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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, novembre 30, 2021

💚Statuina Oannes neo-sumera

 Statuina in terracotta neo-sumera, proveniente dalla Mesopotamia, nella zona del Nippur, risalente al 2100-2000 a.C.

È una statuina molto particolare, di tipologia accadica, simile a quelle della III Dinastia di Ur(2334-2004 a.C.).

La statuina mi sembra un ibrido tra un Oannes(sembra con la testa dentro la bocca di un pesce) e un Apkalli. 

Oannes era un  essere a metà strada tra uomo e pesce. Questi , emerso un giorno dal Mar Eritreo, inizia un’opera di civilizzazione delle popolazioni caldee. Siamo intorno agli anni 3000 o 4000 a.C. e le popolazioni del luogo hanno solo conoscenze rudimentali( o forse le avevano ma le hanno perse) su agricoltura, astronomia, matematica e le scienze in generale.

Si narra così che la creatura di nome Oannes al sorgere del sole arrivasse dal mare e si intrattenesse per tutta la durata della giornata, ma senza mangiare, con gli uomini. Al calar della sera, si ritirava nelle acque. 

Egli aveva due teste: quella d’uomo era situato sotto quella di pesce. Alla sua coda erano uniti due piedi d’uomo del quale aveva la voce e la parola"

Sugli Apkalli si può dire che erano esseri semidivini, metà uomini e metà pesci o, nel periodo neoassiro, uomini-aquile, emersi dall’Apsû, l’abisso primordiale, inviati dal dio Enki (Ea in lingua accadica) per insegnare agli uomini i Me, ovvero le arti, i mestieri, il codice morale ed in generale i princìpi universali della civiltà. Apkallu sono chiamati anche i sette Saggi consiglieri dei re antidiluviani.

Erano sottoposti gerarchicamente agli Dei superiori, noti con il termine sumerico Anunna(ki), reso in accadico con Anunnakkū, o, occasionalmente con Anukkū o Enunnakkū.

In generale il nome indica o un gruppo consistente di divinità, sia celesti sia infere, o le sette divinità maggiori che decidono i destini, sia dei vivi che dei morti. Nel mito della discesa agli Inferi di Ištar, il termine è usato nel doppio senso, grandi dèi celesti e grandi dèi degli Inferi.

Questa statuina, che rappresenta  chiaramente una Dea Madre, ha fattezze femminili, poiché presenta i seni, esposti e presi tra le mani in segno di nutrimento, e un triangolo pubico ostentato senza pudore. 

Sul collo presenta quelle che potrebbero essere delle ali, e il viso ha chiaramente delle fattezze da uccello, da aquila, con un becco ben pronunciato, in ombra, al di sotto di quella che è inequivocabilmente una testa di pesce, poiché si vede un occhio laterale.

Testa di pesce, o, nello specifico, di balena.

Balena, in arabo, si dice "Nun".

Nun che è anche il Sacro Archetipo Ebraico 14, la Nun, con funzione trasformazione, legata all'acqua e al "Pesce/Mandorla" Mistica della Vesica Piscis, poiché la trasformazione può avvenire solo se le polarità, maschile e femminile, sono in equilibrio.

Ma Nun e Nunet erano anche la coppia di divinità cosmogoniche legate alla creazione delle acque primordiali del Caos. 

Ma "Nun", in inglese, significa anche "suora".

La suora, che non è altro che un essere divinizzato, che è giunta alla divinizzazione attraverso l'equilibrio delle due polarità, maschile e femminile, ma anche cielo(maschile), rappresentato dall'aquila, e mare(femminile), rappresentato dalla balena.

Equilibrio che prelude ad una trasformazione che può avvenire solo nel ventre della Balena, come nella storia di Giona e la balena, dove Giona viene richiamato da Dio, nel III secolo a. C, a convertire all'ebraismo, la città assira di Ninive, città di perdizione nel peccato.

Solo dopo tre giorni nel ventre della balena(si imbarco' per sfuggire al suo compito), dopo un processo di depurazione e trasformazione alchemica, dopo che avrà bevuto "le sue stesse acque"(la stessa dinamica alchemica verrà riprodotta per la passione di Cristo, fino alla sua resurrezione, e completa divinizzazione) riesce ad assolvere al suo compito e a recarsi a Ninive.

Notare come Ninive sia, nella radice, simile a Nun, e che sia anche la radice della Dea Ninḫursaĝ (detta anche Ki o Aruru), che  presso i Sumeri rappresentava la Terra, e formava con il dio An la montagna cosmica An-Ki.

Probabilmente questa è una rappresentazione della primordiale Dea NinḫursaĝN, rappresentata in seguito, anche come Ninmah, la "Signora maestosa", la dea che plasmò gli uomini dall'argilla. Tutti i diversi attributi della dea Ninḫursaĝ/Ki sottolineano la sua natura di Madre Terra, generatrice di vita. 

Una Dea che ha fattezze simile a questa, ma questa è maggiormente primordiale, perché rivela quella che poi resterà come icona, fino ai giorni nostri.

Una Nun, una suora, con un velo in testa, che non è altro che la bocca della Balena Nun che rappresenta la trasformazione alchemica.

Osservate la testa. Non sembra un velo?

Velo che ha accompagnato le prime Madonne, fino ad arrivare alle suore, che ancora lo portano.

Perché nella "Balena /pesce", che ha in sé le due polarità Nun(acqua) e Nur(fuoco), maschile e femminile, come li hanno esattamente i nostri Nuraghi sardi che sono vuoto e pieno, ombra e luce, fallo e grembo, solo nelle acque amniotiche e gestazionale, si può attivare la trasformazione Alchemica e diventare esseri divinizzati, potenti, che sanno governare cielo e mare, l'uno, specchio dell'altro,  complementari, come il pesce e la Mandorla Mistica della Vesica Piscis.

Qualsiasi Madonna o Suora con un velo in testa, che risale a questa "balena alchemica archetipale", in grado di portare consapevolezza ed evoluzione, riproduce l'icona della Vesica Piscis, come già avevo scritto in precedenza in un mio post(https://maldalchimia.blogspot.com/2021/03/la-perfezione-della-vesica-piscis-nel.html?m=0) 

Una statuina straordinaria, archetipale, ricca di simbolismo e misticismo


Tiziana Fenu

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Statuina Oannes neo-sumera



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