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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, novembre 28, 2021

💛Madre Minoica Colombelle

 Particolare  della dea madre minoica del 1200 a.C. circa che si trova nell'interessantissimo Museo Archeologico di Heraklion, la moderna capitale di Creta.

3500 anni fa nell'isola di Creta, nel bel mezzo del Mar Mediterraneo, vi era una fiorente civiltà chiamata 'minoica', dal mitico re Minosse, un re della mitologia greca associato alla leggenda del labirinto che ospitava il Minotauro, che sarebbe stato ucciso dall'eroe greco, Teseo. Proprio a Cnosso si ritrovarono i resti di un vasto complesso di palazzi Cnosso, vicino a Heraklion 

I minoici prosperarono per più di mille anni, poi subirono una tremenda devastazione a causa di uno tsunami causato da un'enorme eruzione vulcanica da qualche parte intorno al 1500 a.C. su Thera, un'isola a nord di Creta. Tutto ciò che resta di Thera oggi è una caldera, l'orlo del vulcano, che è l'isola di Santorini. 

Tra le  loro opere d'arte, spiccano delle figure straordinariamente sofisticate e dall'aspetto stranamente moderno, come questa delicata statuina, questa Venere, questa Dea Madre, che sicuramente rappresenta una dea della Fertilità, della rinascita, del rinnovamento. 

Trovo incantevole l'espressione di questa statuina.

La simbologia delle tre colombelle sul capo è molto forte, perché ha in sé la valenza archetipale della creazione primigenia, dell'uovo cosmico.

Un archetipo, quello delle colombelle /pavoncelle, che troviamo come costante anche nella nostra Antica Civiltà Sarda.

L'iconografia delle pavoncelle sarde davanti all'albero della vita, che insufflano l'afflato divino all'umanità, come le colombe/pavoncelle rappresentate sull'albero centrale delle navicelle dei bronzetti Sardi, è rimasta sino ai giorni nostri, nell'artigianato  e oreficeria sarda.

Queste tre colombelle rappresentano il potere di nascita, morte e rinascita che solo un essere che sfida la legge di gravità, come un uccello, messaggero tra le due dimensioni, tra vita e morte, tra cielo e terra, può rappresentare.

Sono il simbolo della trasformazione alchemica, del passaggio tra le due dimensioni.

Giona, in ebraico, significa colomba, e Giona è il simbolo di quella trasformazione alchemica che in tre giorni (il tre è sempre un numero legato alla dimensione creativa spirituale) avviene nel ventre della balena, nel grembo amniotico della sua stessa consapevolezza.

Giona come Jano, come Jana.

Perché anche la Jana, è un portale dimensionale. È colombella traghettatrice tra le due dimensioni. 

Per questo motivo la colomba è simbolo di trasmutazione alchemica.

Messaggera del divino, psicopompo tra le dimensioni.

Immortale.

E al divino, inneggia questa statuina, con le braccia alzate ad onorare la dimensione spirituale alla quale appartiene di rango, incoronata dalle stesse colombelle in formazione tradica, divina.

Il collo allungato (come molti nostri bronzetti Sardi), il setto nasale che forma una T arcuata con l'arcata sopraciliare, come la Tau degli Iniziati (come i nostri Giganti fu Mont'e Prama, come la stessa Dea Madre di Cabras, come gli "occhi" del muro del cortile del sito Nuragico de S'arcu is Forros, a Villagrande Strisaili), i piedini deliziosi che non toccano il piano di appoggio, ma restano sollevati, finemente alloggiati in due piccole nicchie modellate nella parte inferiore, sono indici di regalità, di profondità e raffinatezza spirituale, oltre che estetica.

La circolarità degli elementi decorativi al di sotto delle tre colombelle, indica la perfezione divina, la ciclicità, come anche il grembo materno di rinascita(così come sono circolari anche i Nuraghi). 

Sono statuine che dovevano rappresentare concettualmente e con un'estetica pulita e raffinatissima, dei concetti profondi come il passaggio tra le due dimensioni, come il concetto di immortalità, e come anche il concetto di rinascita dopo la morte. 

Concetti attualissimi, le cui delicate e aggraziate rappresentanti, potrebbero essere attualissime, come un'opera di Modigliani, o di un qualche scultore moderno, con quell'espressione deliziosa nel viso, trasognata, estatica e compiaciuta. 

Un'opera e un'espressivita', straordinaria per quel periodo, carica di emotività e di linguaggio subliminale che va molto oltre la Forma. 

Che arriva a toccare l'Anima come poche opere. 


Tiziana Fenu 

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Madre Minoica Colombelle










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