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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, aprile 12, 2022

💙La Pasqua, esotericamente..

 La Pasqua, esotericamente, indica quel momento in cui il "Seme", piantato nel Solstizio Invernale, e tenuto all'oscuro, imprigionato nella materia, può finalmente risorgere e germogliare, morendo a sé stesso, al proprio Ego e chiusura, e lasciando agire in sé la forza solare dell'Energia Vitale. 

Si celebra il trionfo della luce sul buio, della luce sulla morte. 

Nasciamo, alchemicamente, in un concepimento che simboleggia la perfezione. 

Prima della fase della divisione. 

La mitosi. Dove il mito, il Divino, si amalgama all'umano. 

In quell'involucro aureo, che è l'Archetipo della perfezione, la cellula primaria, l'uovo fecondato, simbolo di quella potenza intimamente e ancestralmente connaturata nella Donna, nella Natura, nel Caos primordiale, in quel Mistero insondabile, che è perfezione anche nella forma, sublimazione massima, dello stesso concetto di vita. 

In Egitto, l'uovo era consacrato a Iside, simbolo di Matrice generatrice immortale. 

Un uovo deposto da Seb, il Dio del Tempo e della Terra che depone un uovo, o l'Universo, nel KHOOM, l'acqua dello spazio, il principio femminile astratto. 

Perché nelle antiche civiltà primordiali, come l'antica Lemuria, tutti gli esseri umani erano ermafroditi, e mestruavano. 

La parte femminile veniva ovulata e gli ovuli erano già fecondati dal principio maschile, perché questi esseri avevano tutti, dentro di sé, gli aspetti maschili e femminili. L'umanità si riproduceva per mezzo del sistema di ovulazione e fecondazione interna, che è lo stesso sistema degli uccelli.

La creatura si formava nell'uovo e dopo un certo tempo, rompeva il guscio d'uovo e prendeva vita, indistintamente nutrito da Padre e Madre. 

Quando l'umanità si è separata in sessi opposti, tutto è cambiato. 

L' uovo è stato rilasciato dall'ovaio, senza fecondazione, perché il principio maschile si era separato da quello femminile. Quindi, è stato necessario collaborare per creare. 

I Kumara(re divini) dirigevano quelle pratiche mistiche.

Ma ognuno può essere Kumari di se stesso.

Un residuo di queste antiche memorie è rimasto in Nepal, dove si celebra ancora il culto della Dea vivente degli Hindu,  la Kumari, la Dea Vergine, personificata da una bambina che viene selezionata  in qualunque momento della sua vita, dallo svezzamento alla pubertà. 

Una Dea Vivente che verrà detronizzata all'arrivo della prima mestruazione o di una qualsiasi perdita di sangue. 

Culto controverso per la durezza dell'iniziazione e dello stile di vita, ma che indica comunque l'importanza del mantenersi puri, per far si che la divinità si manifesti attraverso l'Umano. 

Il sangue versato è il simbolo di questa perdita, quando ci disconnettiamo dal nostro divino interiore. 

È rimasto come stigma. 

Cristo sulla Croce, versa sangue da meridiani energetici che indicano il punto di contatto con il Divino. 

Il centro del palmo della mano, il Laogong, è il punto di "Fuoco del Fuoco", detto anche "il Palazzo del lavoro", il punto di contatto con il sovrannaturale. È collegato con il sesto chakra Anja, il quale, a sua volta, è collegato al terzo occhio. Il nostro stato di coscienza, di consapevolezza. 

Anche i piedi trafitti dai chiodi, sono un centro energetico importante. 

Viene chiamato "Xiangu", la Fossa della valle", e impedisce di "vedere", oltre ciò che sta accadendo. Per questo motivo il grido di dolore, di separazione apparente verso il Padre "Perché mi hai abbandonato?"

E infine, l'ultima ferita, quella sul costato destro, il lato dell'energia maschile, che arriva, con la punta della lancia, fino al cuore. 

Un punto chiamato "sigillo dello Shen", della consacrazione divina, anche se è stata inferta, appena dopo aver esalato l'ultimo respiro. 

Sono questi i tre nodi energetici, che poi diventano cinque(le due mani, i due piedi, il sesto chakra, ottenebrato anche dalla corona di spine, sanguinante, e il cuore al centro), come un pentacolo sacro. 

E il pentacolo è il simbolo del Femminino, l'accoglienza, la fecondità, la potenza creativa. 

Ogni volta che rilasciamo sangue, mestruo, non fecondato dalle nostre stesse intenzioni, dalla nostra sinergia mascolina e femminina in cooperazione, non creiamo. 

Moriamo. 

La connessione è Interna, non dipende dalle circostanze esterne

Perdiamo energia dai nostri punti energetici più importanti. 

La mente intuitiva, per vedere oltre, per capire oltre l'apparenza, per manifestarci al meglio. 

Le mani per ricevere e per dare. Per fare, per creare, per mandare baci.

Per accarezzare, per asciugare lacrime. 

I piedi per avere passi sicuri nel mondo, per non vacillare, per non perdere l'orientamento nonostante le tempeste. 

E il Cuore, il Benedetto Cuore, che coordina gli altri quattro, per fare ciò per cui è stato destinato: Amare. 

Amare, amare, amare. 

Amare e trasmutare continuamente, affinché quella punta di lancia, che ha trafitto il fegato, che è sulla nostra parte destra, non si trasformi in livore che avvelena anche il cuore. 

Il fegato è l'organo dove si accumula la nostra rabbia, il nostro rancore, la nostra invidia, il nostro livore. Tutti i nostri nodi di paragone verso l'altro, in negativo. 

"Fegato", in inglese, si dice "liver". 

Sembra un'estensione della parola "live", vita, il suo opposto. 

Perché chi serba rancore, non vive, muore nell'odio, che lo consuma, cannibalizzando sé stesso. 

"Liver/lover" 

Da "colui che odia" a "colui che ama". 

A colui che crea nodi d'amore. 

È questo, nel nostro piccolo, ciò a cui siamo stati chiamati. 

A creare nodi d'amore, per noi stessi, per ciò che siamo, per i nostri talenti e le nostre sgangheratezze, per i nostri limiti e le nostre meraviglie. 

E a creare griglie di energia pura, che tengano uniti gli umani. 

Reti di sicurezza, se dovessero vacillare e perdere l'equilibrio. 

Reti di connessioni, di recupero. 

Di protezione. 

Di energia che va molto, molto più veloce di qualsiasi 5G impiantato in cima al deretano del mondo, come un foruncolo purulento. 

Siamo molto oltre questo. 

Siamo dei linfociti viventi, linfa vitale per questo ecosistema vivente. 

I linfociti sono i globuli bianchi. 

La purezza. Cangianti come perle di fiume, nel quale niente stagna. 

Il nostro antibatterico naturale. 

Pura e bianca come la colomba. 

Quella colomba, che esotericamente è la Shekinah, il Divino Femminile che si fa Forma per consentire al Divino Mascolino di Manifestarsi. 

Imprescindibili l'uno dall'altra. Le nostre due polarità.

Come due ali dello stesso volo


Tiziana Fenu

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La Pasqua, esotericamente..



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