Da un post del signor Massimiliano Spaccini
(https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=5447402015388894&id=100003574470186).
Bronzetto con offerta ritualistica.
Sicuramente una figura di prestigio, come un capotribu', visto che indossa mantello, pugnaletto sardo, copricapo importante.
Che meraviglia.. Stavo pensando che quelle offerte potrebbero essere anche due pagnotte e del sanguinaccio.
Il sangue ha un valore sacro ritualistico, e la posizione con cui sono state allineate le offerte, è speculare.
Mi fa venire in mente la mezza luna, quindi il femminile, con il suo grembo lunare che accoglie il sole.
Quattro elementi.
Il quattro rappresenta Madre Terra, il Femminino.
Il simbolismo lunare e mestruale del sangue, potrebbe essere del sanguinaccio di maiale, accompagnato dall'elemento solare del grano, maschile.
Una sinergia compositiva che mi ricorda la completezza del Tao.
Il sole e la luna.
Il maschile e il femminile.
Il sangue come beneaugurante di fertilità e abbondanza.
Il sangue, che rappresenta il fertile sangue mestruale femminile.
Il pane, il grano, il sole, anch'esso simbolo di fertilità e simbolo della nostra Antica Civiltà.
"Su tri-gu..."
Scrivevo..
" I Nuraghi rappresentano la potenza maschile del Fallo, unito all'accoglienza del ventre materno della madre terra
Un rituale fertilistico di edificazione che veniva celebrato nel solstizio d'estate per garantire il raccolto.
Trigu(grano) /nuragu( questa forma si usa soprattutto nel sassarese)
La particella "GU" in sanscrito significa oscurità, ma significava anche "suonare, emettere un suono un grido onomatopeico", che è un'imitazione del muggito del toro
Dalla forma "GU", poi si passerà alla forma "bu", che poi declinera' nella forma "Bovis" del latino
Il "ga", invece, in sanscrito arcaico, rappresentava l' elemento femminile, la vacca da Latte
Il "-ga" della spi-ga, e il "-gu" de " su tri-gu", del grano in sardo
Maschile e femminile uniti.
"Grano", che contiene in sé particella "AN", che è l'elemento femminile della generazione, contenuta in una parola di genere maschile
La sacra spiga del grano era uno dei Sacri attributi di Osiride.
La sua uccisione e la successiva dispersione delle sue membra richiama la Spiga
Si narra che nacquero da esso 28 spighe, 7 volte 4, come simbolo di eterna abbondanza
Quasi tutte le divinita, in ogni epoca furono associate alla simbologia del grano.
Perfezione della spiga di grano che richiama la Sacra geometria, presente in natura ovunque.
Costruzione del nuraghe che corrisponde nella sua perfezione alla spiga, spiralizzata verso l'alto, ad una precisa conformazione che può essere data da un solo fattore.
La frequenza vibratoria.
Grano in sardo e' "su trigu", abbiamo detto
Nuraghe /Nuragu.
Quindi "Gu" come vibrazione gutturale, un misto di muggito e suono, canto.
Come le api, di cui ho parlato molte volte nei miei post, che organizzano l' alveare in forme geometriche vibrazionali armoniose, così anche le rane, emettono una vibrazione alta, più alta del Sacro Om.
Il Nun maschile ermafrodita creatore, divinità delle Acque, che si fonde con il fuoco Nur, per dare origine alla conoscenza che si esplica in una forma geometricamente perfetta come il tronco di Nuraghi.
A spirale.
Come la perfezione della Spirale Aurea, che si trova ovunque in Natura, scandita dalla successione di Fibonacci
Immagino quale estrema sinergia si creasse, se i nuraghi venivano edificati su precisi punti energetici, su delle Leylines, su falde acquifere,, catalizzatrici, insieme al fuoco che si accendeva magari dentro ai nuraghi, se ancora oggi se ne sente la potenza
Una potenza vibratoria energetica che si è estrinsecata in costruzione armoniosa verso il cielo"
( https://maldalchimia.blogspot.com/2020/06/due-cose-hanno-sempre-incuriosito_12.html?m=0
Ho visto questo bronzetto giorni fa. Sono giorni e giorni che ci penso... Non mi sono schiodata dall'idea che possa rappresentare due sanguinacci e due pagnotte, per il forte valore ritualistico..
"Il pane e il sangue di Cristo"..
Sembra quasi una primordiale eucaristia, quando ancora le offerte, rappresentavano il maschile e il femminile in sinergia, come è nella koine' concettuale che attraversa tutta la simbologia della nostra Antica Civiltà Sarda, prima che divenisse, di ambito esclusivamente maschile.
Una società, la nostra, sempre attenta a dare risalto ad entrambe le energie in complementarietà, tipico delle armoniose società matriarcali.
Tiziana Fenu
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