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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, novembre 26, 2021

💙4/11/2021.Luna Nuova in Scorpione

 Oggi 04-11-2021, alle h. 22:14 avremmo una Luna Nuova in Scorpione. 

La Luna piena appena trascorsa, quella del 20 ottobre, è stata sotto l'influenza energetica del vigoroso Ariete, stemperata dal più femmineo Toro, subentrato subito dopo l'Ariete, nella stessa serata. 

Fuoco e Terra, guidati dall'energia archetipale dell'ottavo Sacro Archetipo Ebraico Het, che li ha contenuti e armonizzati nel suo grembo femmineo. 

Con questa Luna Nuova in Scorpione, invece, ci viene chiesto di scendere in profondità, nel limbo della nostra stessa decomposizione, come le foglie autunnali che marciscono dopo la loro caduta. In un'acqua che, in un segno d'acqua come lo Scorpione, non è limpida, ma torbida, poiché implica una trasformazione profonda, paludosa, invisibile in superficie, dove tutto si compie al buio, soli con noi stessi. 

La divinità rappresentata dallo scorpione, presso gli Antichi Egizi, era Selkhet, divinità funeraria, Custode della vita e della morte. 

A favorire questa discesa nel nostro personale Ade di trasformazione, vi è l'energia della data di oggi, che come somma, numero per numero, corrisponde al numero undici, il Sacro Archetipo Ebraico Kaf, con funzione "penetrante", che indica un momento di transizione molto intenso, in apertura, estremamente potente, perché il numero 11, ha la forza equilibrata del maschile e del femminile, il primo Numero Maestro, il più importante, catalizzatore di potenti energie, che possono portare sulle vette, o scaraventarci negli Abissi, proprio come è nelle stesse caratteristiche dello Scorpione. 

E oggi, Archetipo e segno zodiacale che governano questa Luna Nuova, si armonizzano alla perfezione. 

In un momento storico, sociale e individuale, dove è un attimo non riuscire a veicolare positivamente la forza contenuta  in questo Archetipo Kaf, che va all'Essenza delle cose, dove è presente l'energia monadica degli opposti. 

E il potere dell'alchimista è quello di gestire al meglio le proprie energie. 

Questo significa metterle a disposizione di una creazione costruttiva, che funga da agente di coesione anche con gli altri che vibrano della stessa frequenza. 

In quest'ultimo periodo abbiamo visto tanti elementi di coesione, come in una catena magnetica. 

Mani nelle mani. 

La forza del silenzio.

La Presenza. 

L'eloquenza elettrica, pulita, fluida, immediata. 

Cerchi umani di connessione. 

Per smuovere i fili dei burattinai. 

Che, abbiamo visto, a pari intensità, risponde con un'azione uguale e contraria. 

Eccessiva per molti, per chi non sa gestire le Energie Divine, ed è abituato a lavorare con quelle basse, terrene, molto meno potenti, perché spinte dall'immediato, dalle circostanze, dalla necessità, non dalla nostra Intima Essenza. 

Ma io osservo e vedo quanta intensità in questa Luce astrale, in questa chiave, mossa da un solo uomo, che ha fatto tremare la terra sotto i piedi. 

Questo, significa Kaf. 

Convogliare e penetrare. 

Perché è manifestazione di Energia Divina. 

Lo Scorpione aiuta a scendere in profondità, nell'Abisso. 

A smuovere le acque paludose, poiché conosce il segreto per conquistare la vetta. 

La Kaf insegna a gestire in profondità queste grandi energie divine, che incarnate negli Umani, diventano Emozioni, Sentimenti. 

Quanto siamo capaci di far aprire le fauci al temerario leone, come fa la fragile e delicata fanciulla dell'Arcano XI dei Tarocchi, "la Forza"? 

Con l'energia della Kaf. 

Convogliare e penetrare. 

Quando sei arrabbiato, la tua rabbia è la tua consapevolezza, il tuo sensore, la prova che sei ancora vivo, consapevole, pulsante, ricettivo. 

È tempo di trasformare questa energia, di scendere nel proprio Mistero, accessibile solo a noi stessi. Di essere omeopatici verso noi stessi, cura e veleno, portatori di veleno nel pungiglione dello scorpione, e contemporaneamente, la nostra stessa cura.

Quella cura, quella guarigione che può avvenire solo nel nostro stesso grembo, bevendo le nostre stesse acque, come Giona nel ventre della balena, senza fare della nostra ribellione, della nostra rabbia, la nostra palude.

Emergendo, diventando Maghi di noi stessi.

Camminando sopra le nostre stesse acque. 

Toccando quelle alte vette di Misticismo e profondità che solo uno scorpione può. 

Dobbiamo saper cogliere il nostro Mistero, la nostra formula magica, per poter imparare ad agire nel mondo e bypassare gli incantesimi a cui ci sottopone la realtà in cui viviamo.

Che è solo un contesto, un'occasione, una coordinata terrena. 

Niente di più. 

Come Anime ne abbiamo vissuto centinaia, vita dopo vita.

L'energia dell'Archetipo Undici di oggi, con funzione "penetrazione", ci aiuta in questa discesa alchemica, per sviscerare la nostra stessa Essenza e portarla alla luce, come in una Coppa votiva, alla quale rinnoviamo la promessa di Fedeltà a noi stessi, alla nostra Essenza.

Al nostro sentire.

Al nostro intuito.

Ai nostri sentimenti.

Alle nostre emozioni.

Dove impariamo, prima a fidarci di noi stessi, e poi degli altri.

Dove impariamo a gestire, a governare, da Imperatori quali siamo, le nostre energie, senza disperdere dove non serve.

Dove impariamo a rilasciare, a lasciare andare, ciò che ci tiene bassi, di qualsiasi natura sia.

Dove impariamo a non aver paura.

Perché tutto è stato già vissuto e affrontato.

Dobbiamo solo ricordare il coraggio che ci ha contraddistinto nella tormenta, e l'odore dei nostri stessi demoni, diventati profumo di casa.

Perché sono ciò che ci ha consentito di oltrepassare la Soglia, di fare il salto di Ottava.

Di riconoscerne il Drago, di attraversare le sue lingue di fuoco purificatrici e scarnificanti, e arrivare al tesoro dell'Essenza.

Saper affrontare il nostro stesso Ade, scendere nel nostro Abisso, significa imparare a come poterne risalire.

Nessuno ce lo può insegnare.

Ogni Ade fa esperienza a se.

Al di sotto di esso, c'è il nostro Bambino interiore, la nostra Purezza, la nostra Origine, la nostra Integrità, la nostra Verità, la nostra Innocenza primordiale, che nessuno può inficiare.

Dovremmo arrabbiarci quando veniamo meno a noi stessi, perché gli altri, le situazioni, adempiono semplicemente al loro ruolo: farci vacillare, decentrarci dal nostro baricentro.

Ed è giusto che sia così.

Perché solo oscillando si trova l'equilibrio.

E quando si trova l'equilibrio, si trova anche il proprio ritmo, come un metronomo, che può coordinarsi a ritmi simili ai nostri, fino a creare una sinfonia perfettamente accordata, dove si ha lo stesso ritmo, lo stesso linguaggio, la stessa frequenza.

Non affanniamoci a cercare frequenze simili alle nostre.

Verrà da sé.

E quel che a noi, sembrava attrito da poter limare, era semplicemente una banda di frequenza diversa, che non può realmente recepire, poiché è impostata su frequenze diverse dalla nostra, e che nessun intervento può sanare.

È come la creazione di una Galassia, i cui pianeti si reggono energeticamente a vicenda, in uno scambio, perché hanno la stessa energia.

Soffermiamoci in quegli occhi che sono, per noi, galassia.

Questo deve essere il nostro unico imperativo. 

Insieme a quello di armonizzare le nostre due polarità, perché solo la potenza femminile, dà potere al suo Dio maschile. 

Attingere energia dai nostri istinti più animali, più istintivi, più viscerali, rappresentati dal leone, significa non distruggerli, ma trasformarli ed incanalare in modo costruttivo, nobilitandoli in Oro. 

Questo significa saper usare l'Alchimia. 

Si conciliano le divergenze in nome di un interesse comune. 

Nell'integrazione. 

Ci stanno insegnando la disgregazione. 

La sopraffazione. 

La gente assorbe. 

Prevarica. 

Emula. Si sente autorizzata alla prevaricazione e sopraffazione, allo sminuire l'altro.

Con arroganza, con strafottenza.

È il potere illusorio dei "piccoli". 

Guardatevi intorno. Si agisce sempre di più in questo modo. 

Nel piccolo, come nel grande. 

Ma i Guerrieri Spirituali non vogliono il potere esterno, ma la capacità di saper governare le proprie energie interiori. 

E per poterle governare, bisogna conoscere e riconoscere i propri Demoni interiori. Interiorizzarli, appunto, e farne linfa vitale dalla loro forza propulsiva, che è potentissima, senza arrivare al punto di farli implodere e creare delle voragini che ci inghiottirebbero. 

La Sacra Runa Tyr, rappresentata da una freccia, collegata a questo Archetipo, rappresenta molto bene questo concetto. 

Una freccia in espansione, coraggiosa, che proprio nella polarità e diversità, trova il punto di coesione, l'arricchimento. 

Senza tensione, senza sopraffazione. 

Cercando il dialogo, senza sminuire l'interlocutore. 

Il tempo è arrivato. 

Coloro che resteranno in piedi saranno proprio i Guerrieri Spirituali. 

Coloro che non hanno bisogno di sgomitare, di sminuire. 

Di sopraffare, anche solo verbalmente. 

Fanno un passo indietro e osservano. 

La loro Presenza, la loro Sacra Energia, fa tremare la terra anche senza muovere un passo. 

Si chiama Presenza. 

A se stessi, innanzitutto. 

I palcoscenici, alle primedonne. 

O al circo. 

Per i Guerrieri, c'è la Regia. 

Mi dici poco.. 

Oggi, iniziano i festeggiamenti anche per il Diwali indiano, Le strade si riempiono di luci e colori, e il cielo è inondato di fuochi d’artificio. Si onora il Divino nella forma della Madre Divina Lakshmi, consorte di Vishnu, ed espressione della luce, della generosità e della prosperità.

Si onora la loro Luce sinergica che porta Amore nelle tenebre. 

Quale migliore sincronicita' energetica, per festeggiare la festa delle luci, delle nostre luci interiori, delle Fiamme Gemelle(il cui numero è 11, come l'Archetipo di oggi), frutto della ierogamia delle nostre due polarità, con noi stessi e con l'altro, quando riusciamo ad emergere, a trasmutare la nostra palude scorpioncina e raggiungere le vette? 

Buona Luna Nuova di trasmutazione, per onorare la nostra Vera Essenza, in Verità, senza maschere. 


Tiziana Fenu 

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4/11/2021 L. N. in Scorpione




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