Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, novembre 28, 2021

💛Prof. Sanna. Ciondolo Pranu Antas

 https://www.facebook.com/1039280542/posts/10222386747391062/


LA TESTARDAGGINE DEGLI ARCHEOLOGI TOCCA L'ASSURDO E RASENTA IL RIDICOLO. GLI 'SHRDN' (Shardani) SONO I SARDI DI SARDEGNA. COME NEGARLO? COME NEGARE PROVE EVIDENTISSIME? COME NEGARE LE FONTI DIRETTE? 


La Sardegna è l'unico territorio del Mediterraneo occidentale che reca scritta più volte la voce SHRDN. La si trova:

- nel ciondolo di Allai

- nella stele di Nora

- nel coccio del Nuraghe Alvu 

- nella scritta di 'Pranu Lisa' di Allai 

- nel coccio di Orani (presumibilmente) 


La documentazione è tutta genuina. Ma se la diffidenza dovesse essere estrema e si obbiettasse che il ciondolo di Allai è non periziabile e non databile perchè lapideo diciamo che databile esso lo è sul piano epigrafico -paleografico e su quello del contenuto. Soprattutto di quest'ultimo. Infatti il ciondolo, di pietra durissima e assai difficile da incidere, reca questi segni: faccia A: una 'ayin' arcaica, una 'beth', una 'daleth' e una ''aleph'. Al di sotto di queste lettere insistono cinque segni leggermente obliqui. Faccia B: il foro pervio del ciondolo trasformato in protome taurina; quindi una ''aleph', una 'beth', una 'shin', una 'resh' , una 'daleth' e una 'nun'. La traduzione della scritta è la seguente : '[Io sono] il servo del toro della luce /padre signore giudice'. Come si ottiene la voce luce? Si ottiene con l'iterazione logografica e cioè attraverso quel procedimento (assai usato nel nuragico) che fa sì che il  numero ripetuto assuma il significato dato dalla convenzione (uno = toro; due = bipenne; tre = luce; quattro = forza, cinque = toro, ecc.). Toro tre (cioè ripetuto tre volte) = toro della luce). Ora, se notate nel ciondolo i 'tori' sono tre: 'lo 'aleph (toro) della voce 'abd -'a', le 'cinque' unità sottostanti che danno il toro ('aleph), la protome taurina ('aleph) del foro pervio del ciondolo. Chiedetevi ora: come è possibile che un falsario degli anni Ottanta del secolo scorso (il ciondolo è stato rinvenuto in quel periodo) abbia potuto scrivere secondo il 'modus scribendi' nuragico che è stato da noi scoperto nel primo decennio del Duemila, anche e soprattutto con e per  l'individuazione dell'iterazione logografica? Come è possibile che si sia scritto nascostamente a rebus il toro  in tre modi diversi quando neanche si conoscevano i segni dell'alfabeto 'protocananaico' (segni in mix) e tanto meno l'uso di esso? Come è possibile, soprattutto, che un falsario abbia scritto la formula 'nul -ag ( toro della luce) presente ormai in decine di documenti, quella formula  che a noi oggi (oggi però) dice essere il nome stesso del nuraghe? Ne consegue che il ciondolo lapideo è autentico per quanto riguarda la scritta e che la voce shrdn con il suo esatto significato di 'signore giudice' è attribuibile alla divinità, allo 'ab ( 'padre' che oggi sappiamo essere yh, yhw, yhwh). Ne consegue anche, ora che sappiamo dai sigilli bronzei di Tzricotu essere i Giganti di Monte 'e Prama figli prediletti della divinità, che shrdn erano anche essi. Signori giudici erano essi in terra come il loro padre lo era in cielo. Come si fa allora dalle non poche, dalle forti  testimonianze documentarie succitate, compresa questa del ciondolo di Pranu Antas, a negare che gli  Shrdn  erano i Sardi di Sardegna dell'età del bronzo finale e del primo ferro?

Sì, davvero assurdo davvero ridicolo!


Prof. Gigi Sanna, storico, docente, epigrafista, autore in ambito archeologico e letterario, di diverse pubblicazioni sull'Antica Civiltà Sarda


Sanna Ciondolo Pranu Antas


Maldalchimia.blogspot.com




Nessun commento:

Posta un commento