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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

mercoledì, aprile 13, 2022

💜Culto degli Dei

 Culto degli dei.


Gli dei richiedono ai fedeli di compiere in loro onore determinate funzioni. Forse l’esempio più singolare al riguardo ci viene dal cerimoniale di toilette nell’antico Egitto. Ogni mattina l’immagine sacra veniva aspersa, incensata, unta, vestita e incoronata. Oggigiorno, cerimonie molto simili si svolgono nei templi induisti, dove le immagini vengono rinfrescate con acqua nella stagione calda, unte, rivestite con abiti magnifici e inghirlandate. Durante il giorno si usava rallegrarle con rappresentazioni delle devadāsī, le danzatrici del tempio. La notte, poi, vengono portate in processione ai loro letti. Si possono anche fornire di cibo, dal semplice dono di grano nel villaggio africano fino alle ecatombi della Grecia antica. Altra forma normale di culto è il sacrificio, che può andare da un semplice colombo, o un piccione, fino a una vittima umana, dalle primizie del raccolto al pane azzimo. Funzioni positive e negative. I motivi di queste funzioni possono essere diversi: talvolta sono dovuti alla preoccupazione di provvedere al sostentamento, tal altra servono a stabilire una comunione, a propiziare, a cercare favori. Le funzioni diventano ora reciproche: dal servizio divino ci si aspetta una risposta degli dei per ciò che riguarda i bisogni umani. Due esempi, fra i molti, basteranno a illustrarlo. Poiché il tempio è una dimora divina, entrare nei suoi recinti significa venire alla presenza del dio e trovarsi così sotto la sua protezione. Come luogo sacro, l’edificio è inviolabile, e nessuno può venirne espulso con la forza; farlo sarebbe sacrilegio: chi si trova all’interno dell’area sacra, infatti, viene parzialmente investito della sacralità che vi è insita e nessuno può toccarlo fintantoché non ne esca. Questa è la ragione fondamentale del diritto d’asilo, come veniva praticato nel mondo classico. Il caso più famoso fu quello di Demostene, che nel 322 a.C. cercò asilo nel tempio di Poseidone sull’isola di Calauria. In epoca postcostantiniana, quando gli edifici ecclesiastici furono considerati luoghi di speciale sacralità, alla stessa stregua dei templi pagani, il concetto di asilo fu ovviamente esteso anche ad essi. Fu, quindi, riconosciuto legalmente il diritto dei fuggiaschi a restare sotto la protezione dei loro dei e, nell’Europa occidentale, questa legge si protrasse per secoli; in Inghilterra, infatti, il diritto d’asilo fu abolito solo nel 1723. Il secondo esempio in cui gli dei adempiono a una funzione di favore nei riguardi dei loro fedeli è quello della pratica di incubazione: una pratica, cioè, intesa ad ottenere il favore divino, passando un periodo di tempo nella casa del dio, generalmente dormendoci. Il primo aspetto è medico: si vuole, cioè, ottenere una cura o una guarigione, seguendo il volere divino manifestatosi in una visione. Chi dormiva nel tempio di Ptah a Menfi riceveva in sogno oracoli terapeutici o suggerimenti di rimedi.


Tratto da "Il dizionario dei riti" di Mircea Eliade


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