La parola "santo" e "sacro", sono parole che sono state fagocitate in ambito religioso, privandole della loro intrinseca Essenza
Viene difficile non associare la parola "Santo" ad un'ambito che non sia prettamente religioso, e ad una collocazione storica che non sia anche di valenza cultuale
In questo modo si confonde il concetto di santità con quello di divinità, poiché i due concetti in effetti non corrispondono, e dove la realtà cultuale è assorbita da quella divina
Dio stesso manifesta la santità del suo nome, e di conseguenza di tutti coloro che sentono la sua risonanza
Nel Levitico infatti è scritto "siete santi perché sono santo io"
E questo aspetto si è sviluppato poi con dinamiche cultuali, nelle quali anche il concetto di purezza, di sacro è stato assorbito dall'ambito ritualistico
E questo li ha allontanati dalla dimensione intrinseca allo stesso umano
Santo e Sacro, hanno la stessa radice, poiché derivano da quel "sanc-/sac-/sacer", sacro, riservato, che sta a parte, inviolabile, in virtù del fatto che il "sancire"( di cui il participio passato sanctus è rappresentativo) significa separare, dedicare, riservare
Ed è al crocevia di quel punto di incontro della croce, rappresentativa di questa santità e sacralità, almeno in ambito cristiano, che risiede la nostra perla di sacralità e santità
Che non è qualcosa separato da noi, ma è intrinseco alla stessa materia
La croce è intersezione di sacro e profano, di bene e male, di maschile e femminile, di luce ed ombra
Sancire la nostra integrità in queste polarità opposte necessarie per mantenere l'equilibrio, che si raggiunge solo oscillando, e non stando fermi( pensiamo all'abilità dei funamboli), significa essere perfezione nel l'imperfezione.della dualità, e in essa trovare, sancire, la nostra naturale predisposizione alla sacralità, alla santità
Non come qualcosa di esterno a noi, di cultuale, ma in manifestazione di ciò che ci è stato donato prima della separazione, a livello monadico, ancestrale
Sancire significa affermare la nostra libertà di scelta del voler essere nella sacralità della nostra esistenza
Ma non come "sacrificio", che ha la stessa radice di santo e sacro, ma come riappropriarsi della nostra naturale predisposizione all' integrità, alla Bellezza, alla Purezza di cuore, dove non vi è distinzione tra polarità opposte, poiché si sono perfettamente integrate a vicenda, e l'una è funzionale all'altra, come l'altra ala che serve per spiccare il volo
Oggi è la festa non solo dei Santi, ma di tutti coloro che hanno scelto di preservare la loro Origine, la loro Bellezza, la loro integrità monadica, come portavoci e manifestazione del divino incarnato e alimentato da quella Fiamma Sacra che costantemente ci ricorda le nostre Origini
Per chi ha deciso di "sacrificare" la propria vita e renderla sacra nella Bellezza dei gesti, delle parole, del modo di amare, del modo di Essere Presenza nel mondo
Nessuna separazione
Nessuna religione
La religione è un'esigenza umana
Nessuna dualità
Due mani unite in preghiera sono in sinergia ovunque, oltre la loro separazione.
Uguali ed opposte
In sinergia potente, in Bellezza e Amore
Tiziana Fenu
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La parola santo e sacro.. (scritto mio)
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