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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

venerdì, novembre 26, 2021

💙Dai Sanculotti..

 Dai Sanculotti ai Tampculotti, è un attimo.

Si gioca ancora sul Metalinguaggio.

Come è stato fin dall'inizio.

L'ultima trovata è ammantare di ridicolo e di umiliazione e di energia negativa, una figura storica,, come quella dei Sanculotti, che hanno fatto la storia della Rivoluzione Francese.

"Sostanzialmente erano artigiani e bottegai, nonché operai e salariati. Non una classe sociale dunque, ma più che altro una sorta di coalizione di forze eterogenee che si trovarono unite, nella lotta rivoluzionaria, ai gruppi della media ed alta borghesia. Si comprendono facilmente, perciò, le contraddizioni e i conflitti di interesse sorti tra chi disponeva solo del proprio salario e chi per contro possedeva i mezzi di produzione. Letteralmente, i Sanculotti erano coloro che non portano le culottes, i tipici pantaloni sotto il ginocchio regolarmente indossati dalla nobiltà e dall’alta borghesia durante l’Ancien Régime. Il nome indica, durante la Rivoluzione francese, i “patrioti”, cioè i più radicali tra i partigiani della rivoluzione a partire dal 1791, soprattutto a Parigi.

Il diverso abbigliamento adottato dai “patrioti” – soprattutto piccoli commercianti, impiegati, artigiani e operai – costituiva la precisa volontà di distinguersi dalle classi agiate, sottolineando i differenti obiettivi politici che li distanziavano tanto dai contro-rivoluzionari quanto dai più moderati sostenitori della Rivoluzione.

La sanculotteria non costituiva dunque una classe, né il movimento popolare un partito di classe. Questi formarono una coalizione che spiegò una forze irresistibile contro l’aristocrazia

[...] Le necessità della lotta rivoluzionaria avevano saldato l’unità della sanculotteria e respinto in secondo piano i contrasti d’interesse che mettevano l’un contro l’altro i vari gruppi componenti; ma quei contrasti non erano per questo eliminati.

Eterogenei per estrazione sociale, dunque, ai Sanculotti mancava una vera e propria coscienza di classe.

[...] l'episodio che segnò l'inizio della Rivoluzione fu però la presa della Bastiglia il 14 luglio, insorgendo contro il regime feudale e abolendolo il 4 agosto, a cui segui la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 26 agosto 1789"


Metalinguaggio

Metauniverso

Meta

Metà.

L'intenzione, non è, come da etimologia, amplificare il valore, il simbolismo, le possibilità di parole, dimensioni e concetti, nonché degli stessi Umani.

Ma, al contrario, arginarne le possibilità, le occasioni di crescita. 

Da "meta", a metà, è un attimo.

Ci si ritrova come ibridi. Depredati anche dai nostri fondamentali diritti.

Schedati, relegati, controllati.

"Tamponati" e "sanculizzati" in nome dell'aberrazione.

Anche la semplice gestualità del porgere la nostra parte più intima e simbolica(perché vi è proprio tutta una dietrologia sociale e antropologica sul concetto in questione), è veramente la più bassa delle umiliazioni che si possano infliggere.

Il Metalinguaggio, in questo caso, parla chiaro.

Mi chiedo sino a che punto siamo disposti a porgerlo.

Intimità significa anche difendere ciò che abbiamo di più sacro: la nostra Dignità.

E Dignità significa proteggere la nostra Essenza, la nostra Luce.

Dopo gli ultimi aberranti sdoganamenti, legalizzazioni e non approvazioni che assottigliano ancora di più il concetto di dignità e protezione, di cui lo stato dovrebbe essere garante, dopo le palesi e paradossali prese per i fondelli, ridicole, illogiche, grottesche, ostentare senza pudore, dopo aver disturbato e inficiato la pineale per oltre un anno e mezzo, ecco che ora cercano direttamente il Luz, la sede dell'Anima, la sede del contatto con il Divino, il nostro GPS, la kundalini, alla base dell'osso sacro, del coccige.

Violare la materia per arrivare allo Spirito.

I carnefici possono esistere solo sino a che  trovano vittime disposte ad esserlo.

E chi è già nel metauniverso del torpore, senza energie, incominci ad unire i puntini.

A prendere le distanze.

Ad osservare da un passo indietro.

Che da troppo vicino, si perde la cognizione.


Tiziana Fenu

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Dai Sanculotti




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