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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, novembre 30, 2021

💚Venere Cicladica

 Piccola Venere proveniente dalle isole Cicladi, in Grecia, risalente al 3200/2000 a.C.

Sono statuine legate al concetto di fertilità, e ad un uso di tipo ritualistico, visto che furono riprodotte con la stessa firma standardizzata per più di 5 secoli.

La maggior parte di esse proviene da tombe, quindi si suppone un uso ritualistico funerario.

L'impronta stilistica estremamente pulita, essenziale, la gestualità composta, fanno di esse delle portavoci di una certa dimensione trascendentale, legata alla dimensione dopo la morte, e al concetto di "nascita/rinascita".

In questa statuina in particolare, vediamo una forma plastica e una volumetria estremamente concentrata.

Le braccia, le cui mani, non si capisce bene se siano unite vicine all'altezza delle ginocchia o se siano tenute lungo i fianchi, o tenute piegate sotto il seno, formano un triangolo con il vertice verso il basso, che richiama il pube femminile.

A tal proposito, avevo già spiegato come le mani, o braccia, sul ventre, o sotto il seno, indichino il potere creativo del plesso solare, degli esseri umani divinizzati, nel senso, consapevoli della loro natura divina. 

Sembrano formare anche una A rovesciata.

La A di Atlantide?

La A, stilizzazione della protome taurina?

Un'energia Mascolina sovrapposta a quella femminile.

Perché se anche sono rappresentazioni femminili(le statuine cicladiche sono tutte per lo più femminili) presentano anche un'energia maschile.

I seni appena abbozzati, il setto nasale verticale senza arcata sopraciliare.

Un elemento verticale mascolino che si accompagna e complementa con la circolarità femminile del volto.

Volto che è privo di occhi, sublimato da una concettualita essenziale di quel misticismo che dà loro un imprinting energetico di forte spiritualità, di stato meditativo, di ascesa verso il Divino.

Non necessitano di occhi. Vedono oltre.

Sono esse stesse simbolo di una dimensione ultraterrena. 

Una statuina stupenda, che tradisce, nelle sottili righe orizzontali, ma un po' di sbieco, un'attenzione al particolare "umano", sottointendendo al fattore della pelle che cede in gravidanza, e quindi ad un ventre con delle morbide "pieghe", come dopo una gestazione.

La gestazione della rinascita dopo la morte. Trovo questo particolare di una bellezza unica, perché incasella queste statuine in una dimensione "umana", nonostante la loro Valenza simbolica trascendentale. 

Accompagnatrici nel mondo dei morti, ma anche premurose piccole Dee Madri, veicolo di rinascita, poiché hanno in sé la sinergia degli opposti, unico vero spin creativo, poiché senza la sinergia degli opposti, niente si crea e niente si trasmuta.


Tiziana Fenu

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Venere cicladica



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