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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, dicembre 05, 2022

💛Il 3 e multipli nell'antica Civiltà Sarda

 Il numero sei. 

Un "3+3" che si esplica in ogni modo possibile, nell'antica Civiltà Sarda. 

6

3+3

Due Sacre Triadi. 

È il numero della creazione, della gioiosita' procreatrice, della sessualità riproduttiva. 

Il seme che germoglia. 

Corrisponde al secondo chakra splenico Svadhisthana, collegato al plesso sacrale, ed è rappresentato con un fiore di loto arancione a 6 petali. 

Ed è collegato alle gonadi. 


È collegato all'elemento acqua. 

Tutto è celebrazione dell'acqua in Sardegna. Della Madre. 


È il luogo del desiderio, della manifestazione gioiosa del proprio piacere e desiderio, del proprio legame con il mondo, rappresentato dal cordone ombelicale. 

Arancione perché e collegato all'ambra. 

L' ambra è considerata molto preziosa. 

Il suo nome greco è "elektron", da cui la radice per "elettrone", ed "elettricità". 


Ha proprietà elettriche ed elettromagnetiche. 

L'ambra.

Si dice fosse l'oricalco di Atlantide, di cui erano ricoperti i palazzi. 

Una Cala d'Ambra, ce l'abbiamo, vicino a San Teodoro, e a Bitti, nel complesso nuragico su Romanzescu, esisteva proprio il Tempio delle Ambre, dove sono state ritrovate delle splendide collane risalenti al XII-X sec. a. C., conservate al museo archeologico Nazionale G. Asproni, di Nuoro. 

Altri oggetti in ambra sono stati trovati nel tempio di Antas a Fluminimaggiore, e in vari complessi Nuragici. 


Avendo proprietà terapeutiche e funzioni apotropaiche veniva largamente usata e spesso importata. 

Attira a sé piccole particelle di materia

Platone nel Timeo(il dialogo che ha dato origine al mito di Atlantide

E se le pareti dorate fossero state proprio di ambra?) parla di questa meravigliosa ambra, come se avesse una grande forza di Attrazione

È la pietra filosofale dell'alchimia, ciò che è immortale, il sei, appunto. 


Ma non è sull'ambra che voglio soffermarmi, ma al valore simbolico coesivo di questo 6, rappresentato dall'ambra che attira a se, con le sue proprietà elettromagnetiche, piccole particelle. 

Così come fanno gli elettroni. 

I legami tra basi azotate nel Dna si stabiliscono in legami di 6, esagonali. 

Come le cellette delle Api. 

Legami a sei, come il fiore della Vita a sei punte, la base dell'espansione creativa, della griglia. 


Il tre è il punto di partenza, il nucleo elettrico, la "luce" divina. 

Quel fiore trilobato portato nell'Arca di Noè, come ho scritto nel mio precedente post sul trilobato( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/i-custodi-della-memoria-del-trilobato.html?m=0), necessario alla continuità della vita, che ritroviamo anche nei nuraghi trilobati, come abbiamo visto. 

Quel Noè, il cui nome era Ziusuddu. 

Un nome sardo.. 


Un tre elettrico, che già di per sé, essendo divino, è Monade di creazione, ma che, nella dimensione terra, ha bisogno della controparte magnetica per l'espansione. 

Che quindi si deve evolvere in 6. 


Il tre e i suoi multipli, è sempre presente nelle manifestazioni nell'antica Civiltà Sarda. 

Spesso ci sono tre cornici all'interno delle Domus de Janas, che indicano nascita, morte e rinascita.


Il tre del primo nucleo creativo.

Come il primo, primordiale Presepe( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/perche-il-nostro-presepe-in-sardegna-lo.html) 


Ma anche tre, collegate alla cintura di Orione, come le tre Tombe dei Giganti a Tamuli, come ho scritto altre volte. 

Tre anche come gli emblematici quadrati dell'altare di Oschiri, disposti esattamente come la planimetria delle tre piramidi di Giza, anch'esse orientate verso Orione. 

E che dire dei sei Betili a Tamuli stesso? 

Il Sei è procreazione, espansione. 


Fiore della vita a sei petali, sulla fronte dei Boes Sardi( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/09/il-fiore-della-vita-nella-maschera.html?m=0) 

Stella di David, simbolo degli Shardana ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/il-simbolo-della-tribu-di-dan.html?m=0) 

Stella a 6 punte, della Sartiglia feconda e beneaugurante di forze complementari(cielo e terra, maschile e femminile), unite per garantire un buon raccolto. 

Simboli dell'esagono nel mento dei Giganti di Mont'e Prama ( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-geometria-del-6-nel-mento-del.html?m=0) 

Tutto ruota, nella Civiltà sarda, intorno al tre e ai suoi multipli, a partire da quella planimetria triangolare perfetta, il trilobato dei nostri più sacri Nuraghi Sardi, come il Santu Antine. 

Moduli del tre che si trovano anche nei pozzi Sacri più importanti. 

Come il pozzo di Santa Cristina. 

24(3 x 8) gradini per scendere da umano e unirsi al divino(l'infinito 8), e 12 gradini superiori, se pur impraticabili, ma simbolici, per risalire divinizzato e purificato nella materia ( 3 x 4..il 4 è la materia).

Tutta una profonda e importante simbologia numerica con base 3( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/osservavo-la-piantina-del-pozzo-di.html?m=0) 

Senza contare le Ierofanie sulla tholos ( https://maldalchimia.blogspot.com/2022/08/ierofania-21-agosto-pozzo-s-cristina.html?m=0) 

Sul nono gradino. 

Sul dodicesimo. 


Perché il sei, significa Gonade creativa 

Oltre il sei, per espansione, si crea la Griglia Cristallina del Fiore della vita, che significa comunità. 

Capacità di attirare a sé. 

Infatti il sei, l'archetipo sei, è la Vav, con funzione congiunzione. 

A Goni ci sono una sessantina di betili. 

Goni/Gone(seme) /Gonade, come abbiamo già visto nel mio precedente post( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/11/goni-il-gone-della-vita.html?m=0) 

Sessanta... Sei

Già una comunità in espansione. 


Guardate le sei protomi taurine uterine nella necropoli di Anghelu Ruju, ad Alghero, sulla Sommità della piccola porta. 

Sono due grandi, della stessa dimensione, sul lato destro, il lato maschile, elettrico, creativo, Madre e Padre creativi insieme, poiché la divinità era considerata androgina, con lo stesso valore e importanza del maschile e del femminile, e quattro sopra l'entrata, più piccole, a decrescere sulla destra.. Sembrano quasi figli/figlie delle due protomi taurine/uterine sulla destra. 

Una comunità in espansione. 


Il tre è manifestazione divina del creatore, Madre e Padre, che creano un tre, la perfezione. 

La Luce perfetta

Il sei è l'espansione di questa creazione divina, del tre

Non per niente, a questo tre, anche astronomico, le tre stelle della cintura di Orione, sono orientate le piramidi di Giza. 

E anche le nostre tre tombe dei Giganti a Tamuli, proprio lì, dove si trovano i "tre più tre" betili imponenti(quelli che sembrano con un accenno di seno, e senza, maschili e femminili. Ma a me, più che un seno, ricordano le doppie pupille delle Bithiae, come guardiane accorte) sono orientate verso Orione

Betile

Beth-El. Dimora di Dio

Il betile, la pietra, è la dimora della Divinità. 

Così come hanno la stessa disposizione delle piramidi di Giza, i tre quadrati rappresentati nell'altare rupestre di Oschiri. 

Stessa posizione. 


Giza. 

Si-gizia . 

Hanno la stessa desinenza

Perché Sigizia significa Monade. 

Monade che è perfetta costruzione triadica che ha in sé il Maschile e il Femminile creativi, infatti significa unione o congiunzione ed è l'equivalente, in italiano, del latino tardo syzygia, dal greco syzygía , derivato di sýzygos ( aggiogato o accoppiato) , composto di sýn, insieme, e zygón , giogo.


Ecco perché quelle 12 coppelle intorno  a quel foro circolare a Oschiri. 

Non sono solo in riferimento al calendario lunare della tredicesima Luna( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/02/la-tredicesima-luna.html?m=0) 

È un dodici di espansione derivante dal tre

La potenza creatrice divina( 3)che si manifesta, moltiplicato, nella materia del 4

E che dire dell' imponenza, nella Domus de Janas S'Incantu, a Putifigari, a Sassari, dove tre serie laterali di mezze protomi taurine/uterine, abbracciano un'ingresso della Domus, come se fossero un'utero primordiale che accoglie nel suo grembo, con il sigillo del "3+3", "6 creatore". 

In espansione verso l'altra dimensione, quella spirituale. 


E a Pranu Mutteddu, nella Tomba IV, intorno ad essa, c'è proprio una triade di Menhir, a protezione della TOMBA ( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/pranu-mutteddu.html?m=0). 

Una triade sacra, tutte e tre di diversa altezza tra loro, quasi a distinguerle attraverso l'altezza. Padre e madre creatori, e la creatura di questa unione, intorno ad una serie, sempre triadica di pietre

Un "tre più tre", per garantire la continuità, l'espansione dopo la morte. 


Questo messaggio subliminale, di immensa Bellezza, del quale, gli Antichi Sardi, hanno fatto della pietra, la custode e il grembo, è estremamente raffinato. 

E vale molto di più di una scrittura chiara e canonizzata storicamente. 

Poiché hanno lasciato che la pietra parlasse in prima persona. 

L' hanno animata di simbolismo e di significato profondo e sacro.. 

Ne hanno fatto veicolo del divino

Della stessa sacralità che sentivano in sé stessi, rapportandosi ad essa e alle energie del cosmo e della natura. 

E queste energie le sentivano eccome, lasciandone traccia anche nei toponimi, come Pranu, Prama, che parla di "prana", di energia, e che rivelano moltissimo. 

Sta a noi, aggangiarci energeticamente, a ciò che hanno creato. 

A continuare, in modo simbolico, quella catena di DNA, che loro hanno lasciato aperta, su quei legami esagonali di basi azotate che unite insieme formano altri DNA, una griglia di connessione che parla della stessa appartenenza genetica e animica. 

Sardi si nasce. 

Difficilmente lo si diventa. 

Si deve sentire dentro, quel sentire che riporta alle Origini, dove non vi era divisione, come sentivano "loro", che ci hanno indicato la via della sinergia creativa.

Del tre, sei, nove..

Avanti anni luce rispetto a Tesla, che ha riposto nel "3/6/9", la formula della forza energetica dell'Universo

E credo che con loro, con i nostri Antichi Sardi, si sarebbe divertito davvero tanto. 

Il "3/6/9", la proporzione aurea della creazione dell'universo, secondo Tesla, era già presente da millenni nell'ingresso dei nostri nuraghi, dei nostri pozzi Sacri, come quello di Santa Cristina(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/06/simbologia-angolo-72-nel-pozzo-scristina.html) 

 dove sono presenti ingressi triangolare con gli angoli base a 72 °, come nelle proporzioni aree delle nostre Dee Madri, dei nostri Giganti di Mont'e Prama( https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/le-tre-dee-madri-cosmiche-sarde-della.html) 

Come nella Tanit. 

Due angoli base di 72°

Il terzo vertice in alto, di 36°

Le somme sono 9-9-9

3-6-9

"L'Universo crea" 

La somma è sempre un "27"

Un 9, nono Sacro Archetipo Teth. Il grembo, la creazione. 

Perché il numero 3, come le tre cornici delle false porte nelle Domus de Janas, come le tre coppelle sul pavimento, le tre pietre riposte dentro, sono il simbolo della creazione che unisce anche al Divino. 

Uno e trino, non è un concetto recente, ma risale a queste antiche civiltà, dove era sempre presente il concetto di "nascita/morte/rinascita", e di unione spirituale con il Divino. 


Tiziana Fenu

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