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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

domenica, novembre 28, 2021

💛Zucca/croccoriga

 Dal mio post "Radici della tradizione de "Is Animeddas" nella tradizione sarda"(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/10/radici-della-tradizione-de-is-animeddas.html) 


"E, legato alla simbologia della zucca come un cranio, vi era un rito, sia in Sardegna che in Corsica: cioè quello prendere i crani dal cimitero per far piovere,  e il cranio in seguito venne sostituito da una zucca intagliata.

Ed è per questo motivo che la zucca, e quindi il culto dei morti, in un certo senso è legato anche al dio Maimone, al dio della pioggia. "


La parola sarda" scroccorigau", derivante dal nome "croccoriga/croccorighedda" (zucca/zucchina), è una parola che indica una bocciatura a scuola, o più in generale, ad un esame.

Questo termine, legato alla zucca, lo lega concettualmente al fatto che la zucca abbia sostituito il cranio vuoto per assicurare fertilità e produttività nei campi.

Quindi "scroccorigau", rimanda metaforicamente al concetto dell'essere stati improduttivi e non fertili, come una zucca vuota, inutile.

Come un teschio senza più cervello.

È abituale anche il modo di dire, in italiano, "zuccone/a" per chi non eccelle in scaltrezza o viene bocciato agli esami.

Modi di dire, che  risalgono a questo antico rito sardo della "croccoriga", della zucca, intesa come un teschio "senza cervello".


Tiziana Fenu

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Zucca croccoriga



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