Un po' di giorni fa ho visto un film
"Sto pensando di finirla qui" di Charlie Kaufman
Non intendo spoilerarne la trama
Uno di quei film senza mezze misure.
O ti appassiona o molli subito
A me non ha appassionato particolarmente, ma la bravura dell'attrice protagonista, in particolare, Jessie Buckley, ne é valsa la visione sino alla fine
Visione emotivamente, particolarmente incalzante
Lei affronta un viaggio con il suo fidanzato, sotto una copiosa nevicata, per conoscere i genitori di lui
Nevicata che diventerà tormenta
Pranzo che diventerà cena, dopocena e bla bla bla.
Nonostante lei incalzi per rientrare a casa, visto che aveva del lavoro da terminare
Durante il viaggio intercalava spesso tra i suoi pensieri, con questa frase, tra sé e sé
"Sto pensando di finirla qui"
Anche se non è questo il senso ultimo del film
E il disagio di sentirsi in un posto, in una situazione, dove non si dovrebbe essere, è arrivato tutto
Quante volte ci siamo trascinati appresso delle situazioni, perché ci sembravano sostenibili, gestibili.
Ancora per un po'
Ancora un passo, e poi, puoi tirarti indietro
Invece su quel passo all'indietro, ci inciampi.
E cadi dentro un baratro dal quale poi si fatica ad uscire
"Sto pensando di finirla qui", e invece non si finisce affatto
Soprattutto nelle relazioni interpersonali
Nei rapporti di coppia
Quella zona di confine che non vogliamo mai attraversare.
Non credo che sia per incapacità di prendere una decisione
Credo che in fondo queste "zone di confine", dove "l'esterno" è vissuto in maniera sommaria e approssimativa, siano le zone che più ci somiglino
Quelle nelle quali ci rifugiamo, dove incontriamo noi stessi in una dimensione "altra", quasi onirica, nelle quali, ciò da cui vorremo rifuggire ci fa da ammortizzatore
Sono "zone" che ci teniamo strette
Quelle per le quali possiamo anche trovare un capro espiatorio alle nostre mancanze
Si, perché ogni volta che pronunciamo, anche solo mentalmente, "Sto pensando di finirla qui", commettiamo una mancanza
Manchiamo a noi stessi
Non sapremo nemmeno dove cercarci, a dirla tutta.
È magari, se anche riuscissimo a trovarci, nemmeno saremo in grado di riconoscerci
"Sto pensando di finirla qui"
Dovremo, invece, piuttosto, smettere di pensare e agire
Tirare di tacco, al bordo della porta, richiudercela alle spalle, e non voltarci più indietro
Nessun ripensamento
Nessun' attaccamento
Niente stagnare
Tirare giù il finestrino dell'auto e respirare.
Fluire insieme al vento
A volte "pensiamo di finirla qui", riguardo certe situazioni che non sono nemmeno mai iniziate realmente
Non si può finire una cosa che non è mai iniziata
A volte ci sembra che lo sia
Dovremo imparare a dire, piuttosto,
"Sto pensando di iniziarla qui", e iniziare da noi stessi
In quali zone vogliamo "Essere", e in quali zone, vogliamo abitare
Dove vogliamo "farci trovare", e dove intendiamo portare chi si interrelaziona con noi
Se.
Vogliamo.
Farci.
Trovare.
Se.
In modo da non dover mai più nemmeno pensare "Sto pensando di finirla qui", guardando l'altro
Silenziosamente
Come se ci fosse stato sempre estraneo
Mentre invece, eravamo estranei solo a noi stessi
Tiziana Fenu
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"Sto pensando di finirla qui" film
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