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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, ottobre 25, 2020

💙Ho visto un film molto bello ieri, "Split"

 Ho visto un film molto bello, ieri

"Split", del regista M. Night Shyamalan e interpretato dal bravissimo attore James McAvoy, liberamente ispirato alla figura di un criminale statunitense, Billy Milligan, affetto da disturbo dissociativo di identità

Identità che arrivano fino a 23 diverse

Per poi arrivare fino alla ventiquattresima, la Bestia, che ucciderà la psichiatra che lo aveva in cura e sbranera' due delle tre ragazze che aveva rapito

Mi ha colpito molto questo film, come tutti quelli di questo regista, da "Sign", a "The Village", fino al "Dominatore dell'aria", bellissimo

Ma non è di questo che voglio parlare

Mi ha colpito molto ciò che dice la psichiatra riguardo il soprannaturale

Come se queste personalità multiple e dissociate, fornissero una prospettiva diversa per accedere a quella dimensione soprannaturale e divina che non è possibile "in condizioni normali"

Acquisendo addirittura la capacità di potenziare il corpo(infatti lui, acquisisce una forza sovrannaturale, nell' ultima trasformazione e personalità, animalesca, primordiale)

E riflettevo su come in ambito mistico, si è sempre puntato sul fatto che il nostro "io", la nostra parte egoica, dovesse scomparire

Ma mi sono chiesta quanto può essere maggiormente pericoloso parlare di un "noi"

Collettivizzare

Alla fine, il protagonista, Dennis , Kevin, e tutte le sue multiple personalità, anche femminili e delicate, sono diventate pericolose e potenti, perché si sono coalizzate in funzione di una "ritualità" sacra che dovevano rispettare:  il sacrificio delle giovani

E pensavo che l'accesso al "sacro", nel vero senso della parola, può avvenire solo nella sacralità della propria solitudine

Se collettivizzato, diventa altro

Diventa distorsione, potenza animale, idolatria

Che è il crimine peggiore che possa esistere

Bisogna sfuggire in ogni modo dal collettivo, dall'identificazione, perché essa poi porta a percorsi devianti 

E cercare di stare nella propria individualità, e in essa, coltivare il sacro, per poi metterlo al servizio della comunità 

Il concetto di collettività di per sé non esiste 

È una parola altamente abusata e inflazionata

Comunità non fa rima con collettività 

Rivendicare la propria individualità è necessario per non farci fagocitare da falsi idolatrismi

Molte verità sono impronunciabili alla collettività, eppure, sarebbero vitali alla stessa

E allora capisco in quest'ottica, come fossero vicine al divino anche le personalità del protagonista del film di ieri.

Le personalità che erano riuscite a "rubare" e stare nella luce, nonostante un'infanzia spezzata dalle violenze, dal buio

È il "collettivo" con le altre personalità, a distruggerlo, o meglio, a potenziarlo in negativo, poiché lo porta ad essere pericoloso per sé stesso e per gli altri

Il linguaggio imprigiona

Le sorti della collettività si snodano attraverso il linguaggio

E bisogna saper riconoscere la verità 

La verità va sempre di pari passo con un'innato senso di giustizia

E dove c'è verità, c'è Bellezza

La Bellezza, in questa dimensione, è Custode del Divino, della Perfezione, poiché sono veicolo dell'Amore divino, ne sono un suo naturale riflesso

Non vi può essere Bellezza, in una società che non custodisce l'incolumità degli uomini

E nella collettività, non vi è né Bellezza, né Giustizia, né Amore

Per questo è importante, coltivare noi stessi, nella nostra personale Dimensione del Sacro

Solo in essa, si ritroverà la Purezza necessaria per poter sopravvivere alla grettezza, alla miseria, alla bruttura

Prima di morire, la psichiatra, riesce a scrivere su un biglietto, come fermare la "Bestia" : pronunciando il suo nome per intero

Riportandolo alla sua integrità, scollegandolo per un attimo alla collettività delle sue tante personalità

Lo pronuncerà l'unica ragazza superstite, quella abusata da piccola, a sua volta, dallo zio, alla quale, il protagonista riconoscerà la purezza, l' integrità, la Bellezza, nonostante lo sfregio subito

Quella purezza che la salverà dalla furia sovrumana della Bestia

La Bestia è la collettività 

Un passo indietro 

Ora più che mai

Per stare nella nostra Bellezza 

L' unica cosa che può salvare il mondo


Tiziana Fenu


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Ho visto un film molto bello ieri, "Split"


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