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Questo sito nasce ispirato dalla Sacra Divinità dell'Ape, che mi ha amorevolmente guidata alla scoperta di ciò che è la mia Essenza, manifestazione in E come un'ape, prendo il nettare da fiori diversi tra loro, producendo del "miele-Essenza" diversificato. Ma con un filo d'Oro conduttore l'Alchimia nel creare, nell'Athanor della ricerca intima, multidimensionale, animica. E in questa Alchimia, amare le parole nella loro intima Essenza. Soprattutto quella celata. Le parole creano. Sono vibrazioni. Creano dimensioni spaziotemporali proprietà, trasversali. Che uniscono dimensioni apparentemente distanti. Azzardate. Inusuali. Sempre dinamiche Sempre. operose. Come le api. A cui devo ogni mio battito d'Ali. COPYRIGHT ©®I contenuti presenti sul blog Maldalchimia.blogspot.com, quelli scritti ed elaborati dall'autrice, Tiziana Fenu, proprietaria del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti, in qualsiasi forma, se non, riportando nome, ©®Diritti intellettuali riservati e nome del blog,

martedì, aprile 12, 2022

💙Oggi sono silenziosa..

 Oggi sono silenziosa. 

Tra le tante cose che avrei voluto dire o scrivere, poi invece quasi tutte hanno perso consistenza. 

C'è una frase del Vangelo che dice "Sia il tuo  parlare si, si; no, no. Il di più viene dal maligno" (Matteo 5,7)

Non che abbia mai sconfinato nel parlare di cose che "riguardano il maligno"...ma oggi più che mai ho sentito il valore di questa frase. 

Oggi che è l'Annunciazione, tra l'altro. 

Mi chiedevo se anche Maria sia rimasta ammutolita, inizialmente, nell'ascoltare le parole dell'Arcangelo Gabriele. 

Forse non avrebbe nemmeno avuto bisogno di rispondere. 

È diventata essa stessa la risposta. 

Esattamente in uno "spazio-tempo" in cui la divinità decide di agire e cambiare il destino degli uomini. 

Un incontro di un attimo, in cui l'eternità viene insufflata nella materia, nel cuore degli uomini. 

E il momento del tempo "opportuno" è una sorta di alchimia dove la verità dell'eterno, del divino, che è verità, si fonde con chi accoglie e diventa esso stesso verità. 

Intesa come rivelazione, ostensione, svelamento. 

Ecco allora , che la conoscenza di me, l'ho sentita oggi , come autentica solo nel momento in cui la svelo all'esterno. 

Come se non ci fosse più confine tra sostanza e apparire. 

Dove il fine è al servizio del mezzo, che è il creare, e questo fine che viene chiamato "telos" è proprio nel contempo "fine e creazione ", che si incarnano. 

Telos..come i telomeri, che creano la vita. 

Bisogna conoscere i segreti del tempo, la sequenza dei passi da fare, nel giusto ordine, ed essere comunque sicuri che, parafrasando

l'annunciazione dell'Arcangelo Gabriele a Maria, si crei identità tra enunciante ed enunciato. 

La divinità del "tempo opportuno" in Grecia era Kairos, un bel giovane che avanza rapido sui suoi talari impugnando un rasoio, segno del taglio netto tra il momento del suo comparire e quello della sua scomparsa, della cesura tra un prima ed un dopo. 

Un tempo opportuno in cui c'è il ricongiungimento e annullamento tra materia e anima, tra visibile e invisibile, tra enunciante ed enunciato, per ricomporle finalmente in dualitudini: coppie di opposti non oppositivi, che rendono manifesta l’Unità primigenia del Creato, scopo ultimo del vero senso del creare. 

Come un accordo segreto, un segreto rivelato sottovoce tra se stessi e il non ancora rivelato della materia, con la quale si è in dialogo dialettico e creativo. 

E in questo travaso, vi è una continua trasformazione tra operatore e materia, fino a percepire la pienezza del nostro essere, del nostro esistere. 

"Ex- sistere", a dir la verità.

Essere in pienezza e Presenza, al di la del tempo "opportuno" che ci è stato concesso. 

E in questo senso, in quest'ottica, si capisce in pienezza, anche il "si " di Maria all'arcangelo Gabriele. 

Quel femminino che fa coincidere la causa materiale con quella finale. 

La materia non si concede fino a che non è in grado di rivelare il potere della stessa trasmutazione che si è creata dall'incontro tra materia e spirito. 

Maria si è fatta ingravidare nella materia dallo Spirito Santo.

Il corpo che diventa davvero Anima. 

Ed è proprio in quest'ottica che oggi ho sentito intimamente l'Annunciazione.

Come un momento, il momento "opportuno', appunto, in cui il Divino chiede di poter essere ospitato ed insufflato nella Materia.

In ognuno di noi

Oggi l'Annunciazione ha chiesto ad ognuno di noi un "si" , in un momento così delicato.

Un "si" che permetta al divino di identificarsi in noi, per un attimo mortale, che può diventare immortale. 

E un "si" che consenta  all'umano di riconoscersi nel divino e diventare in esso causa e fine, immortale, eterno, infinito. 

E detto questo, mentre scrivevo, ho pronunciato il mio piccolo "si". 

Sarà forse un piccolo momento del tempo "opportuno". 

Ma profuma tanto di eternità. 


Tiziana Fenu

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Oggi sono silenziosa



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