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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, ottobre 29, 2020

💜Fremi di dolce ardore..

 Fremi di dolce ardore nella luce,

Uomo! Mio uomo!

Esci precipitoso dalla notte

Di Pan! Iò Pan!

Iò Pan! Iò Pan! Viene attraverso il mare

Dalla Sicilia e dall'Arcadia!

Vagante come Bacco, con i fauni

E pardi e ninfe e satiri per guardie

Sull'asinello color latte, vieni

A me, a me!

Vieni insieme ad Apollo in abito nuziale

Vieni insieme ad Artemide, zolla sericea,

E la tua bianca coscia lava, o Dio

Bellissimo, nella luna dei boschi e sopra il monte

Di marmo, nell'alba della fonte d'ambra!

La porpora della preghiera appassionata

immergi nel sacrario tuo scarlatto,

Nella trappola cremisi,

L'anima che sussulta aprendo gli occhi

Per vederti filtrare dal groviglio

dei cespugli, e dal tronco contorto

Dell'albero vivente, anima e spirito.

Corpo e cervello... Vieni attraverso il mare

Iò Pan! Iò Pan!

Diavolo o dio, a me a me,

Mio uomo! mio uomo!

Vieni con trombe che squillano acute

Sulla collina!

Vieni con tamburi che rullano cupi

Dalla fontana!

Vieni col flauto e la zampogna!

Non son forse maturo?

Io, che attendo e che fremo e che lotto

Con l'aria che non offre rami verdi

Come nido al mio corpo

Stanco di vuoti abbracci,

Forte come un leone e come un aspide

Scattante, vieni, oh, vieni!

Sono stordito

Dalla lussuria solitaria

Del demoniaco.

Tu taglia con la spada i duri ceppi,

Divoratore d'ogni cosa e d'ogni cosa

Procreatore: dammi il tuo segno

Dell'Occhio Aperto,

E il petto eretto della dura coscia,

E la parola di follia e mistero,

O Pan! Iò Pan!

Iò Pan! Iò Pan Pan! Pan Pan! Pan,

Io sono un uomo.

Fai ciò che vuoi, come può fare un dio,

O Pan Iò Pan!

Iò Pan! Iò Pan Pan! Son desto

Nella stretta della serpe.

L'Aquila strazia con artigli e becco;

E gli dèi si ritraggono:

Vengon le grandi belve, Iò Pan! Son nato

Per morire sul corno

Dell'Unicorno.

Io sono Pan! Iò Pan! Iò Pan Pan! Pan!

Io sono il tuo compagno ed il tuo uomo,

Il capro del tuo gregge, ed oro e dio,

Carne sulle tue ossa, e fiore

Della tua verga. Con zoccoli d'acciaio

Io corro sulle rocce, dal solstizio

ostinato

All'equinozio.

E deliro: io stupro e strappo e infurio

Eternamente, mondo senza fine,

manichino, fanciulla, ninfa, uomo

Nella forza di Pan,

Iò Pan! Iò Pan Pan! Pan! Iò Pan!


  Inno a Pan - Magick, Aleister Crowley


20 ottobre, celebrazione del Dio Pan


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Fremi di dolce ardore...




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