Le Tombe di Giganti sono dei risonatori energetici che fungono da ricevitori e trasmettitori di frequenze specifiche provenienti dall’energia di punto zero: il pulsore è la modanatura del portello della stele la quale essendo di granito risulta costituita da milioni di microcristalli e quindi invia, amplifica e ritrasmette energie al corpo con la propria pulsazione. Questa energia ha caratteristiche antientropiche (crea ordine dal disordine) e perciò il suo utilizzo restaura il bilancio dei campi energetici del nostro corpo; quando usiamo l’energia del dromos non usiamo niente di artificiale ma solamente bilanciamo i campi energetici per ottenere uno stato di equilibrio: posizionato sotto al portello ogni essere umano può raggiungere il suo più alto potenziale fino ad arrivare al punto zero che significa lo stato potenziale ottimale, ottimo bilancio e omeostasi.
Sono dunque maturi i tempi affinchè si ricominci a considerare l’equilibrio come base della salute esattamente come facevano i Nuragici che avevano costruito le Tombe di Giganti, equilibrio quindi tra yin e yang, tra magnetismo ed elettricità, fino al punto zero: i miliardi di particelle del nostro organismo sono come microscopiche antenne paraboliche, in grado di raccogliere durante l’incubazione l’energia che si scarica dal portello della stele.
Tuttavia anche se il nostro organismo è il ricevitore più sensibile di energia, questa capacità viene spesso bloccata da tutta una serie di condizioni (stress, radiazioni elettromagnetiche, cattiva alimentazione, inquinamento, stili di vita non regolari) mentre per poterla captare bisogna essere antenne riceventi ben sintonizzate e per questo motivo i nostri campi di energia devono essere allineati ed equilibrati: la Gigantoterapia, ottimizzando la nostra capacità di fungere da antenna ci aiuta a recuperare l’energia indispensabile alla vita e così riporta nel nostro organismo equilibrio e ordine, contribuendo a farci raggiungere uno stato di salute migliore e ricco di energia positiva.
In definitiva possiamo affermare che questa terapia nuragica lavora sempre partendo da una oscillazione in direzione del punto zero: esso rappresenta lo stato di massimo ordine, equilibrio e armonia che sta alla base del portello (nel suo centro) e al vertice del portello (nel suo centro) e che coincide con il benessere e l’equilibrio psicofisico della persona.
Tratto da "DALLA ARCHEOLOGIA ALLA ARCHEOSOFIA MAGNETO-TERAPIA NURAGICA E ARCHEOLOGIA TERAPEUTICA GIGANTO- TERAPIA E MEGALITO-TERAPIA: doni di Dio dimenticati nella ricerca della immortalità attraverso fisica, metafisica, cibernetica, indagine radiestesica dei siti megalitici" di Mauro Aresu e Raimondo Altana
Nell'immagine, Tomba dei Giganti di Coddhu Vecchju, sito in regione Capichera, Arzachena. Databile all’Età del Bronzo (ca. 1600 a. C.), la tomba è formata da una esedra e da due celle. Raggiungendo una lunghezza di 14,50 metri, con una stele centrale di granito alta 4,04 metri è considerata la più alta attualmente conosciuta per questo tipo di monumenti.
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