principi di Mercede; che la loro assemblea o capitolo si chiama il Terzo Cielo; che essi hanno per simbolo un Palladium, o statua della Verità, rivestita come Beatrice dei tre colori verde, bianco e rosso 

[È per lo meno curioso che questi stessi tre colori siano divenuti precisamente, nei tempi moderni, i colori nazionali d’Italia; d’altronde si attribuisce abbastanza generalmente a questi ultimi un’origine massonica, quantunque sia assai difficile sapere da dove l’idea sia potuta essere direttamente ricavata]; che il loro Venerabile (il cui titolo è Principe eccellentissimo), portante una freccia in mano e sul petto un cuore in un triangolo 

[A questi segni distintivi, bisogna aggiungere «una corona a punta di frecce in oro»], è una personificazione dell’ Amore; che il misterioso numero nove, da cui «Beatrice è particolarmente amata», Beatrice «che bisogna chiamare Amore», dice Dante nella Vita Nova, è destinato anche a questo Venerabile, circondato da nove colonne, da nove fiaccole a nove bracci e a nove luci, vecchio infine di ottantun anno, multiplo (o più esattamente quadrato) di nove, quando Beatrice si ritiene morta nell’ottantunesimo anno del secolo» [Cf. Light on Masonry, p. 250, e il Manuel Maçonnique del Fr:. Vuilliaume, pp. 179‑182]. 

Questo grado di Principe di Mercede, o Scozzese Trinitario, è il 26° del Rito Scozzese; ecco che cosa ne dice il Fr:. Boully, nella sue Explication des douze écussons qui représentent les emblèmes et les symboles des douze grades philosophiques du Rite Ecossais dit Ancien et Accepté (dal 19° al 30°): 

«Questo grado è, secondo noi, il più inestricabile di tutti quelli che compongono questa sapiente categoria: prende esso anche il soprannome di Scozzese Trinitario [Dobbiamo confessare che non vediamo il rapporto che può esistere fra la complessità di questo grado e la sua denominazione]. 

Tutto, infatti, offre in questa allegoria l’emblema della Trinità: il fondo a tre colori (verde, bianco e rosso), in basso la figura della Verità, dovunque infine questo indice della Grande Opera della Natura (alle cui fasi fanno allusione i tre colori), degli elementi costitutivi dei metalli (zolfo, mercurio e sale) [Questo ternario alchemico è spesso assimilato a quello degli elementi costitutivi dell’essere umano stesso: spirito, anima e corpo], della loro fusione, della loro separazione ( solve et coagula), in una parola della scienza della chimica minerale (o piuttosto dell’alchimia), di cui Ermete fu il fondatore presso gli Egiziani, e che dette tanta potenza ed estensione alla medicina (spagirica) 

[Le parole in parentesi sono state aggiunte da noi per rendere il testo più comprensibile]. 

Tanto è vero che le scienze costitutive della felicità e della libertà si succedono e si classificano con quell’ordine ammirevole che prova come il Creatore abbia fornito agli uomini tutto ciò che può calmare i loro mali e prolungare il loro passaggio sulla Terra 

[Si può vedere in queste ultime parole un’allusione discreta all’«elisir di lunga vita» degli alchimisti. – Il grado precedente (25°), quello di Cavaliere del Serpente di Bronzo, era presentato come «racchiudente una parte del primo grado dei Misteri egiziani, da dove scaturì l’origine della medicina e la grande arte di comporre i medicamenti»]. 

È principalmente nel numero tre, così ben rappresentato dai tre angoli del Delta, di cui i Cristiani hanno fatto il simbolo fiammeggiante della Divinità; è, dico, in questo numero tre, rimontante ai tempi più lontani.


Tratto da René Guénon "L’ESOTERISMO DI Dante" Harmakis Edizioni

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