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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, aprile 12, 2022

💚Veneri sito Roc-aux-Sorciers

 Questo bassorilievo mostra in primo piano un foro preesistente che è stato incorporato nella rappresentazione di una vulva, che fa parte del cosidetto "pannello delle figure di Venere", raffigurate con proporzioni naturali, nel sito Roc-aux-Sorciers, un sito di riparo rupestre risalente al Paleolitico superiore. 

Siamo nel periodo culturale del Medio Magdaleniano, del 14.000 aC circa, reso famoso da queste incisioni murali in rilievo, che si trova nel comune francese di Angles-sur-l'Anglin, a Vienne. Viene chiamato "Roccia degli stregoni" 

Foto: Ralph Frenken 2015

 Fonte: Esposizione, Centro di interpretazione del fregio magdaleniano di Roc-aux-Sorciers

(https://www-donsmaps-com.translate.goog/rocauxsorciers.html?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it) 


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In senso archetipale, la donna, l'utero, corrisponde alla grotta, considerato come luogo alchemico di trasformazione, di celebrazione. Di riparo, indubbiamente. Ma l'uomo primitivo si spostava, se voleva sopravvivere, quindi, grotta non è sinonimo di abitazione stabile. 

La Grotta ha il significato simbolico dell'utero, e il triangolo con il vertice verso il basso, che rappresenta il pube femminile e anche l'elemento acqua, per quanto abbia nella sua controparte maschile, il triangolo con il vertice verso l'alto, che rappresenta il fuoco, visto nell'insieme, forma un rombo che rappresenta la vagina, e anche, ruotandolo, è un quadrato che rappresenta Madre Terra, con i suoi 4 elementi e punti cardinali. 

Siamo sempre lì. Nell'identificazione "Madre Terra/Utero - vagina". 

Gli stessi ingressi delle nostre Domus de Janas in Sardegna, sono quadrati. 

Come sono quadrati, i fori alla base delle centrali stele centinate delle Tombe dei Giganti. 

Perché la potenza maschile del Sole, deve fecondare la terra, per la guarigione/rinascita, attraverso l'ingresso quadrato vaginale, terreno,  e creare la rinascita nel grembo di Madre Terra. 

Moltissime Dee, o Veneri preistoriche, sono fatte a forma di losanga. Anche capovolgendole, la forma è quella, romboidale, uterina, legata a Madre Terra. 

È stato, più in là, nel tempo, che la "parte superiore" della losanga uterina, verrà a rappresentare l'elemento fuoco, maschile, del triangolo con il vertice verso l'alto. 

Ma fuoco e acqua, inizialmente, erano le stesse due rappresentazioni complementari dell'energia femminile. 

Nei testi tantrici si parla della donna come portatrice dell'energia drl Fuoco. 

Le stesse tecniche amorose, della dottrina delle vibrazioni drl Kamasutra, come descrive il Maestro  Paolo Proietti, nel suo libro "La Danza degli Dei", sono state rivelate da una Dea, ad un uomo, in una grotta, nel 1500 aC

"Secondo la leggenda il Kāmasūtra sarebbe stato rivelato a Vātsyāyana dalla Dea Kāmākhyā (più o meno “colei che dichiara l’Amore”) che gli sarebbe apparsa mentre era in meditazione in una grotta sulle alture di Garo nel Nord Est dell’India. Cerchiamo di immaginarci la scena: un asceta prende rifugio in una grotta, medita, digiuna e invoca la Dea. Finalmente, dopo mesi o addirittura anni di fervente preghiera, questa appare e gli detta un manuale di tecniche sessuali…[...] "

Lo scrive anche nel suo testo" il Fuoco e la Luna"

"Il Fuoco è una “forma” della Dea suprema, detta anche Śakti, Kuṇḍalinī, Durgā o Bhagavatī, e rappresenta l'energia attiva, il “soggetto che conosce” (o “che gode”, conoscenza e godimento sono sinonimi nel tantrismo) senza il quale, di fatto, non potrebbero esistere né Sole né Luna.

[...]  Eppure non c’è possibilità di equivoco, tutta l'iconografia legata a Śiva ci parla della sua natura "lunare": Ha la pelle bluastra, un spicchio d’argento trai capelli, gli zampilla acqua dalla testa (la Luna influenza le maree) vive trai ghiacci (la luce lunare non riscalda) e quando non balla o medita, giace cadavere, bianco come la neve, sotto la sua Sposa (il Fuoco!) che cerca di rianimarlo. Śiva è la Luna, e, cosa per noi ancora più strana, in qualità di maschio, nel Sesso Sacro, interpreta il ruolo, passivo, dell’oggetto di godimento."


Questo per dire, come l'energia femminile, ha in sé le due polarità, quelle dell'acqua e del fuoco. 

Sono le stesse energie, gli stessi elementi di Madre Terra, della dura roccia, delle grotte, del cuore della Terra. 

Del Magma incandescente che nasce nelle sue viscere, e che erutta dai vulcani, e le acque sotterranee che si sgorgano dalle sue cristalline sorgenti d'acqua. 

L'acqua come liquido amniotico che veicola la memoria di una Umanità che all'inizio dei tempi fu forgiata con il fuoco dell'Intelletto, ad immagine e somiglianza di Dio, e che quindi era unita monadica di acqua e fuoco, di umano e divino. 

Fino a che l'umanità non ha iniziato a distinguere, a dividere, a dimenticare, a non considerare la donna, e Madre Terra, come unità primigenie, alle quali dobbiamo tutto il nostro potere creativo. 

È nelle grotte, nelle frequenze armoniche delle sue vibrazioni energetiche, che si sviluppano le maggiori frequenze vibrazionale guaritrici, terapeutiche. 

È nella vagina di una donna, che si guarisce, in senso alchemico, quando ci si rapporta all'energia femminile, nel giusto modo e si consente di essere accolti, inglobati, e lasciati trasformare dal fuoco alchemico dell'athanor condiviso. 

In questa immagine, vi è tutta la Sacralità di millenni di parole e speculazioni filosofiche, antropologiche, sociali, esoteriche, in proposito. 


Tiziana Fenu 

©®Diritti intellettuali riservati 

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Veneri sito Roc-aux-Sorciers




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