"Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione."
Gli sciamani dell’antico Messico resero la stregoneria una vera e propria arte della manipolazione della percezione.
Nel corso delle generazioni, divennero sempre più esperti nel riconoscere gli infiniti volti delle cose percepite (il fenomeno) e giunsero alla percezione diretta e precedente ogni possibile interpretazione, oltre la quale non si può andare: la percezione del mondo come energia (il noumeno).
Don Juan chiama questa straordinaria impresa il vedere, che non ha nulla a che fare con il guardare con gli occhi, in quanto consiste nella percezione totale da parte di tutto il proprio corpo energetico.
Gli occhi di un uomo possono svolgere due funzioni: la prima è vedere l’energia così come fluisce nell’universo e la seconda è “guardare le cose di questo mondo”.
L’una non è migliore dell’altra, ma addestrare i propri occhi solamente a guardare è una rinuncia inutile e disonorevole.
Il vedere costituì il fine principale delle loro pratiche, e le conoscenze che ne scaturirono divennero la base conoscitiva di tutte le generazioni successive di stregoni toltechi.
Tratto da "Il sussurro dell'infinito" di Dario Canil
Maldalchimia.blogspot.com
Nessun commento:
Posta un commento