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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, aprile 26, 2022

💛Costume Ittiri, e Gigante

 La Iod di un Sacro Guerriero e una Regina. 


Immagini a confronto. 

Sa buttoniera del costume di Ittiri ( provincia di Sassari) e la protezione dell'avambraccio dell'Arciere di uno dei Giganti di Mont'e Prama. 

Stessa struttura. 


Stessa decorazione con 10 scanalature, nel costume di Ittiri, impreziosite da dieci elementi decorativi, i 10 doppi bottoni sardi, con chiaro riferimento beneaugurante alla fertilità e riproduttivita'. 

Un chiaro simbolo, veicolo di un messaggio più importante, che contraddistingue una Stirpe, un'appartenenza regale. 


Il 10 delle 10 scanalature, rappresentano  il Decimo Archetipo Ebraico Iod. 

Quella Y che abbiamo visto più e più volte, come simbolo Regale di Divinità Solare, e di "impianto triadico" a tre punti triangolari, che rappresenta la Sacra Creazione.


Come i nuraghi trilobati più importanti, il Santu Antine, e il Nuraghe Losa, dei Nuraghi Sacri, dei luoghi di Culto, a pianta triangolare. 

Lo Iod è il perno sul quale si snoda la creazione, perché è sinergia di maschile e femminile insieme.


Il 10. 

Il bastone e il cerchio, maschile e femminile che si uniscono per creare.

Perché lo Iod è il Principio Creativo Primo. 

È la mano che crea, la mano chiusa a pugno, la forza. 

In Egiziano è rappresentato come un giunco fiorito, come la stessa esistenza che sboccia. 

È la prima lettera del tetragramma divino

YHWH, l'essere assoluto.

Quello stesso YHW, come divinità creatrice della nostra Antica Civiltà Sarda, di cui si trovano tracce in reperti e nei Giganti di Mont'e Prama. 


Pugno chiuso, mano chiusa, come i terminali dei raggi solari di Aton, la divinità solare, rappresentati nel tempio di Amenofi IV, che benedicono e danno forza al faraone e a sua moglie Nefertiti.


Perché la Iod  ha la funzione "concentrazione", l'irradiazione dell' Assoluto, tutto concentrato in una lettera piccolissima, la più piccola dell'alfabeto. 

È il punto centrale della ciclicità del tempo. 

L' idea primaria che si incarna nella Forma, in un centro di rotazione, creativo.


Immagino quale straordinario simbolismo potesse avere, carico di tutta questa forza ed energia, questo "bracciolo di protezione" di questo arciere di Mont'e Prama. 

L 'avambraccio, e la forza del polso, la stabilità di entrambi, sono importantissimi per prendere bene la mira. 

Dalla forza e stabilità dell'avambraccio, dipende tutta l'energia del tiro, e tutta la traiettoria. 

Corrisponde al punto zero necessario alla creazione.


È la piattaforma della creazione. 

Il fondamento eterico di ogni realizzazione materica. 

Un centro. 

Un punto. 


Come lo è anche l'Aleph, il primo archetipo, del quale ho parlato più volte, che parte dalla svastica solare, come centro di irradiazione, e poi si sviluppa in grafismo di  testa di Toro, e di lettera "A". 

Sempre un Simbolo Solare, la perfezione originaria, quella dell'Aleph, dell' Uno Assoluto, che poi si concretizza nella materia, tramite la Iod, la Y, la divinità solare, l' Essenza Divina Manifestata.


Quale migliore simbolismo, di forza e regalità, avere sull'avambraccio una protezione con i simboli, i dieci solchi, della regalità, della divinità solare, creatrice, manifestata.


La figura geometrica che rappresenta il 10, è il decagono ed è considerata sacra, insieme al numero dieci, perché il lato del decagono regolare, inscritto in una circonferenza, è la sezione aurea del raggio. 

Sezione aurea che troviamo ovunque in natura, e che corrisponde al numero 1,618

É la proporzione divina, il numero aureo, la sezione aurea, composta da una precisa frequenza di Fibonacci, che si auto-rigenera all' infinito, la genesi permanente. 

La Iod, è la stessa Aleph, ma in una Ottava superiore. 

Dieci solchi come i dieci Comandamenti


E rappresenta anche la perfezione della Tetrakys, la disposizione geometrica triangolare dei numeri dall' uno al dieci, come ho spiegato altre volte, dove

-il vertice rappresenta il Fuoco(la compiutezza),

-il secondo livello, con due punti, l'aria (la dualità, i complementari maschile e femminile), - il terzo livello l'acqua, la creazione, con tre punti, il grembo, il liquido amniotico,

e il quarto livello la terra, la materia, la struttura.


È la perfezione dello spazio /tempo circolare, il regno del Divino Manifestato, le dieci Sephirah della Manifestazione divina nell'albero della vita, dove la Decima, è chiamata Regina. 

Come avevo già scritto nel post sulle Yule, sul solstizio d'inverno, il 21 dicembre. 


E non poteva che essere una Regina, a raccogliere, e a custodire l'eredità di un simbolo così importante come lo Iod, la Y della regalità Sarda. 

Il simbolo della Sacra Stirpe. 

La Regina rappresentata con il costume di Ittiri, con quell'avambraccio di manica, finemente decorato, con 10 solchi paralleli, esattamente come quelli nell'avambraccio del Gigante Arciere.

L' Uomo divinizzato, rappresentato da questo Eroe Guerriero, e la Donna Divinizzata, rappresentata da questa Donna, che porta nel suo costume, come un fregio Regale, il simbolo della Forza creativa, della divinità che si fa materia, concepimento, grembo, in quei 10 bottoni maestosi, simbolo della perfezione della creazione. 

Una promessa che si rinnova. 

Un simbolismo che viene raccolto, custodito ed enfatizzato ancora di più, dalla bellezza di un'altra arte nobile che fece della nostra isola il vanto dell'antica Tartesso, l'isola dei metalli, l'arte della metallurgia, dell'oreficeria.


Una Regina, quella di Ittiri, che esibisce 10 maestosi grembi, dieci splendidi bottoni sardi, segno di creazione, di sinergia degli opposti.


Perché proprio Ittiri, e non un altro costume, di un'altro paese? 

Perché Ittiri, ha la stessa radice "itti-", di "ittico" che riguarda i pesci. 

Quell' ikhthys del pesce mistico che si forma nella Vesica Piscis, e che viene chiamato anche Mandorla Mistica, e che rappresenta l'unione del Maschile e del Femminile, lo stesso numero 10.

E quando il maschile e il femminile di incontrano, creano.

E a distanza di tremila anni, il Sacro Maschile e il Sacro Femminile, si incontrano ancora, manifestato attraverso quel simbolo "de sa buttoniera" sarda, i dieci bottoni, esibiti con fierezza, regalità e dolcezza, come solo una donna sarda sa fare. 

Memore del suo Sacro Arciere Guerriero. 


Tiziana Fenu

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(foto del particolare del costume di Ittiri di Alessandra Garau)

Costume Ittiri












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