Informazioni personali

La mia foto
Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

giovedì, aprile 14, 2022

💜Giornata mondiale dell'acqua

 #giornatamondialedellacqua


[...]Miti di questo tipo ci indicano l’acqua presente nel mondo fin dai tempi più antichi, anche se essi la collocano in molte circostanze diverse. 

Qualora sia periferica rispetto alla terraferma o sotterranea, l’acqua è in primo luogo un elemento significativo nell’ordine universale. Talvolta appare semplicemente come una caratteristica geografica – il mare o un fiume che definiscono la forma di una regione. 

Tuttavia c’è qualcosa in più da notare. L’acqua può essere passiva di fronte a uno spirito da essa indipendente che prende l’iniziativa esclusiva nell’atto della trasformazione. 

E in più l’acqua è misteriosamente legata alla nascita dei primi uomini o al destino di un dio che, dopo essere scomparso nelle sue profondità, rimane collegato alle tempeste o alla pioggia. 

La portata di queste differenze diventa chiara quando consideriamo resoconti più lunghi.

Alla ricerca delle origini di tutte le cose, molti popoli riferiscono come l’acqua sia apparsa nel corso di eventi cosmogonici. Queste spiegazioni si collocano in tre principali sistemi mitici. 

Secondo il primo sistema, il mondo è creato da un dio che rimane in gran misura trascendente rispetto ad esso. In questo caso l’acqua, come il mondo intero, è un prodotto dell’azione divina. Secondo i Desána dell’America meridionale, «il sole creò l’universo… creò la terra, le sue foreste e i suoi fiumi… Creò anche gli spiriti e i demoni dell’acqua» (G. Reichel-Dolmatoff, Desana. Simbolismo de los Indios Tukano del Vaùpès, Bogotá 1968, pp. 48s.). 

Un lamento africano evoca «il solo dio eterno, il creatore dell’oceano e della terra asciutta, dei pesci nel mare e delle bestie nelle foreste»

Thomas, Les religions d’Afrique noire, Paris 1969, p. 218). 

Nel secondo contesto mitico, la cosmogonia assume l’aspetto di una genealogia. Il primo antenato è una entità i cui attributi ad un tempo cosmici e divini appaiono nella proliferazione della sua discendenza. Le acque che sono poi nate da tutte le generazioni sono allora esse stesse generatrici. 

Nel sistema greco la Terra primordiale partorisce il Cielo e il Ponto, il regno del mare, costituito da acqua salata. La Terra poi si congiunge con entrambi questi principi maschili. Il primo dei figli che essa concepisce con il Cielo è Oceano, un fiume di acqua fresca, con profondi vortici; egli diventa il padre di tutte le fonti e dei fiumi. 

Così la divinità che oltrepassa il mondo rimane immanente in esso: in

un certo modo, è presente nelle acque.

[...] È tuttavia in un altro tipo di cosmogonia che l’ampiezza e la diversità delle funzioni dell’acqua diventano più comprensibili. 

Qui l’acqua simboleggia ciò che esisteva prima del dispiegarsi del processo cosmogonico, oppure lo stato del mondo nelle prime fasi della sua storia. 

Troviamo numerose variazioni su questo tema. 1. Nella sua fluidità e inafferrabilità l’acqua può suggerire l’assenza di forma, l’incorporeità e il disordine dal quale emergerà il mondo. Inerte, l’acqua non ha potere; un dio o altri esseri indipendenti dall’acqua saranno i soli agenti della creazione. 

Per esempio, nelle isole dell’Ammiragliato si narrava il racconto seguente. All’inizio, non c’era null’altro che un immenso mare; in esso nuotava un gran serpente. Cercando un luogo dove potersi fermare, egli disse: «Sorga uno scoglio». Sorse allora uno scoglio dall’acqua e diventò terraferma. La cosmogonia biblica illustra il significato dell’acqua in miti di questo genere. La Bibbia mette in relazione vari simboli, tra i quali il deserto, il vuoto e l’oscurità, l’abisso e la massa d’acqua che l’abisso contiene e sopra il quale si libra il respiro di Dio. Solo questo soffio divino ha un significato reale.

[...] I Babilonesi riconoscevano due esseri, Apsu e Tiamat, che esistevano anteriormente alla formazione del cielo e della terra. Essi erano delle acque, le cui correnti all’inizio del tempo si erano mescolate in una singola massa, e contemporaneamente erano due divinità personificate, una maschile e una femminile. La loro unione produce un’altra coppia divina, che a sua volta avrà la propria discendenza, cosicché Apsu e Tiamat diventano gli antenati di tutte le creature e, in questo senso, i primi autori del processo cosmogonico. La Grecia aveva un sistema simile, che Omero ha conservato.

[...] Dovunque si incontrino, le acque sono spesso collegate a poteri divini. Il mondo induista generalmente ritiene che esse siano delle divinità femminili. Più esplicitamente, in altri casi, sono il mare, certi fiumi e certe sorgenti ad essere considerati degli dei. Il popolo dell’India vedica, per esempio, faceva sacrifici ai fiumi. Il Tigri e l’Eufrate appaiono in un elenco di divinità ittite. I fiumi sono invocati nel giuramento omerico.


Tratto da "Il Dizionario dei Simboli" di Mircea Eliade


Maldalchimia.blogspot.com

Giornata mondiale dell'acqua


"Nascita di Venere" di Sandro Botticelli, 1485



Nessun commento:

Posta un commento