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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

lunedì, aprile 11, 2022

💛Allineamento Domus s'Incantu

 Da un video(il link lo trovate a fine post) di Janas Archeologia. 

Notate come, l'ingresso quadrato, il catino con tre anelli concentrici intorno, e la "falsa porta", sempre quadrata, siano allineati.

Questo perché, sicuramente nei periodi solstiziali, visto che tutte le Domus sono orientate verso i solstizi, il sole che entrava basso, nell'utero di Madre Terra, rappresentato dall'ingresso quadrato(quattro punti cardinali, quattro elementi naturali), fecondava l'acqua, la quale creava un riflesso ierofanico sull'altro quadrato nella parete.

Il catino colmo d'acqua, non aveva solo la simbologia dell'acqua come fonte di vita e liquido amniotico simbolico, del Grembo di Madre Terra. Aveva una precisa funzione di riverbero per la manifestazione del Divino. Era la ierofania, sulla falsa porta verticale, il fattore alchemico di trasmutazione, di manifestazione del Divino, per il passaggio nell'altra dimensione. 

"Una porta alchemica, rappresentata nelle Domus de Janas come passaggio nell'altra dimensione. 

Pare che le Domus de Janas meridionali, che stanno al Sud della Sardegna, siano orientate per lo più verso il Solstizio invernale, mentre quelle settentrionali, sono per lo più orientate verso il Solstizio estivo. 

Quasi nessuna è orientata a Nord, dove il sole non sorge, né tramonta. 

La maggior parte sono orientate ad est, verso le Pleiadi, verso la costellazione del Toro, che ingloba in sé anche le Iadi, e che, come abbiamo visto  dal mio scritto sulla simbologia delle ierofanie nei nuraghi, quindi sono legate al concetto di rinascita legato alla costellazione del Toro, rappresentata con il corno sinistro più corto"(https://maldalchimia.blogspot.com/2022/01/3112-2021-solstizio-dinverno-toro.html?m=0) 

Se usavano dell'olio, l'effetto era ancora maggiormente magnificato, enfatizzato, perché la falsa porta, rappresentava un portale, divinizzato, benedetto, per la dimensione ultraterrena.

Anche la "falsa porta" ha tre cornici, come il catino, che non è un focolare. Non veniva usato per accendere il fuoco.

Lo dimostra la semisfera interna, centrale, che è il risultato energetico del dinamismo dei tre cerchi concentrici della rinascita.

Come al centro di un labirinto, dove il Mino-tauro, ha l'opportunità di rinascere a sé stesso, e passare da Minus, a uomo completo, al T-Oro. All'essere divinizzato, all'Oro.

Era il Toro, la costellazione del Toro, con la stella Aldebaran, la tappa finale lungo la via Lattea, della rinascita dopo la morte, dopo la prova Iniziatica del passaggio, esemplificato dalla lettera T, la Tau, quella che poi sarà adottata come la croce del Cristo.

La divinizzazione, in tempi più lontani, avveniva attraverso il battesimo del Fuoco, come d'altronde lo stesso Cristo dice.

È il battesimo del Sole, attraverso il "tre", presente in questo contesto.

Perché tre erano le tappe astrali.

Le tre stelle della cintura di Orione, e le tre tappe "Sirio/cintura di Orione/Aldebaran(l'occhio del Toro)" 

Cristo stesso risorge dopo tre giorni, anche se la Pasqua è celebrata in periodo equinoziale.

Ma evidentemente, il significato originario era proprio quello della nascita solstiziale, come esemplificato anche dalla Domus de Janas Mes'e Montes, dove è presente quel catino con tre elementi e il primo abbozzo di una Sheela Na Gig sulla parete, una partoriente stilizzata(https://maldalchimia.blogspot.com/2020/12/perche-il-nostro-presepe-in-sardegna-lo.html?m=0) 

La nascita del Sol Invictus, del Sole Bambino, del defunto che rinasce a nuova vita, come un bambino, per un'altra possibilità di vita, oltre la morte.

L'allineamento "portale quadrato verticale con tre cornici/catino circolare con tre cornici/ingresso quadrato", è, non soltanto funzionale alla manifestazione della ierofania divinizzante, ma è come una "quadratura del cerchio primordiale", ancora prima dell'uomo vitruviano  di Leonardo da Vinci, nella quale si manifesta la natura divina dell'uomo.

È lo stesso allineamento dei 7 pianeti allineati, in periodo equinoziale, esemplificati dal labirinto a 7 percorsi di Benettutti, che poi sarà lo schema della Menorah ebraica.

Il Labirinto, che sta sull'asse del braccio teso di Orione, lungo la via quindi, della rinascita, lungo la via Lattea.

Lo stesso allineamento è stato riprodotto nelle Domus de Janas, in periodo solstiziale, a supplire, a compensare, la rinascita, che così può avvenire anche in periodo solstiziale, nelle Domus, senza aspettare l'allineamento equinoziale dei 7 pianeti.

Una perfetta sintonia di equilibrio, armonia e bellezza, anche tra equinozi e solstizi.

La stessa ierofania del pozzo di Santa Cristina, il 21 aprile e il 21 agosto, si verifica in due momenti solstiziali, dove il sole feconda l'acqua per manifestare l'oro, la presenza divina, che benedice il raccolto, oltre che benedire le abluzioni nel pozzo Sacro, che presenta, nella struttura, un equilibrio equinoziale, l'ingresso a Menat, a Tanit, come ho già spiegato tante volte. 

Di un popolo che aveva questa sensibilità e accortezza, per i vivi e per i morti.

Un popolo immortale, che mi fa venire i brividi solo a parlarne.

Gli occhi non mi bastano, per percepirne la profondità e l'estrema sensibilità e conoscenze.

E quanto siamo piccoli, difronte a tanta Grandezza

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Tiziana Fenu

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